lunedì 29 marzo 2010

Delicatesse

A grande richiesta, un menu' settimanale tipico della mensa scolastica di Buzz... e poi mia madre si chiede come faccia ogni tanto a mangiare quello che gli rifilo io..

29/03 GIORNATA ALIEN
Stufato di maiale con patate, verdura. Zuppa di cetriolo spugnoso. Riso bollito.
30/03 GIORNATA COLESTEROLO
Pollo fritto, riso fritto con verdura e prosciutto. Zuppa di pomodoro.
31/03 GIORNATA CON STRANE COMBINAZIONI DI GUSTO
Fritto misto di sedano e gamberetti. Tofu e polpette in salsa di soia. Zuppa. Riso bollito.
01/04 GIORNATA CINESE DA TAKE AWAY DI VIA CROCIFISSA
Maiale in agrodolce. Verdura. Zuppa di costolette e mais. Riso bollito.
02/04 MENO MALE CHE E' VENERDI'
Riso al pollo curry. Verdura. Zuppa di melone invernale e anatra.

Altre higlight del mese di aprile, di cui sono curiosa di sentire il resoconto Buzzettiano, sono:

tofu ripieno di carne macinata
manzo in salsa d'ostrica
zuppa di tofu (un classico)
zuppa di kelp e tofu (un eterno punto interrogativo)

Ma, piu' di ogni altra cosa, vorrei essere alla Lalala Kinderscuola il 23 aprile, per assaggiare la versione suzhouese degli SPAGHETTI BOLAGNESE!!!

L'angelo di Buzz

"Buzz, vieni subito a lavarti, che puzzi come la gabbia degli ippopotami!"
"Mammaaa! Non puoi parlarmi cosi'. Vedi, ora il nonno Lio di sicuro e' arrabbiato con te e piange in cielo...'
"A dire il vero sento il nonno Lio che urla: "Miiii, che puzza che viene da sotto questa nuvola, non sara' quel fetido nipotino che ho a Suzhou?"

Buzz e' perplesso.

"Lo senti?"
"Ovvio che lo sento!"
"E come fai a sentirlo, io non sento niente..."
"Devi ascoltare dentro il tuo cuore, amore mio."

Buzz e' sempre piu' perplesso.

"Mamma?"
"Si, Gioia?"
"Mi sa che il mio cuore e' rotto. Non va il volume..."

Io mi sganascio, ma cerco di contenermi. Mi sa che sara' uno di quesi discorsi impegnativi.

"Gioia, no, e' che devi ascoltare bene..."

"Mmmm... ecco... Mamma! Lo sai, e' che il mio angelo e' on holiday. Andato in Australia a trovare un amico. L'ho appena visto scritto sul post-it che ha lasciato sulla sua stella".

'Sti cazzi. Anche l'angelo alternativo, mio figlio.

sabato 27 marzo 2010

Peter Pan e i bambini perduti...






... Non bastava essere "single" anche di sabato, visto gli impegni ginnici di PGL, che lo portano a diaprtire ancora prima dell'alba per conquistare l'annuale posto in classifica nel torneo degli amici dell'anatra pechinese.
... Non bastava neanche aver preso 2 impegni cum prole per il sabato mattino, con tanto di taxi e incontro ravvicinato con cani enormi.

Il fatto e' che io mi lancio in imprese impossibili. Che quando arrivo al momento di sfascio totale nella mia testa mi dico: intanto peggio di cosi' non puo' andare... 2 o 40, che differenza fa?
E poi l'amica appena ripresasi dall'operazione in Israele il massaggio se lo merita, no? E zia Nutella, con quella sua schiena sgarrupata?

Fatto sta che alle quattro di pomeriggio mi sono trovata per laghetti con quattro bimbi sgarrupini a giocare a nascondino: una principessa stecchino in lungo vestito di velluto e calze verdi piene di cuoricini, il solito Buzz in tenuta da Spiderman, Strega con il moccio al naso e le crocs troppo corte e Bimbo Timido con i capelli lunghi e sgarrupati e il sorriso stampato sulle labbra. Troppe lingue diverse, troppe regole nel gioco. Ognuno che faceva un po' quel che voleva e un papa' scandinavo con bimba immacolata in tutone bianco a chiedersi "ma chi sara' quella, e quanti ne ha, e che bestie sono?"

Ma ci siamo divertiti, io e la mia tribu', tra i laghi e le montagne della nostra piccola Isola che non C'e' Suzhouese. Abbiamo mangiato popcorn e gelato e ci siamo persino guardati un cartone. Le mamme rilassate ci hanno trovato ad arrotolare crepes al prosciutto, nel bel mezzo di una competizione mondiale di Lego.

Se c'e' un posto per ognuno al mondo, io sono sempre piu'convinta che il mio sia tra i piccoli, ad urlare regole che gia' so non verranno rispettate, con un pennello in mano e l'impasto pizza nell'altro.
Non donna d'altri tempi, ma mamma moderna, mamma di tutti quelli che mi passano per casa, tra un container di piastrelle e una traduzione letteraria. ME.

Buon weekend a tutti i miei lettori.

venerdì 26 marzo 2010

I bambini buoni



Li vedi la mattina all'autobus: non hanno i capelli in aria, non corrono come pazzi tirando areoplanini contro le macchine, non saltano per primi sullo scuolabus per arrivare all'ultima fila. Ma dico, avete mai visto bambini buoni, quelli che i primi della classe, seduti nell'ultima fila?
No.
I bambini bravi hanno il vomitino e stanno davanti vicino alla maestra.
... E soprattutto non rispondono alla mamma "non stare cosi' isterica, non sei mica un papa', te!"

