lunedì 29 dicembre 2008

A Natale tutti piu' buoni


Siamo in Inghilterra. Dopo la follia delle feste in Italia, con spostamenti in carovana da una citta' all'altra, corse di shopping con marito indeciso, rimpatriate e momenti di malinconia estrema. Dopo una misera fetta di pandoro (Buzz e P.G. se lo sono divorato) e due palle di neve. Dopo che il mio maglione e' stato riciclato per la zia perche' a me intanto stava grande. Dopo che stavo quasi per rendermi conto che ero finalmente a casa, non lo sono gia' piu'. O per lo meno, sono nella "nostra" casa inglese. Con famiglia inglese. Abitudini inglesi. Cibo inglese. Freddo nelle ossa da clima umido inglese. Clima festivo che solo gli inglesi riescono a percepire, etc.

Buzz si e' subito integrato; parla con accento marcato, ha ritrovato i suoi trenini, il nonno adorato e l'ulteriore pila di regali. Io prego ogni secondo che non gli venga un attacco d'asma dovuto alla moquette e lo lascio a godersi i nonni. L'angioletto. Quello che stamattina l'hanno portato in chiesa ed e' stato bravissimo, pare. A parte che saltava i banchi come ostacoli, e' venuto fuori. O che ha fatto il diavolo a quattro per aver soldi per le candeline e poi le spegneva cantando "Happy Birthday, Dear Jesus", mi e' stato riferito.
Vorrei tanto sapere che cosa ha detto di fronte al presepe, ma pare che sia un segreto di stato. Temo si stiano attrezzando per un esorcismo. Il presepe di casa, intanto, continua a subire alterazioni. Una mezzora fa, durante il mio ultimo passaggio, Maria e Giuseppe erano sdraiati sul tetto della grotta a guardare le stelle insieme, mentre un paio di pastorelli si erano imboscati dietro le cartoline natalizie della nonna.


Anche Streghetta sta cominciando a rivelarsi alla famiglia, e lo fa lasciando traccia! A cena ha afferrato il bicchiere di vino rosso di suo zio e lo ha rovesciato sulla moquette color panna della sala da pranzo. Con grande autocontrollo, suocera e cognata si sono gettate con panni e prodotti smacchianti a fare il possibile per riparare al danno. Io, constatando che anche le sedie/poltroncine eco-scamosciate erano state spruzzate di Barbera, ho preso Buzz sporco di vino sotto il braccio e mi sono chiusa in bagno a ridere. Ops.


Meno male che a Natale siamo tutti piu' buoni: Mamma Lau che ride per non piangere, Nonna K che non si arrabbia per i disastri continui, Streghetta che assolutamente sua sponte (ah ah) divide i suoi giochini con Buzz. Buzz. Il piu' buono di tutti. Quello che, quando stasera gli e' stato spiegato che cosa e' un orfanatrofio, ha fatto una faccina tutta triste al pensiero dei bambini senza mamma e senza papa'. Poi mi ha guardato serio serio, "mandiamo Streghetta al trofio, mamma?".

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