mercoledì 29 dicembre 2010

Brum Brum

Eccomi qua, d'umore decisamente migliore.
Siamo infatti rientrati in madrepatria e abbiamo ritirato la brumbrum grigio ghiaccio tanto attesa.
Non parlo di marche modelli e denari, perche' sono fatti di seconda importanza rispetto all'aver trovato i copri-sedili posteriori evita-pedata di Tinkerbell e Buzz. Ovviamente in tinta con i parasole da finestrino posteriore, che sono stati subito installati dai bambini sgarrurpati, alle nove di sera di una giornata di fine dicembre. Ovviamente abbiamo fatto anche il giro dell'isolato di prova, e PGL ha promesso a Buzz che domani puo' guidarla lui (e fu la fine della prima auto della nostra vita).

Se nei prossimi giorni, in quel di Brescia, vedrete passare un'auto che dovrebbe essere seria e magari anche fighetta e, mettendoci dentro l'occhio, vi accorgete che altro non e' che un tripudio di personaggi di fantasia e piccoli bambini sgarrupati, siete incappati sulla nostra strada.

Ocio, perche' siamo:
pericolosi
appicicosi
rumorosi
colorati
disordinati
canterini

ma assolutamente

ADDICTIVE!

sabato 25 dicembre 2010

Manca poco...

... e come al solito tutto si e' rovinato.
La mia immagine di fuoco, albero vero e profumato, famiglia, amore, calore, progetti etc.
Rovinato come tutti gli anni dai mille scazzi veri ed eventuali.
Non ho voglia di parlare. Vorrei solo un po' di magia nella mia calza.
Un po' di quella magia di dieci anni fa, dei Natali in taverna con i biscotti di mamma, l'amico peruviano, Sam e le sue disavventure, il moroso storico con le dolci note della sua chitarra, la migliore amica frizzante e incasinata, l'amico del sol levante che si nascondeva sotto al tavolo ogni tre per due, il Cecca con la sua calma apparente, Paola e tutte le sue lavorazioni, l'altra Paola con qualche delusione... il fuoco e i sogni.

Non scrivo fino a che non ho qualcosa di bello sa scrivere.
Non sta bene scrivere di malumore.

giovedì 23 dicembre 2010

Arriva il Natale

Come tutti gli anni, tra corse per i regali che ci si era promessi di non fare, litigi tra parenti, neve copiosa e chili che si accumulano tra un cioccolatino e una mince pie, sta arrivando NATALE.
Ebbene si, [erche' anche quest'anno ha vinto l'Inghilterra e - giustamente - mi preparo a mangiare cavolini di bruxelles e fette di tacchino, a scoppiare crackers (ne portero' un po' a casa perche' i bambini ne vanno matti) e a bere porto con limonata insieme a mia suocera.

Ma voglio confidarvi una cosa: dopo mesi di corse, scelte, non scelte, stress da ricerca di casa, stress da ricerca di lavoro, signora quanto gliene faccio due etti e pirli di ogni colore e accompagnati da ogni sorta di stuzzichino... beh, un Natale inglese ci sta.
Ci sta il freddo, la tranquillita' estrema oriunda, l'andare a letto alle otto e mezza con i bimbi, lo shopping per decorazioni per i miei dolci, la neve (tanta). Ci sta la pausa inglese, quest'anno in cui so che poi il rientro e' a casa. Ci stanno i carols cantati per strada, le stranezze, il sidro caldo e il mercatino di Natale di Manchester. Ci sta tutto, fa piacere ai bimbi e anche a me.

Ci fosse nonna Sgarrup sarebbe perfetto, e anche lo ZioPaz... ma l'anno prossimo se siamo fortunati si fara' tutto a casa mia, e sara' il Natale piu' bello e goloso del mondo.

A tutti voi che mi seguite, oggi sono dolce come una caramella, non ho neanche un po' di irriverenza, ma con tutto il cuore auguro a tutti che il 2011 sia THE YEAR OF YOUR LIFE.

lunedì 13 dicembre 2010

I bambini del futuro

Ieri siamo stati a Gardaland.
Ho chiesto a Buzz di andare a buttare via il vassoietto con i resti del pranzo.
Ha preso tutto in mano e si e' avvicinato alla pattumiera. Poi si e' bloccato, ha preso in mano la bottiglietta di acqua vuota ed e' andato a gettarla sua sponte nel cassettone per la plastica.
Sono bambini nuovi, i nostri bambini.
Sono i bambini che forse miglioreranno il mondo che noi stiamo mandando a ramengo.

mercoledì 8 dicembre 2010

Toto-nome

Se non fosse che quando leggo notizie come quelle del Corriere di ieri (http://www.corriere.it/cronache/10_dicembre_07/biancaneve-ninfomane-versione-hard-bambini-cina_143fdea6-0202-11e0-afab-00144f02aabc.shtml ) in cui riscopro tutta la cinesita' che ho vissuto nell'ultimo decennio, devo proprio ammettere che mi manca, la mia Cina. Mi manca lo sforzo per ricreare la magia del Natale, mentre qui ne vengo assalita al punto tale che io il Natale non lo sento per nulla. Non ho comprato un regalo uno, non ho dedicato pomeriggi alla produzione di torte e biscottini con i bimbi, non abbiamo fatto artattack con muschio e ghirlande, non sono nemmeno stata ad un mercatino natalizio. Il 15 parto per l'Inghilterra e spero di trovare occasioni imperdibili (lo shopping inglese... da provare!) e il 27 torno, sperando in un capodanno fenomenale in famiglia.
Ma il Natale dove e' andato? PGL ed io visitiamo case, facciamo colloqui di lavoro, siamo sempre sempre di corsa. Ordiniamo auto, ci sogniamo una vita futura sul filo del rasoio, perche' potrebbe anche non succedere.

E allora, visto che della mia amata Cina parlo sempre di meno, mentre cresce forse la nostalgia per le giornate noiose e frenetiche, i caffe' dalle amiche, le maratone per raccogliere generi alimentari e via dicendo... allora, come lo cambiamo, il titolo del Blog?

INDICO UN CONCORSO, e il vincitore verra' premiato con il suppellettile piu' cinese che rinverro' all'apertura del container numero uno, in magazzino dal lontano 2010 (ovviamente vi troverete di fronte alla top ten di suppellettili etc...).

Buon 8 dicembre a tutti voi.

sabato 4 dicembre 2010

Ancora gli elfi - e Santa Lucia

Buzz sta per sperimentare la sua prima vera Santa Lucia. Tutti parlano della Santa, a scuola i bambini sono gia' agitati, leggono storie popolari, organizzano feste. Dovunque si vada passa la Santa con l'asinello, si scrivono lettere e si hanno incubi su carboni e ceneri gettate negli occhi...

"Perche' ai bambini di Brescia arriva Santa Lucia?"
"Mmmm... e' una santa territoriale. A lei piacciono solo i bambini di Brescia."
"Secondo te e' giusto?"
"Amore, non e' una questione di giusto o no. Mettiamola cosi', e' una santa vecchierella e cieca, non ce la fa a fare tutti i posti del mondo perche' ha solo un asinello rachitico ad accompagnarla, mica la slitta figa di Babbo Natale..."
"Mamma?"
"Dimmi"
"La maestra dice che 'figo' e' una brutta parola"
"Ops (la maestra ha in due mesi manfestato disappunto nei confronti di quasi tutto quello che ho fatto e ottenuto negli ultimi cinque anni...). Allora diciamo che comunque e' una fortuna che tu, essendo di Brescia, vieni ricordato dalla Santa, e poi a Natale - visto che sei inglese - ti becchi pure il Babbo!!!"
Passano un paio di minuti di silenzio, penso che stia addormentandosi, ma no:

"Mamma"
"Se non dormi ti tira la cenere!"
"Si, ma devo chiederti un'ultima cosa. Santa Lucia e' morosa di Babbo Natale?"
"Oddio, sono impreparata... ma penso siano amici, si... lui produce per lei, forse... (aargh)"
"No. Credo siano morosi"
"E come mai, se posso chiedere?"
"Sai, sempre il discorso degli elfi... che non puo' essere che dei bimbi cosi' piccoli lavorino sempre e non abbiano neanche una mamma, no? Se Babbo e Santa lavorano insieme, allora magari sono anche sposati".

Il mio bambino comunista e comunitario, che assegna ad ognuno il suo ruolo e distribuisce con caparbieta' biscotti, carote e latte come fossero razioni cibo.

giovedì 2 dicembre 2010

Aciutta e sospesa

I miei post sono sempre piu' brevi ed asciutti.
Ho mille decisioni da prendere e pochi neuroni rimasti in vita.
Sono sospesa tra piu' vite come un calzino al vento, spero solo mi abbiano fatto il lavaggio giusto.
Odio i cambiamenti, ho detto a mio marito.
Ma se la nostra vita non ha fatto che cambiare, da sempre, mi ha risposto lui.
Allora vuol dire che ho patito ognuno dei cambiamenti che abbiamo affrontato, almeno un po'.
O forse che ho tanta paura che esista un cambiamento irreversibile, che sia necessario crescere.
Resto sospesa tra due mondi, spero in un futuro pieno di sole, mi ripeto come un mantra che non vi e' quasi nulla di definitivo e che quindi, se non sara' il viale di cipressi, passero' nel sentierino coi fichi d'India. Ouch!

Buzz zero castighi. Mangia pero' troppo lento, quindi gli levano il piatto a meta' pasto. Quindi ieri a merenda s'e' fatto meta' pandoro, di nuovo. Ovviamente non ha saltato cena.

Strega continua a manifestare di favorire PGL a me, tanto che lui - e non ci sono rimasta male per nieeente! - mi ha detto che quando comincero' a lavorare mi perdero' alla fines solo un'oretta di Buzz, per quanto riguarda la fatina, intanto, preferisce lui! Et voila', MammaLau all'angolo.

