venerdì 8 maggio 2009

Horizon e l'Isola che Non c'e'.




La temperatura sale, i cinesi abbandonano le mutande di lana e, senza i soliti cinque strati di vestiti, sembrano ancora piu' magri del solito.


Io vivo con due bimbi perduti - ovvero la nuova trasformazione di Buzz e Streghetta che sono ormai allo stato brado tra laghetto e parco giochi nel fantastico mondo di Horizon.
Anche qui, mentre giriamo in tenuta da spiaggia, con tanto di pelle che sa di crema abbronzante e sacco di iuta contente i giochi da sabbia, incontriamo pirati, anche se assomigliano piu' a gang di ragazzetti finlandesi muniti di pericolose mitraglie a pallini. Poi ci sono le sirene, i sassi che trasmettono il telegiornale, i laghetti pieni di carpe colorate e decine di bambini molto piu' puliti di noi, che cerchiamo di spruzzare con un po' di polvere di fata perche' siamo sempre in cerca di nuove reclute. Io mi sento un po' Wendy e un po' disperata, a seconda che mi trovi grattare via lo sporco dalle ginocchia grasse di mia figlia che gattona tra uno scivolo e un parco di sabbia o che mi dondoli felice con le due bestie, mangiando un magnum mentre guardiamo le carpe nuotare leggere nel laghetto sotto casa.


La grande novita' della settimana e' che Streghetta va in bici. E' orgogliosa e si tiene forte forte con le manine e spinge con i piedi. Essendo una sorella minore non ha la bici di Barbie, ma si cucca quella azzurra con il gatto parlante che non parla piu'. Visto che la suddetta bicicletta e' appartenuta un tempo al piccolo Buzz e che ai tempo Papa' Gambalunga l'ha adattata togliendo il poggia piedi e il cerchio salva bambino, Strega si da' da fare alla meglio: un piede sulla barra e uno striciante. Ah, e che altra bambina a Suzhou ha una cintura salva bimbi della Denny Rose?


Mentre la piccola si da da fare, impara a stare in equilibrio da sola e tira fuori dentini che e' una meraviglia, il solito Buzz mi sorprende con effetti speciali.

Tralascero' la festa della mamma e la mancata colazione a letto (visto che il piccolo ha dormito piu' di me), il regalo, il brunch elegante allo Sheraton, il bagno nella piscina dello Sheraton IN MUTANDE e tutti i commenti del piccolo mostro a riguardo. Tralascero' anche l'ultimo litigio pre-nanna con PGL.

Ma alcune cose non riesco a tralasciarle:

1) BUZZ E' COMUNQUE UN UOMO

M: amore, ma non hai visto che ho fatto la pedicure? Ti piace il mio colore? Non mi fai mai piu' un complimento, com'e' che non mi dici piu' che belle scarpe, che bella borsa...?
B, guardandomi con un grosso punto interrogativo sopra la testina: ma che bello smaltoooo! E che bei piediniiii! E che bello tutto! E che bella maglietta, e che bella mammaaa!.. Contenta cosi'?


2) BUZZ E LA RIPRODUZIONE ESPONENZIALE.

Premetto che a Suzhou tutte sono sempre incinte. Nel nostro piccolo abbiamo moglie di collega di papa' incinta, amica di mamma incinta, mamma di amichetto di Buzz incinta, Dolly che ci porta a casa le verdure incinta. Siamo inoltre accompagnati da ulteriori donne expat che incinte non ci sono ma vorrebbero tanto rimanerci. A questo aggiungiamo una nuova maglietta rossa abbastanza scollata e indossata con un giusto reggiseno.

B: mamma, ma nella tua pancia c'e' un altro bimbo?
M: perche'? No, ovvio che no. Da dove ti vengon queste idee... saro' mica ingrassata?
B: ma, e' che mi sembra che tu sia piu' grande qui (e mi tocca il seno)... secondo me ce l'hai un altro baby. Come lo chiamiamo questo baby?
M: amore, ti assicuro che non c'e' nessun baby. Mamma ha finito con i baby in pancia.
B: ma perche' non lo vuoi piu' un altro baby?
M: facciamo cosi'; il prossimo lo andiamo a prendere gia' fatto al mercato, ok? Che in pancia piu' di due mamma non ce la fa a portarli.


3) EFFETTO EXPAT-LAND

Dopo un pomeriggio di giochi con il migliore amico di sempre, come al solito sono pianti e urla fino a casa.

M: topo, ma perche' piangi cosi' tanto, sai che lo rivediamo presto, il tuo Joshua...
B (piangendo): non piango per Joshua... e' che voglio anche io una casa con le scale e la piscina in giardino, mamma.
M: mah. Parlane con papa'...