Santa Pazienza.

PS: ho appena fuso la mia ultima moka per scrivere a voi. Proprio ora che avevo trovato il CAFFE' ZUMPA, che tira su anche i morti. Sentitevi in dovere di leggere numerosi!

giovedì 25 marzo 2010

Ordinaria follia...

Notte difficile. Brutte notizie in famiglia, di quelle che non si vorrebbero mai sentire, soprattutto a diecimila chilometri di distanza.
Vengo svegliata dai cartoni con volume a palla di Buzz e dalle ditina grassocce di Strega piantate negli occhi "ndiamo,ndiamo, catoni Tomat!".
Mi trascino verso la sala, svolgo le 10mila mansioni mattutine di cui vi ho gia' reso partecipi, mi butto in doccia per riprendermi, vado in panico pensando che sia entrata la tata mentre io sono biocca con la porta aperta, mi rendo conto che sono i Teletubbies che parlano esattamente come la tata. Carico il grande sull'autobus. Scaravento la piccola dentro la porta dell'asilino - che tra l'altro non e' un asilino qualsiasi ma un Little Doctors Training Center. 'Sti cazzi.
Entro in casa, dove sembra sia scoppiata una bomba di quelle serie. Ignoro l'ecosistema sgarrupato, mi faccio un ulteriore caffe', ostio perche'mi fa malissimo lo stomaco - troppi caffe' o troppa vita? - mi siedo al pc.
Ceramica, mattonelle super black - che di piu' black non ne trovo sul mercato, un po' di Facebook, la Rizzoli ricompare all'orizzonte.... mi metto la tuta da ginnastica, pronta e svogliata per la mia lezione di body combact. Dico di no ad amica che mi suggerisce mattinata ludica al centro commerciale, infilo scarpe e.... DRRRRIIIINNN "senti, sono a letto, sto cosi' male che non riesco ad arrivare al cassetto delle medicine blablabla..."
Infermiera? Va bene. Molto meglio che palestra. Molto meglio che pensare tutta la mattinata alle cose brutte mie.
Corro in aiuto di zia Nutella, la soccorro, la coccolo, la porto da Mr. Good, il nostro agopuntore di fiducia, che un paio di anni fa aveva rimesso in piedi Nonna Sgarrupina SUPER SGARRUPATA.
Accolgo i miei passerotti, preparo cioccolata calda fatta in casa, che ci mangiamo puciandoci pan di spagna al cacao, tanto per non confondere i sapori... poi controllo il mio impasto per la pizza, chiedo alla tata di tritarmi un po' di aglio e di raggiungerci al parco giochi. Do un'ultima possibilita' al Parco Giochi 2.
Lo dico tutte le volte.
Poi ogni volta litigo con mamma crucca e bambino crucchissimo, o mio figlio mi fa fare figuracce con mamme perfette americane, mamme biologiche nordeuropee, mamme assenteiste filippine. Entrambi i mostri giurano di ascoltarmi, paiono sinceri, sbattono le ciglia e inforcano con gioia le biciclettine... mi dico che e' solo per una mezzora, in mezzora non possono combinare tanti danni...
1) Buzz ha cominciato a giocare tra i sassi di fiume dove poco tempo fa avevo rinvenuto un topo morto enorme. Sgridato, mi ha ignorata ed e' stato tirato su di peso.
2) bambino crucchissimo mi ha tampinato tutto il tempo dicendo "buzz cosi' e cosa'" e preparando nel mio cuore una partenza di imbestialimento folle.
3) Buzz ha visto che tutti chiedevano gessetti a mamma cinesocrucca, uindi e' andato a reclamarne uno, anche se gli dico sempre che non ci mischiamo con il gruppo con cui finiamo sempre a litigare. Io mi ho gridato dietro di dire grazie e mamma crucca e' subentrata "ha teeeettto CRAAZIE, non ti preoccupppare! altrimenti glielo affrei fatto tire io, yaaa!". La gastrite si fa di un tratto piu'acuta.
4) chiamo zia Nutella per supporto ma ha il telefono senza una lira dentro e non puo' ricevere.
5) Buzz pensa bene di disegnare pampino crucchissimo e di dirgli che pare un pagliaccio. Pampino crucchissimo ricomincia a pedinarmi.
6) Strega tenta il suicidio un paio di volte, ma arriva la tata e gliela rifilo.
7) Arriva anche mini-filippina allo stato brado, di quelle che da quando aveva 3 anni vagava sola per laghetti. Comincia a traviare Buzz, che non aspettava altro.
8) tra urla e porconi Buzz cade in un laghetto di acqua marcia, abitato da non voglio sapere quali specie animali. Fa un freddo boia e ha appena finito gli antibiotici.
9)mamma crucca lo soccorre tutta smielosa, io glielo strappo dalle mani urlando "non piangereeeee! te lo meriti!!! smetti di piangere cretino!". Meno male che non mi capisce nessuno o chiamano il telefono azzurro.
10) ops, la mia amica Mamma Chioccia mi capisce, ma e' dolce come un pandizenzero e salva la mia situazione e i miei nervi adottando in toto la mia combriccola sgarrupata. Ci porta nella sua casa, fa docciare Buzz, mi prepara un caffe', mi da vestiti nuovi per il pupo e i suoi figli deliziosi lo fanno giocare con amido di mais che trasformano magicamente in pongo.