Buona giornata a tutti.

martedì 30 novembre 2010

Toto-castigo

E' cominciato il toto-castigo.
Buzz e' sempre in castigo e a casa tiriamo la monetina per vedere chi sara' lo sfortunato che dovra' subire le occhiate amare della maestra bresciana. Ovviamente si usano monetine truccate, e alla fine devo andarlo a prendere io. Pare che il bambino urli, cosa che mi mette un po' in angoscia perche' io pensavo - ingenua - che fosse normale che i bambini non parlassero a bassa voce.
Va da se' che Buzz non e' molto difendibile. Domenica l'abbiamo portato a teatro a vedere Aladino, e lui si e' arrampicato sul palco per indicare al genio dove si stesse nascondendo il cattivo.
Il processo di civilizzazione appare a volte come una strada tortuosa.
Mi spaventa il fatto che - dei miei due figli - e' lui quello facile!

Certezze

"Mamma, ma esistono i mostri?"
"No"
"Come fai ad essere sicura che non ci siano mostri cattivi?"
"Amore, lo sanno tutti che non esistono i mostri, solo nella fantasia"
"Ma nel mondo della fantasia esstono tutte le cose che noi non vediamo?"
"Si, nel mondo della fantasia crei cose che poi non esistono nel mondo reale."
"Mamma?"
"Dormi."
"Mamma, un'ultima domanda."
"Dimmi."
"Ma Babbo Natale esiste anche nel mondo reale, vero?"
"Ovviamente si, amore. Ovviamente si".

Oddio, continua ad essere in salita.

Ma:

1) sto per scegliere la macchina
2) sto per scegliere la casa
3) ho un colloquio di lavoro
4) sono in Italia e non in qualche zona industriale indiana.

E' una salita panoramica.
Va tutto bene!!!

mercoledì 17 novembre 2010

Un percorso tutto in salita

La maestra dell'asilo ferma la nonna chiedendogli delucidazioni sulla pompetta verde che il piccolo Buzz tiene nello zaino. Pare che la pompetta sia stata affidata al piccolo con la raccomandazione di chiedere supporto alla maestra in caso di attacco d'asma. Ovviamente alla maestra non e' stato detto nulla.
Ovviamente non sono io che accompagno a scuola Buzz, perche' ho bisogno della mia seconda tazza di caffe' e ho una Cozzina attaccata al fianco sinistro che si dispera ogni volta che mi distanzio di un metro.
Ovviamente Buzz ha fatto di testa sua, e ad ogni colpo di tosse chiedeva di andare in bagno, passava dagli spogliatoi e si faceva di Ventolin.
Partiamo dalla considerazione che Buzz non da - al momento - nessun segno di essere vicino ad un attacco di asma, ma ha solo una lieve tosse che - ipocondriaco com'e' - lo ha mandato in modalita' automedicante.
Rendiamoci ora conto dell'effetto doppante del Ventolin.
Capirete di certo perche' a quest'ora soltanto ho potuto accendere il computer per raccontare quest'episodio che - da mamma folle che sono - mi fa SCOMPISCIARE DALLE RISATE!


E' vero anche che all'eta' di dieci mesi - prima che ci conoscessimo - per una settimana il piccolino s'e' mangiato papponi con un cucchiaio di limoncello a pranzo e uno a cena perche' avevo scambiato le bottiglie in cantina... se non me li hanno ancora tolti e' un miracolo del cielo.

Buonanotte.
Sorridiamo!

domenica 14 novembre 2010

Al mio sindaco (Brescia)

Caro Sindaco,

vorrei tanto ragionare sul fatto che forse stiamo un po' oltrepassando il limite. Nel senso che mi pare ci si trovi nelle sabbie mobili fino al collo, a Brescia.

In questo weekend, per esempio, non si parla che di presidi. I circoli chiudono presto perche' i ragazzi vogliono andare a manifestare solidarieta' per i poveri ragazzi della gru, le forze dell'ordine caricano a caso i passanti e li schiacciano a sandwich con strategie che neanche le tartarughe ninja. Se uno passa per caso dal centro si trova quasi i carri armati, come se 4 poveretti denutriti potessero veramente essere cosi' pericolosi.
Poi rientro a casa, facendo la statale che dal centro va fino a Mazzano, e mi trovo di fronte a scene "alla Pretty Woman". Si va peggiorando, lo sa? Una volta erano cinque o sei, nell'ultimo tratto, ma oggi ne ho contate 20, di prostitute, di cui il 60% probabilmente non raggiunge la maggiore eta'.

Non e' che c'ha un paio di carabinieri in esubero, che vengano a liberare le povere fanciulle, a gonfiare di botte chi e' dietro al giro della prostituzione e a fare dei bei primi piani ai clienti, che poi li si stampa sul giornale nelle cronache cittadine e in un aio di settimane risolviamo il problema? Perche' io non so dove viva lei, ma io
1) con le frenate dei maialoni della notte quasi ci rimetto le penne ad ogni rientro a casa!
2) non porto piu' fuori i miei figli a mangiare la pizza perche' al ritorno loro guardano fuori dal finestrino e io mi vergogno di averli portati al mondo in un mondo del genere.

I miei piu' distinti saluti, nella speranza che Brescia sparisca dalle pagine dei giornali come esempio di mal governo.

sabato 13 novembre 2010

Riflessione

Mi sento molto molto piccola e stupida a parlare delle sciocchezze della mia vita quotidiana di mamma in trasferta, soprattutto in questo momento storico in cui ci sarebbero milioni di argomenti seri di cui parlare. Bambine strangolate in casa, asili dell'orrore (ma vi immaginate?), poveri ragazzi che tentano il tutto per tutto su una gru nel centro di Brescia, uomini che vengono assolti dopo aver accoltellato per 60 volte la moglie, studenti incazzati perche' con le tasse universitarie alle stelle viene a loro tolto anche il diritto allo studio.

Il fatto e': io ci penso, alle cose brutte. Ci penso e scuoto forte la testa per farle uscire fuori, a volte. Per non far leggere l'ansia nei miei occhi ai miei nani, che vorrei veder crescere convinti che il mondo sia un pozzo di possibilita' e non un pozzo nero dove nascondere malefatte.
Sono sdegnata dalla bassa moralita' dei politici, mi vergogno spesso di amare cosi' tanto questo paese... che amo comunque moltissimo, anche ora che si sono accorciate le distanze e mi sono resa conto non essere tutto " sole, lago, serate con gli amici e colline verdi intorno a me".

Allora sto un po' zitta, in questi giorni.
Sto zitta e osservo, perche' paradossalmente ero arrivata ad un punto in cui la mentalita' cinese mi scorreva dentro liscia liscia e mi veniva facile interpretare gesti e situazioni. Mentre 
a Brescia, signori, continuo a sentirmi un alieno.

Non capisco la gente. Non riconosco la gente.
Gente chiusa verso il diverso, gente triste e rassegnata, gente arrabbiata.
Rimango anche ferita dalla gente, perche' questa dovrebbe essere la MIA gente.
Invece io sono l'argomento della giornata. Sulla mia vita e sul mio futuro si creano storie meravigliose o disastrose, a seconda del salotto in questione.

Dicono che mio marito si debba trasferire in Sudafrica.
Dicono che i miei figli siano dei poveri disadattati.
Dicono che sono cornuta e abbandonata.
Dicono tante cose, che mi pare di leggere Novella 2000.

Qualcuno un giorno disse: basta che di me si parli.
Io sorrido di un sorriso amaro e me lo ripeto come un mantra.

mercoledì 3 novembre 2010

Veline

I pomeriggi bresciani trascorrono lenti nei giorni di pioggia. I bimbi sgarrupini necessitano di sfogo e amici ed io imploro la solita amica di raggiungermi per un gelato al Mac Donalds, per il semplice fatto che ha uno spazio bimbi in cui i miei nani possono arrampicarsi e saltellare.
Spesso ci imbattiamo in feste di compleanno: compleanni multicolori, di bimbi scatenati, rumorosi e felici.
A volte noto particolari inquietanti, per me che ho vissuto un'infanzia del secolo scorso e ho cominciato a vivere l'infanzia dei miei bimbi nell'ovatta del mondo espatriato. Oggi, per esempio.
Al party c'era musica, e i bimbi hanno cominciato a ballare.
Buzz sconvolto indica con il ditino, io mi giro e vedo una bambina di non piu' di 7 anni sul tavolo in un tentativo di lap dance. La metto sul ridere, aspetto che le mamme intervengano per porre fine a le movenze sexy accolte subito con battiti di mani dai compagni di classe, raccolti a semicerchio intorno alla biondina.
Ebbene, le signore intorno a me ridono e commentano alla mamma interessata che e' proprio portata, la cucciola. Di sicuro fara' la velina. "Sperom", risponde mamma di biondina.
L'amica di sempre ed io ci guardiamo sconvolte. Lei fissa negli occhi Ninetta - 4 mesi, 2 denti e un barattolo di mela - "se mi fai una cosa del genere ti tiro giu' a calci".

Tiro un sospiro di sollievo, per un secondo avevo pensato di essere una bacchettona indietro coi tempi!

martedì 2 novembre 2010

Stanchezza

Sara' il tempo, sara' crescere due figli in una valigia, sara' l'Hashimoto e il fatto che prendo le medicine a singhiozzo perche' sono una demente, ma sono proprio stanca.
Di quella stanchezza che prende le ossa, che mentre disegni draghi e alieni non vedi l'ora che venga sera, che non hai proprio voglia di giocare per la centesima volta alla tombola degli animali.
Spero sia solo il tempo. Almeno quello ogni 3-4 mesi va cambiando.

