mercoledì 29 giugno 2011

Illuminazione

Mi si e' accesa una lampadina in testa e sto avendo un momento di panico: Buzz domani finisce l'asilo, Strega il nido.

Non e' per l'estate di follia che ho davanti che tremo, in quanto entrambi verranno spediti al grest di Polpenazze a partire da venerdi' mattina.

Tremo perche' i miei bambini sono un po' meno piccoli, sono entrambi arrivati ad un giro di boa, incominceranno asilo ed elementari.

C...o... com'e' che tutti crescono e invecchiano e io c'ho sempre 16 anni?

Impagabili esperienze quotidiane

Questo mio periodo e' intriso di una spensieratezza insensata, che male si accompagna ad una vita in cui corro di continuo e ricopro in simultanea almeno una decina di ruoli.
Come me lo spiego?
Da una parte entra in gioco il fatto che sia io che i bimbi ci stiamo definitivamente acclimatando e la vita ha lo stesso sapore di quando ti togli gli scarponi da una giornata di sci. C'e' pero' sempre la componente "incertezza", quel non so che che mi tiene all'erta, perche' questa potrebbe essere una parentesi, e potrebbe concludersi di botto. E' gia' successo, piu' di una volta.
Mi concentro allora su quanto di speciale c'e' in questa vita italiana, perche' non voglio arrivare alle ultime due settimane piena di rimpianti ed emozioni da tradurre in parole. Voglio che ogni giorno sia speciale non solo nei ricordi, ma proprio nel momento in cui lo vivo.

E allora, quali sono le impagabili esperienze quotidiane che rendono la mia vita speciale, in Italia?

Di certo la fauna e' molto piu' appetibile di quella cinese, e sui muratori che fischiano uno puo' anche trascorrere due minuti di pensieri impuri. Il ciclismo poi, che qui e' considerato uno sport, mi mette a confronto con cosce scattanti, anche se avviluppate in completini un po' ridicoli.
Quando rientro a casa dopo una lunga giornata, in cui ho sudato il sudabile e comincio ad avvertire un incipit di processo di autocombustione, posso liberarmi delle vesti lavorative e tuffarmi in piscina con i poppi, per essere poi accolta a braccia aperte da vicini splendidi, una pasta al pesto e tanta - ma tanta - mozzarella.  Anche se fa caldissimo si puo' trascorrere la serata sotto il portico a bere bollicine - non saranno due zanzare a spaventarmi dopo i "fenicotteri" cinesi. E poi qui uno puo' anche adottare un paio di pipistrelli, che sono molto piu' ecologici ed efficaci dell'autan!
Non ha prezzo il primo caffe' della mattinata in ufficio, intramezzato da due pettegolezzi con il collega di turno, e nemmeno poter scegliere la mia musica e cantare a squarciagola in auto con i bambini, al ritorno da scuola.
E' impagabile la mia vita caotica, che mi sta insegnando a dare delle priorita' ai miei doveri, per cui - per esempio - va bene lasciare un mucchio di roba da stirare per giorni sul letto della camera degli ospiti. Sempre che in quel periodo non ci siano ospiti.  Come e' assolutamente naturale non preoccuparsi piu' di tanto se i giochi a volte non tornano al loro posto e se non tutti i giorni andiamo a dormire in un letto rifatto. Apprezziamo di piu' il weekend, le lenzuola fresche e i pavimenti brillanti e profumati del sabato mattina!
Stasera, poi, posso anche mettere in lista una cosa in piu', visto che -  TADA' - ho un carabiniere privato che passa e ripassa davanti al mio cancello per assicurarsi che stiamo bene!
Vi rendete conto?
Passa la sera, si ferma a parlare, mi chiede come stiamo, fa la ramanzina a Buzz su carote e nanne. Mi rassicura sul fatto che se sento rumori, foss'anche nella mia testa malata, devo chiamare immediatamente, al massimo ci si fa un caffe' insieme.
Tutto sponsorizzato dallo stato e tanto buon cuore.