La mezzora sono diventate quasi due ore.
Torno a casa e metto su la pizza.

La serata e' una lotta continua, che si conclude con Strega addormentata con capelli zuppi di latte che sostiene che il pavone del suo libro si chiami in realta' "pocco cane". Buzz, dal canto suo - anche se sgridato innumerevoli volte - mi dice sonnacchioso "buonanotte mamma, non preoccuparti, sei sempre la mia principessa".

Meno male che esistono le mamme supporto.
Meno male che le schiene si riparano.
Meno male che i bambini ti vogliono bene "no matter what".
Meno male che poi arriva la sera.
Meno male che domani e' un altro giorno.
Meno male che e' giorno di yoga.
Meno male che non ho un pampino crucchissimo, ma un fagiolino adorabile come il mio.

Scusate...




Scusate se mi vanto... ma ne ho tutti i diritti!

mercoledì 24 marzo 2010

Alberi in fiore

Ho un sospetto.
Sospetto che oltre al clima controllino anche la fioritura delle piante.

Piove e fa freddo.
Fa freddo e piove.

Eppure tutte le magnolie e tutti i peschi sono un tripudio di colore.
Anche le mie edere e le mie ortensie stanno buttando le foglioline tenere della primavera... e sono sicura di non aver fatto entrare nessuno shushu con strane pozioni.

Primavera alle porte? E il sole???

lunedì 22 marzo 2010

L'ultima di Strega

"Amori, capiamoci bene: appena si arriva in pizzeria ci si lava le mani. Strega, guardati le manine, sono zozze!"

Si fissa le dita grassocce, poi, sconsolata:

"Manine (s)porche... ohhh... Porco Cane!"

O. Mio. Dio.

Papa' Gambalunga e il Magico Mondo di OZ

In tutto cio', in questo tripudio di colori, odori e sapori... e ovviamente RUMORI, PGL rimane impassibile. Magico aplomb britannico, non si lascia sfuggire neanche un mezzo sorriso sarcastico. Saluta con dignita' colleghi e parenti, poi mi prende in parte e, tutto cospiratore:

"si, perche' in effetti quella e' alla ricerca di un passaporto..."
"Baby, mica tutti vogliono il passaporto irlandese. Non essere sempre cosi' negativo!"
"noooo... tu non capiiiisciiii... lei e' in-cin-ta! Di quasi 5 mesi!"
"Baby, non e' per dire, ma anche io ero in-cin-ta, di circa 5 mesi, quando ci siamo sposati noi".

Mi guarda meravigliato. Fa due conti mentali, l'ingegnere...

Ohoh. Mi ero scordata che nel magico mondo di Oz e' ancora in voga la divina concezione!

domenica 21 marzo 2010

Matrimonio Cinese


Buzz con il suo bottino - la mattina dopo.


Strega letteralmente sotto la gonna di mamma'.


Un sunto.


Io e i poppi sotto l'arco dell'ammmoooore.




Mi rendo conto che, ultimamente, il mio essere mamma "universale" prevale sul mio essere mamma "in Cina".

Probabilmente vivo in Asia da troppi anni, tanto che ormai sia la mia famiglia che io stessa siamo un po' ibridi: persone che camminano all'indietro dandosi pacche sulle spalle, vecchiette che fanno taichi all'alba, signori che cantano preghiere buddhiste offrendo pesci da liberare nelle acque luride del lago Jinjihu in cambio dell'assoluzione per le loro malefatte... tutto e' normale.

Tutto mi scivola addosso come salsa di soia.

Ieri, pero', sono stata al mio primo matrimonio cinese... che anche se la coppia era mista non fa niente, visto che ci ho messo 10 anni per poter assistere ad un evento di questa portata! (mdr: persino la mia mamma e le mie amiche di Brescia sono state ad un matrimonio cinese prima di me, visto che il mio caro amico Lin ha deciso di sposarsi in Italia durante uno dei miei primi soggiorni in Estremo Oriente - tempismo perfetto!).

Lo show - perche' di uno show si tratta - e' cominciato settimane fa, quando i futuri sposi si sono sottoposti al rito del book nuziale in Pingjianglu. Immersi nell'atmosfera romantica della citta' vecchia, che si snoda tra canali (chi si ricorda il bagno pasquale di PGL?) e tetti a pagoda, gli abiti e le acconciature dei protagonisti del book sono totalmente diversi da quelli che verranno scelti dagli stessi per il giorno del ricevimento... e questo continuo cambio di abito - principessa, concubina, Lady Diana, Mulan, Jessica Rabbit - l'ho invidiato molto alla giovane Bao... che se avesse avuro una personal shopper forse c'avrebbe azzeccato un po' di piu' con le scarpe, ma chi sono io per dare giudizi, visto che secondo Papa' Gambalunga commetto un crimine ogni volta che mi infilo le mie Crocs azzurre?

Alle sei di mattina di sabato partono i fuochi artificiali.

"Ma porco cane, non era finito il Capodanno?"
"Amore, il mio collega abita nel palazzo di fianco, mi sa che cominciano per il suo matrimonio".