Vado. La tombola aspetta e Strega pure.

lunedì 1 novembre 2010

I musei di Brescia

Ero finalmente riuscita a mettere insieme due amiche (le migliori, n.d.r.) per andare a vedere una mostra in centro. Era una settimana che ci provavo, e le due amiche in questione hanno mollato i loro due neonati per accompagnarmi. Nonna Sgarrup si e' dovuta cuccare i nani incazzati e la sottoscritta s'e' avventurata - sotto una pioggia infernale - percorrendo gli innumerevoli chilometri che separano il centro di Brescia dal paesino della nonna.
Bene, alle quattro e cinquanta la biglietteria chiude, signori e signore.
Ci e' stato detto che - anche se il museo dovrebbe chiudere alle cinque e mezza (wooow!), non ci avrebbero piu' fatto il biglietto.
Niente male, abbiamo virato verso la Tisaneria e ci siamo scolate litri di pozioni super-miracolose, ma io mi chiedo, in questa notte di vento e pioggia bresciana: c'ha i polli da cibare, il bigliettaio?
E soprattutto: quando inizia e finisce il pomeriggio bresciano?
Vivo forse in un fuso orario sbagliato?
Non si saranno ricordati di cambiare l'ora all'orologio.

Basta polemica, ora mi sento "tutta sfogata".

Da Brescia e' tutto, e anche da me.

sabato 30 ottobre 2010

Serata bresciana

E' una sera di luna a spicchio di pesca, un po' dondolante, tutta circondata da stelle.

Peccato che abbia messo un piede in una pozza di vomito all'uscita dal cinema.
Rovina tutta la poesia, mentre guido verso casa di mamma, la radio a palla e le signorine della notte ogni 50 metri a scandire il viaggio come i colpetti del metronomo quando impari a suonare il piano.
Spero che per lo meno il vomito porti fortuna quanto la cacca. Cinque minuti prima del mio primo esame universitario mi ha colpito in testa un piccione, ed e' stato un trenta e lode.

Domani succedera' sicuramente qualcosa di meraviglioso.

A parte tutto, la serata bresciana e' andata bene: mi sono ritrovata al cinema con le solite amiche, quelle "copertina di Linus", con cui non bisogna impegnarsi perche' sanno come sei.
Ho sperato invano in un film che invece si e' rivelato tanto strampalato da risultare apocalittico, ma ho riso tanto  e bevuto un caffe' con cioccolata, alla faccia della Peppina.
Poi ho regalato un sorriso al ragazzo dello sgabbiotto del parcheggio, sopportando le "accuse" di essere un perenne flirt. Ma dico, che palle deve essere lavorare allo sgabbiotto del parcheggio, soprattutto di notte. Bisognerebbe uscisse una legge che rendesse obbligatorio a tutti sorridere alle persone che fanno lavori tanto antipatici... e lo dice una che per anni ha servito birre alla gente della notte vestita da tirolese (io, non la gente della notte)!

Le mie due considerazioni finali su questa notte di luna e vomito:

1) passando di fronte al Lio mi sono resa conto che la notte e' dei giovani e belli. Mi sono persino detta "moh mi fermo e vedo se c'e' qualcuno da salutare, come ai vecchi tempi", ma poi meta' della gente presente stasera, ai miei vecchi tempi stava a casa  guardare i Puffi, quindi ho tirato dritto.

2) quando uscendo di casa una si dice che spera di non fare un incidente perche' non ha seguito il consiglio no. 1 di tutte le nonne e non indossa biancheria coordinata, vuole dire che il tempo delle notti selvagge e' definitivamente finito. Ogni tanto manca, ma poi che bello entrare nel lettone bollente e profumato di bimbi addormentati?

Da Brescia e' tutto, me ne vado a dormire...

venerdì 29 ottobre 2010

Bookworm, un covo di cervelli

A Suzhou c'era il Bookworm (http://www.suzhoubookworm.com/) dove scaldarsi nelle infinite notti cinesi.
Nato a Pechino nel lontano 2002 (io c'ero anche quella volta li') come stanzino in cui scambiarsi libri "occidentali" e, a volte, censurati, e' poi cresciuto fino ad aprire diversi punti-Cina.

Biblioteca in cui ogni expat di ritorno lascia con il cuore i libri che non stanno negli scatoloni, il Bookworm e' anche una libreria "non troppo commerciale", in cui trovare tutto e di piu' sulla Cina, i suoi artisti, la sua storia e la sua cultura... insieme all'ultimo bestseller, un libro per i bimbi o i 365 modi di cuocere con il wok.
E se il libro non c'e', dalla Cina con Furore ti viene ordinato e consegnato nel giro di un paio di settimane. Ultimamente si trovano anche riviste in inglese, francese, tedesco e spagnolo. Va da se' che gli italiani devono impararsi le lingue!

Ogni sera Bookworm apre le porte per eventi piu' o meno artistici, concedendo uno spazio a chi vuole suonare nell'Open Mic, aprendo cervelli con la Quiz Night, realizzando sogni con i festival della letteratura.
Negli ultimi anni ho ascoltato alcuni dei miei autori preferiti, ho conosciuto Tess Johnston (http://www.tessinshanghai.com/), sono riuscita ad ascoltare punti diversi grazie all'intervento di giornalisti e scrittori importati da Australia, Giappone, India... E a giovani artisti - cinesi e stranieri - vengono spesso concessi muri in prestito, come una porta verso il mondo.

Ci si puo' persino passare per un panino persino a pranzo - nel weekend, con il club del libro per i bambini, che tutte le domeniche supplicano di poter andare dalla maestra Marika a leggere e disegnare.

E a Brescia?

Se qualcuno mi desse lo spazio, lo comincio io!

Censura e informazione

In Cina riuscivo - quasi sempre - ad aprire le prime pagine di Corriere, Bresciaoggi e Giornale di Brescia.
In Italia mi dco "non c'e' tempo, non c'e' tempo, intanto guardo il telegiornale a cena".
A cena danno Mr. Bean su uno dei canali per bambini.
Buzz 1, Mamma Lau 0.
Sono sempre meno informata e piu' censurata.
Ma intanto ogni volta che riesco di sgamo ad aprire un giornale - solitamente nel mezzo della notte - ci sono solo Sarah Scazzi e le donnine del premier. Bleah.

giovedì 28 ottobre 2010

Giu'

Oggi sono giu'.
Non reggo i rumori, soprattutto di nani urlanti.

Ho voglia di scappare.

Sola.

Trovare uno spazio vuoto e silenzioso dove poter ricostruire da capo, appendere quadri bellissimi alle pareti e tirare tutti i miei libri fuori dagli scatoloni.
Spolverare il mio vecchio Buddha che sta chiuso in una scatola da dicembre 2004.
Riuscire a mettermi lo smalto in un colpo solo.

Ma le mamme non scappano.

Inoltre, Buddha avrebbe i baffi e 10 Gormiti in braccio dopo cinque minuti dalla sua liberazione, e i libri fanno polvere.

Meglio stare qui. Respirare a fondo.
Sperare nel weekend e in attimi di spensieratezza.

Amici, anybody?

martedì 26 ottobre 2010

Ognuno per se'

Il mio blog e' partito come pentola di riflessione di un'italiana in Cina, ma sta diventando a poco a poco un angolo in cui rifletto sull'Italia dopo anni di vagabondaggio.

Oggi mi sono accorta che non solo, come Buzz mi aveva gia' fatto notare, la gente non si saluta e non si sorride per strada, ma tutti guardano per terra o nel vuoto. Lo faccio anche io, da che sono qui.
Non si incrociano sguardi, a Brescia.
Per paura, per farsi i fatti propri, per riservatezza, per senso della privacy. Non so. So che viene automatico, come fino a due mesi fa era automatico he uno sconosciuto mi chiedesse "hai gia' fatto pranzo?" o quanto pagavo di affitto mentre attendevo l'omino verde ad un semaforo del centro.

Alieno

Oddio, domani sera sono su Teletutto a "Questioni di Gusto" di Marco Recalcati. Io, l'alieno.

Non so nulla dell'Italia, non conosco la politica, di Berlusconi ne ho sentito parlare piu' grazie alle chiacchiere d'oltralpe che alle amare verita' descritte dai compaesani. A Brescia mi perdo continuamente, arrivo a malapena a casa dei miei migliori amici e spesso solo grazie a mappe e mappine su tovaglioli di carta raccattati in borsa. Della situazione politica cinese ne so qualcosa di piu', ma la maggior parte delle informazioni da me raccolte negli ultimi anni provengono dai telegiornali cinesi stessi, che come tutti sappiamo sono censurati. In trasmissione potrei portarci Buzz, che per lo meno e' in grado di guardarsi Peter Pan in mandarino.

Sono un alieno in casa mia, e un alieno dovunque mi trovi.

Pero' con il nuovo taglio di capelli e il mio sorriso sfacciato continuo a SOGNARE GRANDI SOGNI, e chissa' che non riesca a ritagliarmi uno spazio nella mia adorata Brescia.

PS: Buzz comincia l'inserimento all'asilo mercoledi'. Sono emozionata come al primo esame universitario.

sabato 23 ottobre 2010

Sogna grandi sogni

In quest'Italia autunnale, me lo ripeto come un mantra: sogna grandi sogni, perche' e' l'unico modo per non arrendersi ad una vita picco-piccola.

Oggi festa di compleanno bresciana, con bambini bresciani per i miei bambini a cui manca Suzhou.
Buzz vuole tornare a casa, vuole andare a casa della sua principessa Raperonzolo perche' e' li' che e' andato a finire il suo letto. Gli mancano i suoi amici e non capisce cosa sta succedendo. Vuole un beagle per il suo compleanno - che poi chi sa dove mettere un beagle nella casa piccina piccina di nonna, gia' invasa da noi tre, con valigie, giochi, tante scarpe e.

Buzz e' di cattivo umore ed e' andato via anche il sole.