E allora, Signori e Signore: evviva la ronda!

venerdì 17 giugno 2011

Autoctonizzazione

Sta accadendo di nuovo, e a me prendono attacchi di panico peggiori della notte prima degli esami.
La mattina incrociamo sempre lo stesso camion che trasporta sabbia e ci sta davanti per un pezzetto di strada. Lascio i bimbi all'asilo e le mamme cominciano a salutarmi. Esco dal nido della Principessa e faccio due parole con la barista e una signora che il cappuccino delle nove lo prende sempre li'. Alla fermata dell'autobus vicino all'ufficio ogni giorno trovo la signora filippina un po' incagnita. La cassiera del supermercato sa chi sono. Ernesto della piscina e Alberto degli allarmi mi chiamano per varie manutenzioni. I vicini di casa fanno ciao con la manina quando passo con i bimbi. In ufficio non sono piu' "quella nuova" e comincio a capire qualcosa del mio lavoro.

MI STO ACCLIMATANDO.
La vita sta cominciando a diventare NORMALE.

Brividi freddi. Tanti brividi freddi.

Mi sto acclimatando e ne sono terrorizzata, perche' so bene per esperienza che ogni volta che ci si siede comodi sul divano - nella Vita cum Valigia - puo' arrivare un tornado che ribalta me e il divano. Vale la pena di mettersi comodi o dovrei stare in piedi all'erta?
Si puo' vivere in piedi all'erta?

mercoledì 15 giugno 2011

Stato: nessuno

Scusate, non riesco a trattenermi: nel badge di Facebook appena inserito c'e' scritto STATO: NESSUNO.
Probabilmente significa solo che non ho mai specificato di essere sposata (ma come sbagliarsi, visti i miei resoconti!!). Pero' a me fa ridere, perche' e' proprio come mi sento:
- non appartengo a nessun luogo
- sono in uno stato mentale transitorio
- lo stato emotivo lasciamolo stare

Ridiamo, fanciulli, che ci rimane solo quello... e una vita favolosa da ricamare e disegnare. Ogni giorno, perche' ogni giorno e' irripetibile.

martedì 14 giugno 2011

Amicizie

"Mamma, ma tu ce le hai delle amiche?"
"Ma si, tutte le zie, non ti ricordi?"
"E' che non si vedono mai. In Cina avevi amiche tutti i giorni, qui sei triste".
"Amore, qui lavoro, non ho tempo di vedere le amiche e la sera sto con voi, no?"
"Mamma?"
"Si, amore?"
"Se vuoi esci la sera, noi stiamo con nonna. Sei troppo triste senza amiche".

Bless him.

lunedì 6 giugno 2011

Cattive madri e madri cattive

Ho il cuore un po' a pezzi e mi sento una mamma che non e' all'altezza del suo ruolo.
Non ho mai tempo per giocare con i miei bambini, la sera spesso e volentieri li butto di fronte alla tv - e mi autoscuso dicendomi che in fondo i cartoni sono in cinese - non ho voglia di sentire voci.
Sabato per la prima volta dopo mesi ci siamo messi a fare progetti artattack insieme.
Il piu' delle volte urlo per sciocchezze e so benissimo che butto sulle piccole spalle del mio astronauta responsabilita' troppo grandi per la sua eta'.
Ah, domani non ci sono per la recita di fine anno.
Eh si, madre degenere, unico genitore nei dintorni che se ne va in Germania per 3 giorni di fiera proprio il giorno del diploma d'asilo del suo piccolo.
Inutile dire che nonna e zio saranno presenti a tappare i buchi.
Inutile dire che forse sto piu' male io di Buzz.
Mi sento l'ultima delle madri e non mi sembra giusto.

giovedì 2 giugno 2011

Today is holiday

Non si va a scuola, si sta a casa con la mamma.
Vacanza vuole dire che posso fare le pulizie, un paio di macchine, prendermi finalmente cura del giardino, sentire i bambini che chiedono e litigano e chiedono e litigano. Cucinare anche il pranzo, non solo la cena. Non avere una conversazione adulta per tutta la giornata. Stare comunque connessa a internet perche' ho promesso la reperibilita'.

E poi mi chiedono perche' il mio giorno preferito sia in effetti il LUNEDI'.

Non so se sono capace

Ci sono cose per cui uno e' portato. Poi ci sono cose dove invece fai schifo. Quando purtroppo fai schifo in cose importantissime, all...