In Cina ogni motivo e' buono per far casino.

Ci alziamo, si alzano i bambini, e tutta la giornata passa tra preparativi.

Scendiamo per una boccata d'aria e vediamo inserviente vecchietto sul solito triciclo, questa volta colmo fino all'orlo di scatoloni di fuochi artificiali.

Buzz fa persino un disegno che inseriamo nella busta rossa. Ci viene detto che il regalo piu' apprezzato e' il denaro, che deve essere in multipli di 8.

PGL gira per tutti i negozietti limitrofi alla ricerca di banconote nuove di zecca (sono piu' fortunate) per la busta degli sposi. Alla fine decide che 888 e' un numero troppo difficile da realizzare nella vita reale, e va di cifra tonda.

Al ricevimento arriviamo puntualissimi, tutti eleganti, circondati da parenti della sposa in tuta da ginnastica o - ancora peggio - tentativo di eleganza in stile cinese: un tripudio di colori, forme, stili.
QQ, giovane concubina di un ingegnere tedesco, sfoggia coscette da pollo avviluppate in stivali di latex che sfiorano il ginocchio. Due centimetri di pelle nuda, e poi bermuda in jeans scolorito e camiglia a quadri.
PER INTENDERCI.
Gli sposi ci accolgono di fronte alla sala, di fronte ad una loro gigantografia a Pingjianglu.

Miss Bao contraccambia la nostra busta con due bustine piene di spiccioli per i bambini, che sono subito entusiasti di questo matrimonio cinese.

Arriviamo al nostro tavolo passando sotto ad un enorme arco di plexiglass a forma di cuore, decorato con rose rosa confetto.
Tutta la sala e' un tripudio di rose: cestini appoggiati su colonnine di svaroski che si illuminano di mille lucine azzurre stile discoteca, mazzi appesi ai drappeggi sul palcoscenico, bouquet da cui escono palloncini rosa porcello in mezzo ai tavoli, che sono invece tutti rosso e oro.
L'effetto finale farebbe impallidire Las Vegas, ma la somma di tante cattive scelte porta il buonumore.

Viene da sorridere.
I bambini sono esaltatissimi.

Gli sposi entrano sul sottofondo della musica con rullo di tamburi che c'e' all'inizio di tutti i dvd della Disney, si promettono amore eterno sotto una doccia di bolle di sapone e rovesciano champagne in un susseguirsi di bicchierini che si illuminano di blu non appena vengono bagnati.

Lo sposo deve portare la sposa sulle spalle, lei con il capo coperto da un drappo rosso, a memoria delle vecchie cerimonie imperiali.
Ad un certo punto, non chiedetemi perche', lui deve anche tirare con l'arco. Non ho notato alcun bersaglio se non un signore con una brutta tinta ai capelli e una divisa di Mao, seduto al tavolo di fronte. I tentativi sono stati cosi' tremendi che non c'era pericolo lo prendesse, neanche per sbaglio.

La cena e' stata inframezzata da exploit di animazione, con Strega terrorizzata dal tono di voce del presentatore (non sapeva piu' dove nascondersi, povero amore) e Buzz nel suo elemento naturale...

Quando e' cominciato il giro di karaoke ci abbiamo messo un secondo a realizzare che "Twinkle twinle little star" non poteva essere un classico da matrimonio cinese, seppur misto con sposo Irish. Mio
figlio, sul palco, di fronte a 160 persone, ha cantato a squarciagola 2 canzoni. Si e' fermato solo perche'rimosso a forza da PGL piegato in due dalle risate.

Siamo tornati a casa pieni di doni,
con 16 bomboniere
e un'altra esperienza ILLUMINANTE!











Progetti


"Ma quando sono grande che cosa divento?"

"Non so amore, che cosa vuoi diventare?"

"Intendo dire, divento un papa'?"

"Si, se avrai dei bambini diventerai un papa'."

"E papa', che cosa diventa quando io divento un papa'?"

"Beh, papa' diventa un nonno."

"E cosa succede ai nonni?"

"Succede che hanno dei bei nipotini..."

"Oh... e Strega, che diventa Strega?"

"Beh, lei sara' zia... e intanto che ci siamo: io divento nonna!"

"Eh no, eh, tu rimani la mia mamma!!!"


Poi lo sento parlare in bagno con suo padre:


"Papa', quando io divento papa', tu poi sei un nonno... ah ah ah!!!"

"Si, Buzz, ma non e' un po' troppo presto, vabbe' che ti vuoi sposare a 5 anni..."

"Beh, no, avrei cambiato idea: mi sposo a 10 anni, perche' se non so i numeri non mi danno i soldi in banca.
Ma senti, sai che i miei bambini staranno nella pancia di Raperonzolo? Ah ah ah!!"

PGL cerca di cambiare discorso: "E quanti bambini vuoi?"

"Un maschio che chiamo Nicholas e una femmina che chiamo Bella. Senti come suona bene: Bella, come here!"

"Anche i nomi... non e' che c'entra tua mamma?"


Ovviamente io non c'entro, e lui lo sa.
Come se ci fosse bisogno di imboccarlo, Buzz.


"Un'altra cosa, papa'..."

"Dimmi..." (esasperato)

"Ma quando io mi sposo, tu dove vai a vivere?"

"Buzz, il discorso e' dove vai a vivere tu, dove sto io sono fatti miei!"