Ma io sogno grandi sogni. E non daro' ai miei figli una vita picco-piccola.

venerdì 22 ottobre 2010

Adattamento - ancora

Il periodo d'adattametno continua e vengo sorpresa con effetti speciali dai nani semi-cinesi, che ancora non si sono adeguati ad usi e costumi locali.
1) In Cina nessuno si fa i fatti propri. A Torino si.
A casa della bisnonna per il weekend, ancora in fase di scarico auto, Buzz si era gia' autoinvitato dalla vicina, di cui conosceva: nome dei due cani, verdure coltivate nell'orto, armadietto in cui la signora nasconde i bombom per il suo nipote di due anni. Dopo 9 mesi d'attesa (quasi una gravidanza) ho dovuto, prima di abbracciare la mia nonna, trascorrere mezzora con la vicina.
2) In Cina viene rispettata l'essenzialita' del bisogno primario.
Ma il bresciano medio non apprezza vedere pisellini volanti in corso Zanardelli. Buzz, bloccato con la mano che abbassava la cerniera, mi ha detto - candidamente: "ma insomma, mi scappa la pipi'".
Forse e' colpa mia e del mio essermi adeguata all'andazzo cinese, ma non siamo riusciti a trovare un accordo. Per Buzz non ha assolutamente senso che a Brescia non si faccia cosi'.
3) In Cina le bambine bionde ricevono almeno 4 giochini al MacDonald.
Al centro commerciale il Leone, di sabato a pranzo, e' tanto se non te lo tirano dietro, l'Happy Meal.
4) In Cina le mamme vivono per i bimbi.
In Italia le mamme devono tirar su casa, cercare lavoro, fare la lavatrice, fare il bagnetto ai pupi senza funghi atomici di pupi e giochi nel suddetto bagnetto...
5) In Cina le mamme, quando i bimbi dormono, si guardano un sacco di film e scrivono i blog.
In Italia le mamme, quando i bimbi dormono, devono tirar su casa, cercare lavoro, fare la lavatrice, tirare su i disastri post bagnetto atomico...
6) In Cina siamo sempre noi tre.
A Brescia "ma quante zie ho, in definitiva?". "Se tu dici no, io chiedo a nonna, che e' capo in questa casa". "Chi andiamo a trovare oggi, mamma?".
A Brescia Strega si fa toccare, coccolare, parla con la gente, non ringhia piu' al prossimo come ha fatto da quando ha imparato a ringhiare.
A Brescia Buzz adora andare a fare la spesa e non piange di fronte al mercato puzzolente pieno di zampe di porco sanguinolente, pesci affettati vivi e polli sgozzati di fronte al pubblico.

Ci stiamo adeguando. Solo, ho poco tempo per raccontarlo.
Ma pare che a qualcuno i miei racconti facciano sorridere... e MARTEDI' SERA SONO SU TELETUTTO, alle 21.00, QUESTIONI DI GUSTO... Ho gia' prenotato il parrucchiere!

martedì 12 ottobre 2010

Il muro di gomma

Sono in Italia con i miei bambini da un paio di settimane, ormai.
Dopo un periodo di assestamento che è ormai di routine, mi sto trovando nella condizione di dover reinventare una quotidianità per la mia semi-famiglia.
I bambini hanno riempito la casa di nonna di giochi nuovi e importati e cominciano a scalpitare: vogliono giocare con coetanei, si annoiano, vanno a dormire troppo tardi e si svegliano troppo presto. Io ho visto quasi tutte le persone che volevo vedere, ma ora sto coi pollici rotanti in attesa di visite e programmi, rendendomi conto che non posso procastinare a vita, questo giro non sono in vacanza e devo O-R-G-A-N-I-Z-Z-A-R-M-I.
Sorrido gioconda a chi mi fa domande di cui non conosco la risposta, e mi impegno sui piccoli passi:
1) Buzz è in lista d'attesa pe rl'asilo, Strega ce la si dovrà giostrare diversamente - ma essendo donna sa intrattenersi anche sotto il tavolo mentre batto sui tasti del computer.
2) Ho un passeggino fiammante acquistato in super-saldo così da non dover trasportare sempre quintali di bambini.
3) mi sono rimessa a "dieta" dopo settimane di pappa-dolci-vino (ma stasera sono di nuovo a cena fuori! e anche domani, signur... e sabato è il compleanno di Zia Naty etc etc.)
4) il mio cv è stato tradotto in italiano ed è pronto a venire spedito - devo decidere a chi.
5) sto imparando a fare torte per pirati e dinosauri in vista di un compleanno da ex-suepreroe, ma NECESSITO di bambini da invitare.
6) sogno sogni grandissimi, ho arredanto mentalmente una cameretta per i puffi, voglio prendere un cagnolino e una grossa teiera a pois.

La vita può anche schiaffeggiarci, a noi sgarrupini. SIAMO MURI DI GOMMA.

lunedì 27 settembre 2010

Home Sweet Home

T: Mamma, why does it take so long for my new house to be ready?


L: Amore, because we want it to be perfect... it would be silly to move into a house when it is not 100% ready, right?

T: and why that boat with my things is slow like a turtle?

L: oh, there were some turbolences in the sea.

T: Mamma?

L: yes?

T: I wonder where my new house will be.

L: me too, sweetie. Me too.

giovedì 23 settembre 2010

Mondaini e Vianello

Scusate, ma stasera sono poco filosofica, soprattutto nella mia situazione di disoccupata e senzatetto, con in mano una laurea 110 e lode e mille anni di esperienza all'estero. Complice il bicchiere di vino sudafricano da due lire bevuto a cena, mi dico: non era meglio se io a 18 anni mi facevo "filippina"?
Ma abbiamo mezza idea di come andranno a stare i domestici dei Vianello?
Avete una mezza idea di come queste persone vivono IN MEDIA nel loro paese natale?
Io si.

Chiusa la parentesi di amarezza. Buona notte a tutti.

domenica 19 settembre 2010

HO ANCORA QUEL NON-SO-CHE

POST NON POTUTO POSTARE IL 4 SETTEMBRE 2010

Serata di addio e festa di compleanno, jeans pre-gravidanze (finalmente!) e capelli al vento. Crepi l’avarizia, anche un velo di trucco.


Mi sono divertita tantissimo, erano mesi che non uscivo a ballare e il gruppo di amiche dai mille colori e provenienze e’ stato uno dei meglio assortiti della mia storia notturna.

Mi sono resa conto di essere molto arrugginita quando – dopo una bottiglia di champagne offerta dal grande Franz, proprietario del club – tutte si sono messe a ballare con sconosciuti, tranne la sottoscritta.

Stile carta da parati quarta ginnasio, per un momento ho anche temuto di aver perso non solo la verve ma anche il mio fascino, di essere veramente avvizzita tra problemi e trasloco e futuro incerto e amicizie fasulle e.

Poi, all’uscita, mi rincorre un pisquello di si’-e-no una ventina d’anni, che ballettava intorno al mio gruppo di amiche. Il suddetto mi guarda da sotto l’acconciatura emo-biondino, e mi chiede se ci vendo spesso, a Pradva, e se mi puo’ rivedere.

Sorrido, gli do un’appuntamento per la settimana a venire (che non verra’ mai, ma il resto della gang lo adottera’ di sicuro) e me ne torno a casa gaggia gaggia, che non saro’ Demi Moore ma quello poteva quasi essere mio figlio!

I GRILLI DOMESTICI E STRANI REGALI DI COMPLEANNO

POST NON POTUTO POSTARE IL 2 SETTEMBRE 2010

Non avrei mai dovuto commentare l’ennesima combinazione profumo-libro dell’anno scorso, anche perche’ di solito PGL non fa regali del cavolo. Insomma, di difetti ne ha un’enciclopedia, ma negli anni mi ha anche sorpreso con effetti speciali e pensieri veramente pensati.




Probabilmente in ansia da prestazione – unita quest’anno ad un’estrema avversione verso tutto cio’ che possa aumentare il cubimetraggio della nostra vita, PGL e’ riuscito a toppare alla grande.



TOPPA NO.1) PGL e’ tornato dalla missione acquisto nel momento stesso in cui io stavo uscendo con Principessa, quindi ho sgamato il regalo scazzato il giorno prima il mio compleanno – cosa questa positiva, visto che la mancanza di aspettative salva da molte delusioni.



TOPPA NO.2) PGL, che ha cercato di spacciare per regalo mio un orribile manufatto di assoluta inutilita’ che lui desiderava da anni, ha anche portato a casa 3 grilli da compagnia, ognuno nella propria scatola per grilli intarsiata e munita di mangiatoia in miniatura.



Lasciamo stare che regalare uno pseudo animale da compagnia a Buzz 4 giorni prima della partenza e’ assurdo visto che i grilli non possono viaggiare economy, ma Ello ha anche cercando si salvarsi in corner ha provato a riesumare i mobili acquistati a fine luglio come regalo anticipato. Visto pero’ che dalla lista ha subito escluso un paio di favorite, il salvataggio non e’ ASSOLUTAMENTE da ritenere andato in porto.



Nota al lettore: nel silenzio delle nove di sera, guardando la televisione sul mio fu-divano-bianco mi sono trovata a gioire della compagnia delle piccolo bestiole. “Pare di stare sotto una veranda, alla luce delle stele”, mi sono detta, tutta sognatrice, passando oltre alle pile di scatoloni intorno a me.

Alle 3 di mattina il continuo CRICRICRICRIIIIIIIIIIIIIIIIII non mi pareva piu’ cosi’ poetico. Avro’ dormito si e no 45 minuti.

Al risveglio del consorte, la mattina del mio compleanno, ho fatto notare che non e’ molto gentile togliere il sonno alla propria moglie ormai 33enne, quindi ho preso da parte il piccolo Buzz e gli ho spiegato che mamma e’ allergica ai grilli e non voleva mica lui che a mamma scoppiasse la testa? I grilli stanno meglio sotto nell’erba, proprio come in Bug’s Life, e lui puo’ andarli a trovare come per le sue rane.