4) CONFUSIONE INTERCONTINENTALE

Che i bambini si confondano a vivere come viviamo noi e' cosa certa. Ieri mattina ho incontrato un'amica slovena che tutti i suoi figli (3) li ha partoriti in Cina e che e' abbastanza stanziale a Suzhou, visto che - tra l'altro - ha due case di proprieta'. Apparentemente il figlio maggiore, di anni 5, si e' lamentato di dover sempre spostarsi da Suzhou alla Slovenia (tornano a casa una volta all'anno, non ogni mese). Yasha ha chiesto alla mamma perche' non la fanno finita e si trasferiscono in Slovenia. Quando gli e' stato risposto che non si poteva, che qua avevano casa e ayi, il piccolo ha messo giu' un piano perfetto: la casa la vendiamo e l'ayi viene con noi.
Semplice, no?

Io, nel mio piccolo, sto cominciando ad affrontare un prossimo trasferimento con Buzz.


PRIMO TENTATIVO: TRASFERIMENTO A TEMPO DETERMINATO

B: la maestra ha detto che nel campo estivo giochiamo con l'acqua.
M: amore, il campo estivo probabilmente tu non lo fai
B: ma io voglio farlo!
M: ma andiamo da nonna. Non sei contento di andare un po' da nonna!
Ci pensa.
B: ok, ho un'idea. Il campo estivo lo faccio all'asilo di Brescia cosi' mi vedo con il mio amico Paolo.

RISULTATO: positivo. A parte la memoria da elefante di Buzz che si ricorda ancora del nido che ha frequentato per due mesi all'eta' di due anni, mi e' parso un po' triste di saltare il campo estivo, ma in generale contento dell'idea di tornare in Europa.


SECONDO TENTATIVO: LASCIARE SUZHOU

M: amore, ma se papa' trova un lavoro in un altro posto e dobbiamo andare via?
B: in Cina?
M: non lo so... magari in Cina, ma anche in qualche altro posto.
B (lagnandosi): noooooo.
M: ma questa non e' la nostra casa per sempre, topo, un giorno ce ne dovremo andare a costruire una casa per sempre, sai?
B: beh, allora andiamo a Pechino, che ci sono i miei amici Josh e Sean cosi' poi vado all'asilo con loro.

RISULTATO: medio malino. Accetta un pseudo cambiamento, ma sempre in Cina e in luoghi in cui eventualmente conosce qualcuno.


TERZO TENTATIVO: LA CASA NUOVA

M: ma se andiamo in un altro posto magari abbiamo una casa con il giardino, e forse un cane?
B: ma questave' la mia casa! E il mio parco giochi, e la mia scuola e la mia maestra e il mio Bookworm, e i miei giochini, e i miei amici e..

RISULTATO: malino tanto. No comment.


QUARTO E ULTIMO TENTATIVO: DEFINIAMO LA PROPRIA NAZIONALITA'

Passante cinese: ma che bel bambino? Sei americano?
B: no, sono Suzhouese.
P (ridendo): ma noooo! Da dove vieni?
B: da Suzhou.
P: si, vabbe', ma dov'e' casa tua?
B (spazientito): La mia casa e' a Suzhou! Vengo da Suzhou!
P: E il tuo papa' e la tua mamma?
B (guardandolo come se fosse un povero pazzo): Se io vengo da Suzhou, ovviamente mamma e' Suzhouese, papa' e' Suzhouese. Anche mia sorella minore e' Suzhouese!

RISULTATO: e me lo chiedete ancora?


martedì 5 maggio 2009

Vivo nel mondo di Barbie

Your Home Chef oggi ha portato la cucina italiana in una delle scuole internazionali di Suzhou.
Mamma Lau e Zia Nutella sono partire da casa con la loro scatola di polistirolo, dimenticandosi i funghi per le crespelle ai funghi e con tanto tanto scetticismo per trascorrere un paio di ore in compagnia di 14 espatriate desiderose di conoscere i segreti per non far venire i grumi nella besciamella, che pare che all'estero venga preparata con l'aggiunta di buoni quantitativi di rum (eh si, non sono stordite di natura, le taitai suzhouesi! Si ubriacano con la besciamella! Ecco svelato l'arcano!).
Nella scuola di Barbie, le mamme Barbie arrivano tutte precise, unghie smaltate e sorrisi a trentadue denti. Smaglianti. Inconsapevoli. Piene di buona volonta' e voglia di cominciare una nuova esperienza che delizi un'altremodo noiosa mattinata di primavera.