"Allora, ti spiego: i miei bambini li voglio italiani, quindi devono nascere in Italia. Poi io sto in questa casa, la mamma deve stare con me... ma tu dove ti mettiamo???"

"Maaaaaaaaaaaaaaaammmmmmmmaaaaaaaaa!!!"


Io non c'entro. Lo giuro. Non c'entro.


venerdì 19 marzo 2010

Primavera

Anche con l'asma siamo dovuti uscire. Oggi e' giornata da infradito e maglietta a maniche corte, e io non ci credo nel ritorno della neve, per la prossima settimana. I miei balconi riassumono forme e colori primaverili, l'aria e' calda e dolce, il cielo persino blu.
Tornandocene a casa dalla passeggiata pomeridiana abbiamo visto 15 pipistrelli. Contati da Buzz e Principessa.
E io mi dico, vabbe' che erano le rondini a far la primavera (o a non farla, a seconda delle versioni), ma i pipistrelli mica ci sono in inverno, no? E poi mangiano le zanzare, i pipistrelli, e quelle di sicuro non le vedo da mesi.
L'unico problema? Insieme ai pipistrelli di sicuro ritorneranno anche le zanzare. Se ascoltiamo Buzz c'e' da preparare un nido sul balcone cosicche' possano fare raid dell'appartamento e diventare pipistrelli fat-toni da compagnia!

Fantasia fanciullesca.

asma

Si puo' odiare qualcosa tanto come io odio l'asma di Buzz?
Il mio piccolo supereroe di nuovo attaccato all'areosol da ieri.
QUando mi dice che e' malato io mi ci incazzo "non sei malato, sei normale, hai solo un po' di tosse non lamentarti"... mia mamma ci potrebbe scrivere un libro su questi metodi di depistamento/incoraggiamento che porto avanti con tutti, soprattutto con me stessa.

"Mamma"
"Si, tesoro"
"Ma tutti i bambini fanno zzzzzz (areosol) sempre come me?"
"No, non credo tutti"
"Allora perche' io devo sempre avere la lasma? Vedi che non sono come gli altri?"
"Tu sei speciale. Su, guardiamoci un cartone".

Odio l'asma.
Odio l'asma.
Odio l'asma.
Odio l'asma.
Odio l'asma.
Odio l'asma.
Odio l'asma.
Odio l'asma.
Odio l'asma.
Odio l'asma.
Odio l'asma.
Odio l'asma.
Odio l'asma.
Odio l'asma.
Odio l'asma.
Odio l'asma.
Odio l'asma.
Odio l'asma.
Odio l'asma.
Odio l'asma.
Odio l'asma.
Odio l'asma.
Odio l'asma.
Odio l'asma.
Odio l'asma.
Odio l'asma.
Odio l'asma.

giovedì 18 marzo 2010

Tutto e' relativo

Ieri parlavo con la mamma di Raperonzolo, da cui sono andata con cappello da gondoliere e mandolino per fare serata italiana con pizza casalinga.

"la mia ayi e' inutile, devo dirle sempre che cosa pulire, sa sola non capisce".
"eh, si, anche la mia e' cosi', ma mi bacio i gomiti perche' e' bravissima con Buzz e Strega".
"si, ma blablablabla...e forse tra un po' dobbiamo trasferirci in Scozia".
"mmm... tu hai mai vissuto fuori dalla Cina?".
"No".
"Tu sai, vero, che se fossimo in Europa avremmo 2 bambini da seguire - tu anche senza tua mamma, un lavoro a tempo pieno e nessuno che fa i lavori in casa?".
"E come fa la gente, in Europa?"

Come fa, cara mia. Come fa. Tremo al pensiero di come fa.

Buona giornata ai supereroi veri.

Morning rush

A volte penso che il risveglio di una mamma venga sottovalutato, nella societa' moderna. Alla televisione ci passano le pubblicita' del Mulino Bianco (almeno ai miei tempi italiani), oppure tutti sorrisi dietro una ciotola di cornflakes.
Vorrei davvero vedere - invece - un cortometraggio realistico in cui:
1) il risveglio mattutino deve essere specificato, o per lo meno numerato, in quanto e' stato preceduto da:
a) risveglio no1 sul divano di fronte alla sigla finale dell'ennesimo film non visto alle ore 23:00
b) risveglio no2 con Buzz urlante per crampi ai piedi, massaggio, ricerca del paracetamolo, piccola crisi d'asma, ventolin, coccola e respirazioni yogiche... eh si, perche PGL ad un bambino impanicato alle 03:00 insegna a respirare profondo. Finalmente ho scoperto a che e' servito il costosissimo corso pre-parto new age nella villa georgiana di Dublino.
c) risveglio no3 con Strega che urla "mamma, where are u?" e poi si riaddormenta per risvegliarsi appena mi assopisco al suo fianco. Gli incubi di mia figlia corrono sul filo di "MIO succo mela! Miooooo!!!"