Problema abbandono animale domestico risolto… ma devo fare tutto io?

venerdì 17 settembre 2010

Suzhou-land

Un paio di giorni fa siamo stati a Manchester a fare un giro e ci siamo persi nelle 4 stradine che costituiscono la Chinatown locale. A meno di due settimane dalla partenza dalla Cina, Buzz ed io ci ritroviamo a fissare estasiati i biscotti con cui "siamo cresciuti" e ho speso un'assurdita' in caramelle alla frutta secca e biscotti pallina.
Pur essendo contentissimo di aver trovato una "Suzhouland" anche qui in Inghilterra, Buzz ha sollevato un problema che dedica un minuto di riflessione: perche' gli inglesi hanno rinchiuso tutti i cinesi in un quartiere? Sono autorizzati a uscire, se vogliono? E dove sta il quartiere degli italiani?
Per un secondo mi e' parso di tornare al periodo dei ghetti tramite gli occhi del mio bambino, che stupisce sempre con effetti speciali.

giovedì 16 settembre 2010

Hilltop Hospital

http://www.youtube.com/watch?v=qtVNcEka5YM

Dopo mezzora di avanti-indietro dalla cucina alla sala, mi e' sorto spontaneo chiedere a mio figlio che razza di cartone stesse guardando, un susseguirsi di gambe rotte e letti di ospedale. Ebbene, in Inghilterra c'e' Grey's Anatomy versione nani di pongo: Hill Top Hospital. E che ci posso fare?
"Buzz, quando schiatta 'sto cane verde andiamo a fare il riposino, va'".
"Non muove mamma, gli fanno subito l'emocromo".
O.MIO.DIO.

Hilltop Hospital - Trailer.flv :)

mercoledì 8 settembre 2010

COMITATO DIFESA ELFI

Mamma, ma perche’ Babbo Natale deve avere tutti questi schiavi?

Ma cosa dici, amore, sono elfi!

E che cosa sono gli elfi, esattamente?

Sono come dei bambini, vivono con lui come se fosse un papa’ e lo aiutano a preparare i doni per i bambini buoni del mondo.

Ma nessuno ci ha mai pensato a loro, i poveri elfi? E’ giusto che dei bambini lavorino cosi’ tanto?

Amore, ma Babbo Natale e’ vecchietto, non ce la fad a solo…

Ma mamma, sono dei bambini!



Nello zainetto dei Power Rangers mi aspetto di trovare la tessera del Comitato Difesa Diritti degli Elfi molto presto.

5 SETTEMBRE

LA MIA VITA CON VALIGIE

Non ho nemmeno piu’ la scatoletta wireless. La mia casa e’ vuota, tranne per gli orripilanti soprammobili dell’orripilante padrona di casa. Siamo pronti a partire nuovamente, alla soglia dei 3 anni e mezzo di permanenza a Suzhou, quando finalmente mi sento a casa, finalmente ho una routine, finalmente mi sono circondata di persone oneste e vere, divertenti e interessanti, di cuore gentile e genitori di bambini con cui sono felice di vedere crescere i miei, di bambini – e tralascero’ l’incidente che coinvolge Buzz-film dell’orrore, ma la mamma in questione e’ cinese e spero che gli incubi passino alla svelta!


Le sensazioni che provo sono complesse e appicicose, come quando il miele fila, come una ragnatela di fili di miele. In ogni angolo di questa Suzhou, amata ed odiata, mi assalgono eco di voci e ricordi, risate e pianti. Sul gradino della porta finestra in soggiorno Buzz e Strega stanno ancora organizzando tea party per i loro orsetti, la cucina e’ piena di risate e ayi taglia verdure mentre io inforno con Streghetta seduta a controllare il colore della torta. Il tavolino di vetro addobbato per Natale, il balcone fiorito, il primo lettino della mia principessa, le feste di Halloween, noi a urlarci dal balcone come in una casa di rione, i dondoli di fronte al laghetto, le ore nella sabbia a giocare, tutti i bimbi che sono passati per queste mura.

Quanti traslochi puo’ ancora sopportare il mio cuore? Questo e’ il numero 19 in 14 anni, ma in questa casa abbiamo avuto la fortuna di trascorrere un periodo abbastanza lungo, visto che per la famiglia sgarrupina 3 anni e mezzo sono un’eternita’. Ormai abbandono le case come gusci troppo piccoli, emozionata all’idea di nuovi colori e spazi da decorare.
Sono i ricordi negli angoli che bruciano in mezzo alla pancia, e che vorrei che si impiantassero bene nelle pance dei miei bambini.

Strega pare serena, non penso che afferri il concetto di noi che partiamo, perche’ null’altro conosce che questa realta’ cinese. E’ ancora in quell periodo dorato in cui non importa dove si va, basta che quell ratto puzzone (la sua bellissima Minnie di pezza, trascinata per mesi sui pavimenti cinesi) venga con lei. Se c’e’ mamma ancora meglio.

Buzz e’ scioccato. Triste, poi eccitato (promesse, promesse, promesse), poi arrabbiato e triste di nuovo. I suoi amici sono qui, la sua scuola e’ qui, la sua casa e’ qui… che bisogno c’e’ di andarsene? Perche’ nonna non puo’ venire in questa casa?

Venerdi’ abbiamo commesso il terribile errore no. 1 di mandarlo un ultimo giorno a scuola dopo 2 settimane di ferie, pensando che ciambelle e l’ennesima festa d’addio potessero aiutare. Ora lui e’ convinto che a scuola ci debba andare lunedi’ e gira per le stanze vuote alla ricerca del suo zaino di Newton. Stamattina provo nuovamente con la festa d’addio no. 7, speriamo che il numero porti bene perche’ non ho piu’ tempo di organizzare la no. 8, per quanto sia un numero fortunate.

Ieri abbiamo commesso il terribile errore no. 2, PGL ed io a farci pedicure quando l’insana amica dei film dell’orrore ha recapitato Buzz a casa dopo una giornata di trasloco. Buzz e’ entrato nella sua casa VUOTA, ad eccezione dei due divani, sua sorella, ayi e il marito. Buzz si e’ seduto silenzioso sul divano, in attesa che Papa’ Gambalunga lo recuperasse per venire a cena. Buzz – appena visto il papa’ – e’ scoppiato in un pianto incontrollabile perche’ tutte le sue cose non c’erano piu’, e dove era stato messo il suo letto? Ieri notte abbiamo portato due materassi nella nostra stanza, dove dopo un po’ di sedie musicali s’e’ adagiato il PGL, cedendoci come sempre il lettone.

L'errore 3, appena sfornato, e' stato di dare il suo letto alla fatina Stephanie. Ora lui pensa che non solo tornera' in Cina molto presto, ma che ci trasferiremo finalmente a casa della sua amata.

La prossima dall’Inghilterra, dove finalmente non avro’ piu’ censura!

lunedì 9 agosto 2010

I sogni son desideri...

Notte insonne a Suzhou. Entrambi i bambini sgarrupini cum incubi nel lettone a tirare calci e piagnucolare nelle orecchie di mamma Lau, che ha provato carezze, minacce, cuscini sulle orecchie e ora si trova - in attesa dell'ennesimo appuntamento dal dentista - con due occhiaie che potrebbero essere patrimonio nazionale.

"Amore, ma che e' successo ieri notte?"
"Ho avuto gli incubi"
"E che cosa hai sognato?"
"Un drago grandissimo, con un tronco spaventoso".
"Un tronco?"
"Ma si, come l'elefante (in inglese proboscide di dice "trunk")"
"Ah, e cosa faceva 'sto drago?"
"Con la sua proboscide di legno sbatteva dovunque e rompeva tutto?"
"Si, ma a te che faceva? E' una cosa un po' ridicola, un drago elefante, no?"
"Ma mamma! Se i sogni son desideri racchiusi dentro il cuore, vuol dire che io 'sto drago che sbatteva ce lo avevo in pancia. E' per quello che avevo paura. Capisci???"

Irritato e stanco, lui.
Stanca e nuovamente sorpresa, io.

Per Strega non ci sono motivazioni, rompe le palle ogni santa notte.

sabato 7 agosto 2010

Cose da una mattina di trasferta

In fila per arrivare alla stazione nuova ne ho contati 350, vestiti  con le tute arancione: operai al servizio della nazione, pronti a costruire nuovi raccordi ferroviari. E poi ce ne era uno sciame azzurro coi caschetti blu e uno ancora color creme.
Dall'alto della sopraeleavata pareva di vedere una processione, un gruppo di tifosi (enorme) dirigersi verso lo stadio, fan sfegatati andare ad un concerto. Nessuno con gli scarponi regolamentari, tanti in crocs contraffatte - che qui compriamo ad un euro! - o ciabatine. Giovani e anziani, belle ragazze con i capelli al vento e mamme o nonne, perche' la Cina non fa differenza. E questa e' una cosa che mi piace, questo discorso pari opportunita' in ogni settore, reso un po' amaro dalla vista di anziani che preferirei pensare a coccolare un gatto e girare per il mercato la mattina. Quando invece li trovo a tirare su lo sporco dalle strade con le loro bacchette di un metro e venti.
Ma anche questa e' Cina.
Anche questo manchera'.

giovedì 5 agosto 2010

Una mattinata di lacrime

Stamattina ho accompagnato ayi a visitare la sua nuova famiglia: olandesi, carini, gentili, non ancora "duri" come si diventa duri qui. Ha conosciuto i bambini, che l'hanno adorata dal primo istante. La signora e' gentile e paziente, non come me che per mesi la volevo ammazzare. Il papa' pare socievole e spiritoso.
Abbiamo fatto il giro della casa, guardato le stanze, discusso le tempistiche e chiacchierato amabilmente per un'ora... e poi io sono scoppiata in un pianto dirotto sul divano dell'olandese.
E l'olandese e' scoppiata a piangere.
E Ayi ha cominciato a piangere, e a passarmi kleenex e.