"bene, allora, per le crespelle ci servono 6 uova, 240 g di latte"
"maestraaa?"
"dimmi, tu con le unghie fucsia"
"ma hai detto grammi? Stiamo parlando di latte, no? Il latte si pesa? Pensavo si calcolasse in ml"
"beh, il latte si pesa... anche tu ti pesi, no? Basta salire sulla bilancia!"
Coro di Barbie strabiliate:
"Oooohhh. Il latte si pesaaaa!!"
"E si, in effetti, ma io non ci avevo mai pensato"
"E quante cups (in America le ricette sono in tazze, cucchiaini da te' e cucchiai da minestra) ci stanno in 240 g?!"
Mostro la caraffa con le unita' di misura, che probabilmente se ne sta tutta impolverata nell'armadietto in alto a destra di ognuna delle loro cucine:
"240 g per il latte e' come dire 240 ml, un kg di latte pesa come un litro. Ah, e guardate qui, sulla caraffa potete vedere che una cup sono 25o ml, quindi per la ricetta ci serve piu' o meno una cup".
Coro di Barbie strabiliate:
"Oooh che interessante! Un litro pesa come un kg.... ma chi l'avrebbe mai detto!!!"
"Ma allora anche una cup di farina pesa 250 g?"
Ci riprovo:
"No, i solidi hanno pesi specifici diversi... se metti una tazza di farina e una tazza di piombo pesa di certo di piu' una tazza di piombo, no?"
Coro di Barbie strabiliate:
"Ma che bello! Ma quante cose interessanti!! Grazie, maestra!"

Vi risparmi particolari agghiaccianti, lasciandovi con una chicca della nostra Barbie doc: incinta e in perfetta forma al 7 figlio, con smalto in tinta con il sesso del nascituro:
"Certo, queste praline di cioccolato sono deliziose, ma a fare la palline ci si sporca tutte le dita. A casa ci provero' con il cucchiaio che serve a fare gli scoop di gelato. Ne ho uno piccolissimo (probabilmente acquistato per farsi mini gelati che non rovinino la sua linea - n.d.r. invidioso) preso in America che sembra fatto apposta.

Meravigliosa innocenza.
Fantastico mondo di Barbie, dove gli unici problemi paiono essere dove andare a farsi i capelli e se la seta piu' bella si trovi nel New District o in SIP. Dove le aiuole sono sempre perfette, gli inservienti ti fanno un inchino e l'omino che vende fiori aspetta ogni giorno sulla sua bici che passino clienti desiderosi di farsi perdonare dalla taitai di turno.
Se non sapessi che poi ognuna a casa si ritrova con le sue magagne, 7 bambini che non vogliono farsi il bagnetto, la nostalgia di casa e i water che si intasano alla velocita' del suono... beh, se non avessi questa certezza, mi sembrerebbe di trovarmi nella versione peggiorata del Truman Show.

venerdì 1 maggio 2009

Tutto e' relativo

Le porte scaccia fantasmi sono un buon repellente per i passeggini, che come i suddetti fantasmi fanno fatica a scavalcare pali di legno di una trentina di centimetri posti subito a ridosso di uno scalino. Per non parlare poi dei ponticelli bonsai a zigzag (gli spiriti vanno solo dritto), che la mia colossale e sgarrupata Loola non riesce proprio a vedere.

Uno dei miei piatti preferiti - jiucai con l'uovo sbattuto - e' un perfetto repellente per mio marito.

La puzza di cane/negozio d'animali cinese e' un afrodisiaco per Buzz, che oggi mi e' corso via urlando "mamma, aspetta, sento profumo di cani!", mentre entrava nel negozio.

Streghetta ciucia ogni scarpa puzzolenta riesca a portarsi alla bocca.

I cinesi svezzano i loro bambini con il rosso d'uovo e risetto.

Io non mi scompongo piu' di fronte ai vecchietti che giocano con l'aquilone, alle bambine con i tacchetti, ala gente che gira con pigiama felpato cum pecorella e tacco a spillo in scarpa verniciata. Non mi fanno quasi piu' sorridere le nonne che sembrano avere come sponsor Hello Kitty e quelle che come hobby danzano con spade e lunghe strisce di seta alla sei di mattina - quando le uniche occidentali a godersi questo spettacolo siamo io e Streghetta.

La Cina sorprende i neofiti e io neofita non lo sono piu' da un pezzo... pero' ci sono cose che mi lasciano ancora meravigliata dopo dieci anni di permanenza.
Per esempio, perche' i riti funebri durano cosi' tanto anche se non siamo piu' nel vecchio impero ma in un paese comunista? E soprattutto, perche' i monaci buddisti con gong e tamburi devono fare falo' e intonare canti spettrali sotto il mio balcone alle 3 di mattina? Perche'?

Se qualcuno me lo spiega, per lo meno ho perso l'ennesima notte di sonno per una buona causa.

Lo compro o no?




Mi sono innamorata. L'ho visto nell'antiquario dove ho ordinato il regalo di compleanno di Papa' Gambalunga e non ho saputo dire di no. Quindi ho detto mettimelo in parte fino a lunedi', e ora non ho il coraggio di proporlo a mio marito minimal-chic ma COME POSSO LASCIARMI SCAPPARE un baule degli anni settanta con ancora la carta da parati a peonie originale e l'indirizzo della persona di cui ha contenuto sogni e ricordi?
Come posso?
Posso?


Ditemelo voi. Entro lunedi'.


Vi aspetto numerosi e DI PARTE.




L

Non so se sono capace

Ci sono cose per cui uno e' portato. Poi ci sono cose dove invece fai schifo. Quando purtroppo fai schifo in cose importantissime, all...