Ma stavamo parlando della mattina. Una mattina media, in cui sono cosi' stanca che non sento Papa' Gambalunga uscire di casa alle 05:45 di mattina. Una mattina in cui mi risveglio nel lettino di Strega alle 7:00 con l'allarme della musica del circo che spara nelle orecchie.
Ho un'ora e venti prima di dover correre all'autobus, e cosi' va:

07:05 - Strega piazzata sul bancone della cucina. Preparo latte per lei, caffe' e colazione per me stessa.
07:15 - Mi siedo al pc, Strega posizionata sul tavolo a bere il latte, e cerco di leggere la prima pagina di un qualsiasi quotidiano non censurato.
07:25 - cavolo e' tardissimo, Buzz dorme ancora nel mio letto.... corri corri corri... .grattino sulla schiena, due coccole, cominciano a saltare sul letto. Strega cade e prende una testata. Coccola. Corsa in sala dove si mettono a giocare mentre io tiro insieme due idee per la colazione.
07:35 - Buzz non vuole mangiare niente. Sputa pezzi di panino, passiamo ai Cheerios. Strega fa il panino a pezzetti piccolissimi e lo sparge per la casa. Latte rovesciato sul mio pc, urla e carta igienica fatta anche essa a pezzettini mentre cerco di rimediare al danno.
07:55 - Accendo tele per rimbambirli. Preparo velocemente zainetti con cambio mutande, acqua, pupazzo per le nanne. Scrivo messaggio alla maestra. Passo con le medicine per Buzz.
08:00 - E' tardissimo. Buzz vuole portare un pupazzo che non si trova. Salgo nel letto a castello. Lo trovo.
08:03 - Cambio pannolino e vesto Strega, intanto urlo a Buzz imbambolato di mettersi le mutande, le calze, etc.
08:10 - Sistemo Buzz sgarrupato, litigo con Strega per tirarle su i capelli.
08:15 - Ho esattamente 5 minuti per vestirmi e lavarmi faccia e denti per rendermi presentabile alla comunita' di mamme giapponesi, che alle 8 di mattina sono tutte truccate e con i tacchi 12.
08:20 Ca...o ho dimenticato i denti e la faccia dei bambini. Corro con due spazzolini, riesco a lavarli in contemporanea (meno male che ho solo due bambini), passo la faccia, passo la crema. Scarpe, giacca, passeggino....
08:27 - Siamo fuori di casa. Di corsa al cancello del compound. Consegna di Tomas. Salutiamo le guardie, perche' "il saluto e' la prima regola dell'educazione".
08:32 - Autobus in ritardo come sempre, tranne quando sono in ritardo di un secondo io. Allora parte anche se mi vede in lontanza e devo prendere taxi con bambini e passeggino nel casino dell'ora di punta. Accade soprattutto quando piove. Ovvio.
08:40 - Consegna Buzz. Ci incamminiamo verso asilo Strega. Incontriamo un cane per cui lei sacrifica il panino all'uvetta di colazione.
08:45 - Consegnata. Rietro a casa, posso bermi una tazza di caffe' in silenzio.... tranne che PGL non mi ha ancora dato il buongiorno, e al telefono parla, parla parla....

lunedì 15 marzo 2010

Roba da Streghe


Urla. Urla sempre.

Mi segue urlando e tirandomi i calzoni.

Urla e tira in aria i suoi piattini quando cerco di cucinare, la sera.

Urla nel suo lettino nelle ore peggiori della notte.

Sta con il muso schiacciato contro il vetro della doccia, sempre urlando.


Sta urlando adesso, riversa sulla tastiera, che e' un'impresa scrivere.
Urla "brutta mamma" e mi picchia con quelle manine minuscole.


Mia figlia. Roba da streghe.


PS: nel mondo anglosassone li chiamano "terrible twos". Qui sono iniziati mesi fa, quindi spero che non continuino fino alla fine del secondo anno di vita della piccola belva.

domenica 7 marzo 2010

Buzz senza rotelle

Non nel senso che e' diventato pazzo, ma che e' cresciuto tutto d'un colpo, questa mattina, al sole pallido e all'aria ghiacciata, nel cortile di Horizon.
Buzz, di cattivo umore, ci ha resi partecipi del fatto che lo faceva molto incazzare il dover andare in bici con le rotelle.
"Ok, prova senza", interviene PGL, mentre a me tremano le braccia.
Elmetto inserito, 4 giri della rotonda fiorita con il supporto di suo padre e poi.... "Guardatemiiiiii, vado anche con gli occhi chiusiiii...".
Una lacrimuccia ho dovuto versarla.
Al prossimo giro mi chiedera' la macchina, ma io la macchina non ce l'ho, quindi ci rimarra' anche male.

I miei bambini crescono, e io continuo ad avere 19 anni. Non ha assolutamente senso, la vita...

venerdì 5 marzo 2010

Ancora Buzz

"Sei la gioia grande della mia vita".

"Cosa vuoi dire?"

"Che se non ci fossi la mia vita sarebbe cosi' triste, ma cosi' triste che forse non varrebbe neanche la pena viverla..."

Sgrana gli occhioni, da sotto la coperta di Buzz:

"Scusa mamma..."

"Perche' scusa, tesoro?"

"Non ci vado piu'. Non voglio che tu sia triste... e allora quando vado a scuola per cosi' un lungo tempo tu stai tutta triste a casa?"

"Ma no, non preoccuparti! In fondo so dove arriva l'autobus, no? Quindi basta che mi metta li' all'ora giusta e tu torni sempre, vero?"

"Gia'. Non dimenticarti dell'autobus.Io poi torno li', tu devi stare tranquilla, ok?".

Ci siamo invertiti di ruolo. Un tempo, neanche tanto tempo fa, ero io che cercavo di spiegargli che all'asilo ci stava solo un po' e poi sarebbe tornato dalla mamma...