Tornate a casa Tata Imbranata mi ha ringraziato, ha detto che mai nella sua vita avrebbe immaginato di incontrare persone come noi (eh, si, al mondo c'e' chi ci apprezza!) e mi ha ricordato che - in caso io non partissi- prende un secondo lavoro e rimane a casa mia anche se la posso pagare di meno. Perche' i miei bambini sono un po' nipotini, e li ha visti crescere dal bacello. Perche' ci sono ancora le persone vere, anche in Cina, dove ogni tanto uno pensa che tutto giri solo intorno all'interesse personale.

Ho perso i miei nervi per strada e sono nella fase pianto irrefrenabile.
Penso sia un fatto positivo, perche' e' la fase precedente a quella organizzativa e combattiva.
Che viene subito prima della rinascita dalle ceneri di Laura-Fenix.

lunedì 2 agosto 2010

Metri cubi e scatoloni

Ci sono dentro fino al collo, anzi, molto piu' dentro di quanto pensassi di esserci dentro.

Stamattina e' venuta la prima azienda per il trasloco, tanto per capire quanto siano lievitati i 5 metri cubi importati dall'Irlanda. Essendo io molto ottimista e probabilmente un po' ingenua, non capendone poi molto di numeri e volumi, mi sono detta: arriveremo a 7. L'ho anche detto al trasportatore ".ma si, massimo saranno 6 o 7". "E le bici?" mi fa lui. Ovvio che le bici dei bimbi vengono. "E in cucina non hai nulla?". Ma si, cosa vuoi che tenga il Bimbi, e un po' di tazze, e il servizio da te' giapponese, le tazze da sake', le ceramiche tailandesi... "I libri?", saranno due casse, no? "Facciamo 8".

Pare che io sia lievitata e triplicata in tre anni. Ho 15 metri cubi di roba e tanta voglia di piangere.

In piu' - come mi piace ricordare a tutti voi - non ho ancora una destinazione. O forse rifiuto di ammettere che la destinazione c'e' e a me non piace per niente. Non mi va di vivere in Inghilterra, non voglio neanche provarci. Sono stanca di provare e riprovare e ambientarmi in un mondo che comunque non e' mai "casa". Mi si spezza il cuore al pensiero che io a casa non tornero' mai, che saro' sempre straniera in terra straniera, che aspettero' le vacanze trepidante ogni volta per sentire l'odore dell'Italia, per annusare l'espresso dell'areoporto.
Questo non mi va giu', piu' di tutto il resto, anche se - come un mantra - continuoa ripetermi che l'Inghilterra e' piu' vicina della Cina, che sono compromessi, che.

Sono stufa di compromessi.
Se devo abbandonare la mia vita di qua, devo farlo per lo meno con la speranza di un qualcosa di meglio all'orizzonte, dove invece c'e' solo nebbia e pioggia, pare.

Sopportatemi, vi assicuro che di questi post ne arriveranno a gogo' nel prossimo periodo.

mercoledì 28 luglio 2010

Lezione di storia

In macchina, al ritorno da scuola.

Liam: "domani andiamo all'acquario in gita"
Buzz: " ah, ci siamo andati l'altro giorno, e ci sono anche vasche in cui puoi accarezzare pesci"...
Liam: "si, ma poi andiamo a vedere dinosauri, veri!"
Buzz: "anche ioooo voglio andare... mamma!! perche' a me non mi aveva portato la maestra???"
Liam: "e ci sono anche i dinosauri che volano, per davvero!"
Buzz e' sempre piu' abbacchiato, l'amichetto si vanta all'eccesso e io mi inserisco.  Cerco di fare da paciere e di cambiare il discorso: "ma domani tu vai al cinema e in piscina con la scuola, su! E poi, non hai mica paura che ti mordano i dinosauri?"
Mi guardano entrambi, esterefatti.

Buzz: " ma mamma, i dinosauri sono tutti morti, come fai a non saperlo!"
Liam: "eeh si, gli  uomini delle caverne gli hanno sparato a tutti..."

Noooo... Super Liam che non azzecca la risposta! Cerco - mamma competitiva - di tirare il meglio fuori dal mio poppo: " Buzz, non ti ricordi il cartone dei dinosauri?"

Buzz: " Si che mi ricordo! Liam, c'era T-Rex che se li e' mangiati tutti i piccolini"
Liam: "Arrghh... (Liam e' pacifista)".

Il papa' di Liam coglie l'occasione per prendersi la rivincita: " Ah, si, Buzz... e come sarebbe morto il T-Rex?"

Buzz pare scocciato da tanta ignoranza: " Beh, dopo un po' e' diventato molto molto vecchio, e cosi' e' morto per i troppi anni".

Certe scene non hanno bisogno di commenti...

mercoledì 21 luglio 2010

Il primo pesto non si scorda mai...

Questo e' un post commemorativo. Commemoro che finalmente - un inchino ai monsoni - il mio basilico e' cresciuto abbastanza per la prima mietitura, e mi ha regalato 3 piccoli vasetti di pesto che razionero' con parsimonia.
Eh si, cari miei, e' arrivato il grand caldo, che quest'anno pero' lascia meno stanchi del solito, vuoi perche' mi sono rassegnata a trascorrere lunghi periodi in casa con il condizionatore acceso (e non abbiamo zanzare!), vuoi perche' so che sara' la mia ultima estate cinese, per cui la prendo come va.
Suzhou quest'anno e' abbastanza popolata, i bimbi sgarrupini sono pieni di inviti per pomeriggi di gioco, lo shopping pre-partenza mi sta riempiendo le giornate... il progetto felice del mese e' arredare con mobili reali la mia futura casa immaginaria. L'unico problema e' trovare un posto dove costruirla, questa casa! Per il resto, so che ci saranno muri azzurri, gialli e rossi, tante belle immagini della mia famiglia, ricordi di viaggio, parquet in terra e - finalmente - il mio Buddha adorato fuori dalla sua cassa di legno.
Passo da momenti positivi e costruttivi come oggi, in cui ho gia' deciso che stencil vanno nella camera dei bambini e sono pronta ad informarmi sull'effettiva esistenza di una vernice "glow in the dark" per un cielo stellato che illumini i loro sogni, a momenti di disperazione nera. Mi dico " ma sara' poi vero che ci si sta per fermare?" " E se non mi piace dove ci fermiamo?" " E se non trovo amici veri?"... ma poi passano le paturnie, di amici veri ne ho e di sicuro ne avro', visto che abbiamo visto bene che quelli "falsi" tendono ad autoeliminarsi con un colpo di spugnetta.
Vado a controllare la pasta al forno estiva (qui si magna con tutte le temperature) e vi abbraccio. Dovunque voi siate.

mercoledì 30 giugno 2010

Un'estate come un'altra

Esiste un'estate come un'altra nella mia vita?
Ogni estate e' diversa. La mia vita continua a cambiare... trascorro questi giorni a salutare amici che partono per le ferie e mi godo l'idea di avere un po' di silenzio e un po' di noia, tutto questo correre stanca il cuore...
Il caldo e' arrivato, per chi se lo stesse domandando. Oggi e' stata una giornata di sole infuocato e cielo azzurro terso che chi mai lo vede da queste parti... ho mollato i pupi per un'oretta per andare in palestra e la Tata Imbranata e' riuscita a far saltare la serratura con la password, cosi' ci siamo ritrovati a 40 gradi alle 4 di pomeriggio alla ricerca di un fabbro. E meno male che esistono le vicine folli, che ti accolgono con il caffe' pronto e un sorriso sulle labbra anche se devono chiudere le valigie entro le 5 di pomeriggio!

Cosa e' successo questa settimana a Suzhou?
1) Buzz ha fatto rissa al parco giochi perche' alcuni bambini non erano d'accordo con lui sul fatto che la sua mamma e' in effetti la mamma piu' bella del mondo.
2) Strega e' ossessionata dalla pipi' nel vasetto, si sveglia dieci volte a notte per fare la pipi', visita tutti i bagni pubblici e non della citta' per paura che le scappi una goccia.
3) Strega teme la pipi' nel pannolino come la lebbra e non fa piu' il riposino visto che ogni tre secondi vuole andare sul vasino... questo causa gandi scompensi ormonali e mal di testa aggravati nella sottoscritta.
4) Strega e' caduta dentro il water due volte in due giorni. Che a casa va bene ma al ristorante messicano durante una cena con amici mica tanto...
5) Buzz sostiene che nei cantieri cinesi gli operai che trafficano con malta e sabbia stiano in effetti preparando il terreno per seminare basilico. Il bambino e' in crisi da mancato pesto... speriamo nella crescita delle piantine!

Che devo dirvi, continuiamo questo circo quotidiano, in attesa dell'arrivo di Zio Titia e del ritorno in patria.
Ah, e muoio dalla voglia di conoscere la mia nuova Nipotina Pesterina. Benvenuta, Principessa!!! E soprattutto brava alla sua mamma!!!

venerdì 25 giugno 2010

Una borsa piena di...

"Ma che borsa pesante che hai sempre, ogni volta ci rimetto la schiena".
Dall'alto dei suoi - forse- 45 kg, la mia amica singaporegna commenta trascinandosi dietro la mia magnifica Tod's, regalo di PGL 2005, quando il miouomo ancora credeva che "la borsa della vita" potesse veramente essere l'ultima borsa acquistata da una donna.

E dopo l'ennesimo "ma cosa ti porti dietro?" Mamma Lau ha deciso di rivelare tutto cio' che si porta dietro in una giornata sgarrupata in quel di Lala land:

1) 1 penna, con cui sto facendo questa lista. Essenziale.
2) 2 bicchieri col beccuccio che i poppi mi hanno rifilato al parco giochi. Pieni di acqua.
3) 1 pacco famiglia di salviette umidificate, in vista di pipi' principesche e merende all'aperto.
4) 1 blackberry, anche se in Cina funziona solo come semplice cellulare.
5) 2 spray anti-zanzare, che potrebbero essere molto utili se solo funzionassero.
6) 1 portafogli da 800g contenente si e no 15 euro e bancomat vuoti.
7) 1 paio di calze Buzz, a righe grigie e rosse.
8) 1 paio di calze Strega, a riche bianche e rosa (moda inglese).
9) 2 paia di mutande Strega, rispettivamente gialle "giovedi'" e a cuoricini "sabato" per le emergenze.
10) 1 ombrello portatile, visto che siamo in piena stagione monsonica.
11) 2 macchinine veloci, caso mai ci capitasse una gara.
12) la mia immancabile moleskine.
13) 1 pupazzetto da dito dell'happy meal del Burger King.
14) UDITE UDITE: 1 hamburger intonso del Burger King per l'aperitivo di PGL.
15) il fiocchetto verde della bomboniera di Ago e Luisa, che mi porta fortuna.
16) 2 pacchetti di fazzoletti.
17) 1 assorbente.
18) crema mani alla lanolina della Nuova Zelanda.
19) un pacco di caramelle aperto e mezzo rovesciato per la borsa.
20) 2 antidolorifici visto che oggi di nuovo dentista.
21) 1 lucidalabbra - che non si dica mai che non sono pronta per ogni evenienza.
22) biglietti vari tra cui biglietti cinema Toys' Story visto oggi con Buzz.
23) 2 bustine di te' dimagranti, che vanno da Dio con le caramelle.
24) assortimento cippettini per capelli di Strega.
25) 1 brochure asilo Strega.
26) 1 ricevuta dentista.
27) brochure e lista lezioni nuova palestra visitata in mattinata.
28) occhiali da sole, in attesa della fine del monsone.
29) nuova maglietta H&M acquistata prima del cinema.

E voi, mamme del mondo, cosa avete oggi in "borsetta"?

giovedì 24 giugno 2010

L'amicizia e le patatine


In questi giorni ho tanti pensieri, corro in continuazione e cerco di organizzare gli ultimi due mesi a Suzhou... eh si, pare proprio che tra poco si torni a casa! Che poi "casa" sia un concetto assolutamente astratto e' un altro discorso, ma a questo punto la Famiglia Sgarrupina necessita di aria fresca e nuovi stimoli.

Quando si arriva alla fine di un periodo, e purtroppo e' successo spesso negli ultimi dieci anni, la cosa piu' triste e' salutare gli amici, quelli che sono stati parte integrante delle tue giornate e quelli che hai conosciuto da poco e sai che sarebbe potuta essere un'amicizia bellissima, quelli del caffe' settimanale, quelli che ti bussano alla porta ad ogni ora, quelli dell'asilo, dell'appuntamento dalla manicure, dei bambini che giocano insieme.

Soprattutto dei bambini che giocano insieme.

Buzz ieri ha fatto promessa solenne ai suoi amici gemellini di essere migliori amici per la vita, e a me tremano le gambe. Tremano le gambe al pensiero che i gemelli vanno in ferie tra due settimane e forse Buzz non lo vedranno mai piu'. Tremano le gambe perche' io penso ai miei "migliori amici per la vita" e so che non importa dove vado a finire, comunque abbiamo avuto anni e anni di interazione e abbiamo le basi per mantenere la nostra promessa di esserci sempre, l'un per l'altro.

A mio figlio cosa do, invece?
Frienship fries. Amicizie usa e getta, veloci, che creano mini cicatrici ma nessuna radice.
Un po' come mangiare Mc Donalds invece che una sana pasta al pomodoro.

Non sto parlando della qualita' delle persone, ma del rapporto. A cinque anni c'e' bisogno di mesi, di anni per avvicinarsi, capirsi, litigare, sognare, crescere insieme. Le amicisia meravigliose che durano una manciata di mesi in terra straniera contano veramente? O sono come le amicizie dell'estate al mare? E se sono come le amicizie dell'estate al mare, dove recupero io amicizie "per sempre" per i miei topi?

E' utile  riempire album fotografici con immagini di persone che tra cinque anni non ricorderemmo neppure, o ricorderemo con amarezza? 


Mi fa soffrire pensare a quanto sono stata fortunata io.
Sono terrorizzata di non poter garantire la stessa fortuna ai miei bambini.

lunedì 21 giugno 2010

La pipi' delle Principesse. Puntata Seconda

16 paia di mutandine di tutti i colori, con maialini che si baciano e paperette che si rincorrono. Braghetti rosa a strisce e gialli a pois. Tutto per invogliare la Princi-streghina a fare la pipi' come le bambine grandi.

Nelle ultime due settimane questo e' quello che ho ottenuto:

1) Strega e' andata all'asilo indossando le mutande gialle a pois sopra i jeans, come accessorio moda.
2) Giro per Suzhou con almeno 4 paia di mutande  nella borsa e un enorme pacco di salviette umidificate.
3) Mi sta venendo un esaurimento nervoso.
4) Strega gira per casa con un pannolino in mano supplicando chiunque passi di aiutarla ad indossarlo, quando non si butta in terra cercando di metterselo su da sola.
5) Il momento piu' felice della giornata di mia figlia e' quando viene autorizzata a mettersi il pannolino della sera, allora si butta a terra a gambe larghe come un cagnolino in attesa della grattatina.

Pero' oggi mi ha chiesto di andare a fare la pipi' appena usciti da scuola, e abbiamo avuto solo due incidenti.
Stiamo migliorando.
Siamo principesse in training e promettiamo grandi risultati!

domenica 13 giugno 2010

Le pappe buone della scuola

A tutti voi e a grande richiesta, le chicche del menu' di giugno della scuola di Buzz, in ordine sparso e senza riportare l'intero menu' giornaliero:

1) ravioli al vapore: nulla di strano, tranne che glieli propinano a colazione
2) manzo in salsa d'ostrica e zuppa di tofu. Un classico, insomma
3) risino fritto con il pollo di Hainan, che di sicuro arrivera' con il gonnellino hawaiano
4) cetriolo spugnoso: una trasmutazione genetica a merenda? Fantastico soprattutto accompagnato alla zuppa di costolette e mais.... puuuuah!
5) spaghetti fritti nello stile di Singapore, che di sicuro non possono che essere deliziosi con la zuppa di pesce
6) brodo russo, che ricorre come una brutta abitudine
7) tofu in salsa di soia e zuppa di sedano, per la giornata macrobiotica
8) gamberetti e sedano fritti con zuppa di tofu e polpette in salsa di soia, quando si e' gia' confusi di partenza
9) palle di tofu e pesce, visto che comunque abbiamo 4 anni
10) pizza il 25, per salutarsi in modo internazionale alla fine dell'anno scolastico.

sabato 12 giugno 2010

Il cuore di Litchi

Mio marito mi chiama "pollo". Io preferisco definirmi una mamma da cuore di litchi... avete presente il frutto, con la sua crosticina dura, che basta un colpetto e fa "pop" per rivelare la polpa sugosa e dolce?
Eccolo, il mio cuore.

Era una settimana che dovevo fare il cazziatone a Tata Imbranata, che par si lamenti per il troppo lavoro, mentre poi si auto-taglia le ore, finge di fare le pulizie e porta i bambini non al parco ma nell'angolo di ritrovo tate per fare relazioni sociali.
Per una settimana sono stata tesa, ho fatto indagini di mercato che mi hanno confermato che pago uno stipendio superiore alla media, ho rimbrottato su angoli non puliti e l'ho zittita quando mi ha suggerito di mettere ancora la cannottiera a Streghetta, che di conseguenza ha nuovamente il naso che cola... poi e' arrivato il giorno del giudizio:

"Tata, riguardo allo stipendio, mio marito ed io pensiamo che e' piu' che dignitoso. Prendi un tempo pieno, fai le ore che vuoi, mi molli a piedi ogni tre per due e hai altri dieci lavori"
"Ma i soldi non bastano mai, mia Signora"
"Si, ma Tata, non sono tua mamma, non e' che posso darti la paga cosi' perche' mi sei simpatica: fai le ore che vuoi e fingi di fare le pulizie... mi hai fatto rimorire il basilico, cavolo!"
Sorride un po' presa male...
"E poi, senti, ho sentito da piu' persone che ti lamenti che sei stanca, che devi tirare su due bambini... insomma, Buzz lo vedi di rado e Strega al massimo la tieni un'oretta nel primo pomeriggio... quando io vado al parco tu puoi anche fare le pulizie sai? Non serve che vieni a fare le formine di sabbia!"
"Signora no! Io non posso pensare che tu credi alle malelingue. Io vi voglio bene, sono la vostra Tata Imbranata! E sono sincera, se ho bisogno di soldi lo dico, e se dico che sono stanca e' perche' lo sono... ma mai e' poi mai ho detto che tu sei cattiva! Te sei la Signora piu' buona del mondo e io ti voglio bene! Lo dico a tutti che tu sei la Signora piu' buona del mondo e siamo di famiglia e..."
"Tata?"
"Si Signora?"
"Basta. Va a casa a riposare che e' tutto il pomeriggio che fai formine... e per lo stipendio non preoccuparti. Ne parlo io a mio marito".

THE END.

giovedì 10 giugno 2010

La pipi' delle Principesse.

L'esperienza di crescere una figlia "cinese" e' a volte traumatizzante, c'e' sempre da imparare, ogni ostacolo ne rivela uno maggiore, reso ancora piu' inquietante dal fatto che tutto il resto del mondo - intorno a me - pare trovare assolutamente normali i capricci della mia Strega.
Non vuole camminare? Ovvio, stupida madre straniera! Le bambine belle e bionde, quelle che sembrano delle piccole Barbie, noi non le facciamo camminare! Stanno in braccio fino al compimento del decimo anno, e ringrazia tanto che non le fasciamo piu' i piedi...
Schiaccia le formiche con veemenza? Sono solo insetti, l'amore verso il creato e' tipicamente buddista e inutile nel mondo moderno (e Buzz piange ogni volta che succede)...
Scatarra nei laghetti? Non tenere mai nei polmoni quello che dai polmoni vuole uscire...
Pretende che le venga massaggiata la schiena dopo il bagnetto? La pelle della bambina e' cosi' bianca che sarebbe un peccato rovinarla non dedicandole abbastanza tempo...