Un amore cosi' grande...

Ogni qualvolta annuso il suo collo.
Ogni volta che mi sbaciucchia senza senso.
Quando sento il respiro diventare piu' lento e pesante, pochi momenti prima che s'addormenti.
Quando mi promette amore eterno e mi guarda adorante, la prima donna della sua vita.

E poi...

Quando mi abbraccia forte al ritorno dall'asilo, con lo zaino di WInnie Pooh ereditato dal fratellone.
Quando mi prende per mano per mostrarmi quello che - vecchia e ottusa - non voglio capire.
Quando mi si aggrappa al fianco come una scimmietta, o si lancia indietro sicura che non la faro' cadere.

Ogni volta che rinasce in me la consapevolezza che loro due esistono - lui sotto la coperta di Buzz, con le bambole di Buzz e Woody strette al cuore. Lei abbracciata ad un topo di pezza che fu un tempo bianco - ogni volta sento un innamoramento folle prendermi il cuore. Mi sento stretta nella morsa di una passione che ha dell'insano, cosi' forte da superare qualsiasi storia d'amore mai raccontata.
E' uno stato di estasi che ripaga tutte le notte insonni e le urlate e i capricci.
E' il mio essere mamma. Mamma del tutto.

Viaggio

Viaggio come percorso o come destinazione?
Questo mi chiedo arrancando dietro a PGL, durante una delle gite domenicali. Eh si, perche' lui vive a tacchette... io invece mi perdo il bancomat in borsa ogni due giorni, e non so mai dove ho appoggiato il cellulare.
Dicono che Dio li fa e poi li accoppia... e anche se ogni tanto pare che fossimo proprio gli ultimi due cioccolatini della scatola, che o cosi' o pomi', poi invece ci troviamo seduti uno accanto all'altra all'areoporto di Shenzhen. Tutti e due un po' tristi a conclusione della vacanza ad HK.
E io penso...
Di solito, quando una vacanza finisce, c'e' sempre un goccio di nostalgia... non si vorrebbe abbandonare tutto quello che di nuovo e' diventato quotidianita'. Allo stesso tempo, pero', e' anche dolce tornare alla propria casa, alle proprie abitudini. Uno sogna di disfare le valigie, di sedersi sul proprio divano, di andare a prendere un caffe' e leggere il quotidiano al bar, la mattina seguente.
Ebbene, il nostro problema e' che noi rientriamo da un paese X ad un paese Y, che comunqeu non e' casa! Checche' mio figlio insista a mettersi in coda al controllo passaporti non con gli stranieri ma con i cinesi, noi cinesi non lo siamo. Questa non e' casa. Il caffe' fa schifo, il quotidiano me lo oscura la censura e... tada': la valigia non e' arrivata.

Mi sorge solo un dubbio: dov'e' casa per noi 4, come famiglia?

Tassisti


La categoria dei tassisti e' molto frequentata dalle "expat di serie B" (quelle senza autista). Io in Cina ci sono partita in "C1", che vuol dire che quasi ho rischiato di sposarmelo, il tassista di turno. Poi sono passata ai riscio', ma solo fino a che ho trovato lavoro remunerato.
A Pechino avevano tutti la Xiali - auto dal colore, forma e odore indescrivibili - e costava 1,20 yuan al km. Ai tempi giravano gia' anche alcune VW, ma al prezzo strepitoso di 1,60 yuan, per me potevano girare quanto volevano. Ricordo ore sotto la pioggia, o al freddo pungente degli inverni nella capitale, l'attesa, il riconoscimento della lucina che indica che la vettura e' libera, la frustrazione di vederla sfrecciare di fronte ai tuoi occhi, perche' - chissa' - ai tempi i nasi lunghi facevano ancora paura.



I miei anni a Shanghai sono stati migliori... Dalla "C1" sono passata in "B2" (esiste?), e ho cominciato a saltare sul primo taxi di passaggio, che spesso doveva essere conquistato a pedate e ginocchiate in bocca a concorrenti in armi. Questo succede tutt'ora, ma con il super passeggino ho aggiunto l'arma letale del pestaggio piede, ancor meglio se la ruota e' infangata.

Il primo viaggio in taxi con PGL, la sera del nostro primo incontro, e' un ricordo dolce, di lui - che eventualmente avrebbea nche potuto essere un maniaco a chiedermi di andare a casa sua per un caffe' alle 3 di mattino - e di me che lo mollo in mezzo ad una strada e - ahime' - mi tocca pagare la corsa. Lui qui obietterebbe che l'aveva pagata in anticipo, ma la verita' si e' dispersa per sempre in quella notte e in quel taxi.



A Suzhou l'esperienza taxi e' sempre stata un po' piu' traumatica... spesso non capiscono, molto piu' spesos fanno finta di non capire. C'e' da dire che essendoci 4 strade che si incrociano perpendicolarmente, senso di orientamento o meno, li sgami comunque, i furbacchioni.



Nei taxi suzhouesi ho perso un paio di passeggini, PGL una borsa piena di vestiti e una paio di scarpe nuove. Che poi chiami il numero verde e ti ridono dietro, tutto cio' che di tuo e' stato recuperato gia' nella pila degli "affari" per il mercatino di fine anno.



A Shanghai abbiamo perso un moonboot ti Buzz, il giorno in cui e' cominciata la grnade nevicata, due giorni prima di partire per la settimana bianca in Giappone... Il bimbo e' tornato a casa in treno conun piee in una sportina di plastica, ma - essendo la mia Shanghai una citta' civile - con la ricevuta siamo riusciti a contattare la societa' dei taxi e a farci rispedire la scarpa in tempo utile per la vacanza nipponica.



... Ed e' proprio a Shanghai che - durante la mia giornatina sotto la pioggia di ieri - e' capitato il nuovo aneddoto pseudo-sventuroso, da aggiungere alla lista di avventure tassinare cinesi.



Giunta alla stazione, faccio la fila. Tutto e' ordinato, civile, pulito. Il mio taxi e' caldo, i coprisedile assolutamente bianchi, l'omino gentile e cordiale. Gli do la mia destinazione e lui comincia ad armeggiare con un GPS.



"Shushu (zietto), non sai dov'e' Xintiandi?"
"Ce ne sono 5, il mio tomtom dice 5... in che distretto?"



"Oddio, non mi ricordo il nome del distretto, ma e' dietro a piazza del Popolo, a circa 300 metri dal Bund... li' sono sicura che ce ne e' solo uno".



"Ok, ok, ce l'ho".



Passa un po' di tempo, poi: "Ma in che via e'?"
"Non e' una via, e' una zona. Tutti la conoscono, dai! E' possibile che non sai? Comunque dovrebbe essere all'angolo con Huahai Road"
"Ok ok, ce l'ho".



Passa altro tempo, il tassimetro sale, lui suda, fuori piove.
Io mi guardo attorno e scopro aree di Shanghai completamente nuove. Hutong mai esplorati da alcun occidentale, palazzi in stile coloniale... aspetta... ma intorno a Xintiandi non abbiamo ville cosi'...



"Shushu, puoi per cortesia ammettere che non sai dove sei? Ho un appuntamento di lavoro 10 minuti fa, sai com'e'.."



"Ma no, mancano 300 metri, guarda il mio Tomtom!"
"No, tesoro, guarda fuori tu! Su quel cartello il Bund lo danno a 3 km... mi dispiace, ma io scendo".




E cosi' abbandono l'ennesimo shushu, e salgo su un taxi freddo e sporco, con alla guida un uomo d'aspetto abbastanza inquietante, il naso rosso dal freddo o dall'alcol (non si puo' mai sapere cosa tengono nel boccione da viaggio) che ascolta le mie indicazioni e scatarra fuori dal finestrino con tutto il suo ardore.


Ma a Xintiandi mi ci porta in meno di dieci minuti, masticando semi di zucca e ascoltandosi l'opera alla radio.



Conclusione: mai credere ai tassisti puliti, soprattutto se il taxi e' nuovo e hanno il GPS. E' assolutamente probabile che voi siate i primi clienti non della giornata, ma della loro carriera!

giovedì 4 marzo 2010

Buzz e le donne

1)
Stephanie ha un nuovo costume da principessa. In teoria dovrebbe essere Raperonzolo, in pratica e' una meta' tra Rossella O'Hara e Belle di Bella e La Bestia. Ieri ha sfilato per un Buzz entusiasta, che ha concluso:
"Cindy (la suocera), quando ho 5 anni e ci sposiamo io e tephanie, a me me lo compri un vestito da principe?"
2)
Raperonzolo pero' e' in periodo femminista convinto. Il che comporta che se ne sta discinta sul divano con Buzz a guardare i Simpson e ad imparare a fare le bolle per ore, ma guai a parlarle di matrimonio. Sostiene infatti che Baptiste prima volesse sposare Marie, e poi anche Chloe'. Da questo comportamento - all'eta' di 5 anni - e' giunta alla conclusione che gli uomini non sono seri ed e' meglio essere una donna indipendente con moroso.
3)
Andando a cercare un taxi sotto la pioggia:
"Mamma, com'e' che prima Raperonzolo mi voleva sposare e poi non mi vuole sposare piu'?"
"Amore, le donne sono strane. Ma noi ne cerchiamo un'altra."
"Un'altra di chi""
"Un'altra morosa. Se questa non ti vuole sposare devi cercare qualcuno che ti sposi, no?"
Ci pensa, il mio ragnetto...
"Mamma?"
"Dimmi tesoro"
"A me Stephanie va bene anche cosi', anche se non mi sposa..."

Ah, l'amour!!!

Poi, stamattina, andando a prendere l'autobus:

"Mamma, a me Alyssa non mi piace piu'"
"E come mai?"
"A parte che ieri ha toccato Winnie Pooh a MIA SORELLA... ma, insomma, mi e' piaciuta per tanto tempo, ora non mi piace piu'"
"Ma allora anche Raperonzolo, ti e' piaciuta per tantissimo tempo, non ti piace piu'"?
"Con lei e' una storia diversa".

TESTUALI PAROLE DI MIO FIGLIO DI 4 ANNI.
Mio figlio di quattro anni e' da due anni che e' fedele alla stessa bambina. Io ho impiegato fino al matrimonio, per avere una relazione che varcasse la soglia dei due anni...

NDR: mia mamma si lamentava che questi discorsi lo Zio Sgarrupino li faceva con le verdure... evoluzione della specie?

Non so se sono capace

Ci sono cose per cui uno e' portato. Poi ci sono cose dove invece fai schifo. Quando purtroppo fai schifo in cose importantissime, all...