E io capisco, capisco, capisco. Capisco che mangi nespole preziosissime che - in un paese in cui gli stipendi (tranne quello di tata imbranata) sono di 100 euro al mese - io pago 10 euro a busta. Capisco che camminare fino all'asilo potrebbe crearle disturbi psicologici e motori. Capisco che riso alla cantonese e niente piu', che mi si parli solo in cinese, che voglia scegliersi i cioppettini per i capelli ogni mattina...ma.
Si. C'e' un ma. Una goccia che ha fatto traboccare il vaso di MammaLau.
Perche' se sei cinese nel cuore allora brache con il buco e pipi' per strada dai 4 mesi di eta', Strega!

E invece no.
Sulla questione pipi' noi siamo principesse.
La nostra pipi' non puo' toccare il terreno e soprattutto il fondo del vasino a paperella rosa tanto amato da Buzz nella sua gioventu'.
Dopo giorni a tirare su con il mocio pozze di piscio. A tirare su bambini che planano sulle pozze di piscio. A lavare divani inzuppati di piscio. A scusare Strega per il cui blando controllo della vescica mi stavo cominciando a preoccupare... insomma, dopo giorni cosi'....

"Mamma! Nappy!!! Sofi' vuole nappy!"
"No, amore, ora siamo grandi e la pipi' la facciamo nella potty".
"Noooo! No potty! Sofi' nappy"
"No, pipi' potty, amore"
"Sofi' pipi' no potty! Pipi' nappy!!!!"
"Amore, basta capricci, ti ho detto che la pipi' le bimbe belle la fanno nella potty..."
"Aora (allora) Sofi' pipi' qui".

E cosi' mi ha pisciato su un piede. Alle sei e mezza di mattina mentre stavo facendomi il primo caffe'.

E io? Io, cosa volete, sono una mamma dal cuore di panna e alle 6 e mezzo ho bisogno del mio caffe'. Le ho lavato il culetto e deciso di rimandare alla settimana prossima, che PGL e' a casa dal lavoro.

sabato 15 maggio 2010

I bambini moderni

Dicono che non sanno che le patatine fritte vengono dalla patata.
Che non hanno mai visto una mucca dal vivo.
Che pensano che la carne venga direttamente dal supermercato.

Io invece mi dico, vedendo mio figlio che ogni volta che dobbiamo entrare al mercato fa una mezza scena di panico: a quattro anni non sarebbe meglio pensare che la carne e' una cosa bella e rossa che sta sotto il cellophane, invece di dover scegliere che pesce sacrificare da un grande acquario? Invece di sentire le galline che gracchiano quando gli si storce il collo e passare davanti al banco del macellaio, i cui piedi di porco tutti belli in fila creano incubi nelle notti del mio astronauta?

Riflessioni di un sabato Suzhouese.

venerdì 7 maggio 2010

Amore su un filo di seta

Chissa' se la gente sa di essere amata.
Ogni tanto ci penso, e penso a tutte le persone a cui ho voluto bene nella mia vita.

Come nonna Sofia, per esempio.
Da quando e' nata Sophie - che poi un po' ci assomiglia veramente - ho il suo nome sempre sulle labbra, e penso a quanto mi avrebbe sgridata, quando mi avrebbe insegnato, come sarebbe stata contenta dei miei bambini, la mia nonna.
E penso a quanto l'ho amata, e spero lei sapesse quanto e' stata importante per me. Quanto mi ha insegnato, nonna! Cose stupide, ma che tornano in mente all'improvviso, e sai che sono parte di te come i peli sulle braccia o la fossetta di quando sorridi.
Il passato di verdura che faccio per Buzz la sera, la mela grattuggiata, l'uovo sbattuto a merenda. Ogni volta e' come se anche lei li potesse abbracciare, i miei bambini. E poi, fa caldo e cammino scalza, e la sua voce mi romba immediatamente in testa "non girare a piedi nudi che prendi freddo!". Oppure, come stamattina, entro in ascensore e mi rendo conto che la mia t-shirt e' veramente scollata (probabilmente acquisto di un periodo d'allattamento): " dove vai fuori cosi', metti in mostra tutta la mercanzia!".
Ho riso per dieci minuti di fila, nonna.
Chi lo dice piu': la mercanzia?

Tutto esiste sempre, dentro al cuore. Riemerge a pezzetti.
Nessuno viene dimenticato.

E allora oggi lo grido forte, a tutti voi che avete messo la tacchetta dentro di me: alla mia mamma che non ho potuto festeggiare, al mio fratellino che i bimbi adorano, alle mie amiche panzute per cui vorrei essere zia Lau e a tutti gli altri: il mio amore corre, come su un filo di seta.

E non importa dove siamo, sento il vostro di rimando, ogni volta che ne ho bisogno.
Il mio cuore condivide anche se non lo sapete, quando assaggio un piatto che so e' il vostro preferito, se vedo in vetrina una borsa che so avreste comprato, quando i bambini vi nominano e guardiamo le vostre fotografie.
Ogni tanto fa male, ma anche bene.

E' bello che l'amore possa correre su fili di seta.

giovedì 6 maggio 2010

Mostri & Co.


Chi ci conosce e' consapevole della sconfinata fantasia del piccolo Buzz, che sta contaminando anche Streghetta, con l'unico handicap attuale che - con un portfolio di una cinquantina di parole - e' ancora difficile comprendere la mia piccolina.

Una delle nostre battaglie quotidiane consiste nel decimare gli eserciti di mostri che paiono abitare la camera dei miei bambini e li costringono - ahime' - ad emigrare tutte le sere verso i lidi piu' sicuri del letto di mamma e PGL.

Abbiamo provato a mettere spilli sotto il materasso, specchi riflessi di fronte alla finestra, amuleti e angeli sparsi per gli armadi. Un'amichetta ha persino disegnato un'immaginetta di pace da appendere alla porta di casa, spruzzata di acqua di laghetto e ricoperta di fiori di campo.

Nulla.
I maledetti mostri sono furbi e inattaccabili.

Ultimamente Buzz e' stato attaccato da due personaggi dubbi, riportando ferite importanti, precisamente:

1) una crosticina sul polso sinistro e' stata inflitta da un mostro enorme, dalla forma di palla, che saltella per la sua stanza svegliando persino la sorella. Il suddetto mostro ha 9 coltelli con cui punzecchia i bambini dopo aver alitato su di loro un alito fetido. Questo mostro visita spesso anche l'amico Isak.

2) una serie di botte sulla schiena, in effetti procuratosi su una giostra la scorsa domenica, sono magicamente diventate ferite inflitte da un mostro giallo fatto di solo testa, con le gambe attaccate al posto delle orecchie.

Oggi pomeriggio ho trascorso un'ora a costruire con il panno lencio una tigre feroce ad immagine e somiglianza di un disegno del mio bambino, cosicche' potesse venire protetto durante i suoi sonni cucciolosi. Ho riempito la testa di lanetta perche' la tigre e' molto intelligente, ma le ho lasciato la pancia vuota, cosicche' abbia fame di mostri.
PGL ha aggiunto il tocco d'autore prendendo in mano Tigrina e portandola in cameretta.  Ha chiuso la porta a chiave e ha cominciato a riprodurre un'enorme lite alla Bud Spencer, con giochi tirati sui muri, urla, finti roooar della tigre e rumor di masticamento di mostri.
Uscito dalla stanza ha notato gli occhi pallati dei bimbi, li ha subito rincuorati:
"Morti, tutti morti, i mostri."
Con voce tremante: "E dove sono, i mostri morti, papa'?"
"Niente paura, li ha mangiati Tigrina."
PGL passa Tigrina a Buzz, che e' indeciso se prenderla in mano o meno.
"Ma ha ancora la pancia vuota..."
PGL schiaccia l'occhio: "Ha fatto la pupu'..."
Buzz e Strega  sembrano sul punto di piangere, poi Buzz ribatte con una risatina nervosa: " E dove l'ha fatta la pupu', la mia tigre?"
"Sotto il tuo letto, ma sta tranquillo, poi puliamo!"

I bimbi si guardano un secondo, poi mi si buttano addosso singhiozzando e attaccandosi con le unghie
"Nooooo... non ci vogliamo piu' andare, in quella stanza!!!!!!"
"Nooooo nannaaaaa mammmaaaaaa!!!!"

Guardo PGL: "magari troppo realistica..."
PGL ha quell'espressione imbarazzata che mi ha fatto innamorare: " mi sa che li teniamo nel lettone fino alla maggiore eta', dopo di questa."
"mi sa..."

Come dice nonna Sgarrupina: "anni di analisi, dovrai pagare, a questi due..."

La TV non ha futuro


Siamo senza dvd da piu’ di due settimane e, anche se la cosa mi dispiace perche’ non sto guardando tutti I dvd che ho compulsivamente acquistato negli ultimo mesi, un periodo di disintossicazione ha giovato ai miei piccolini, che ora ignorano quasi del tutto lo schermo nero e creano, disegnano, chiedono di uscire sulle altalene.

Buzz ha pero’ scoperto la Tata, che segue con ardore tutti I giorni, alle 6 di sera.
Dopo un paio di giorni torna da scuola:
“Mamma, posso guardare un po’ di Tatina?”
“Si, alle 6 la guardiamo, dopo cena.”
“No, adesso.”
“Adesso non si puo’.”

Scene dell’altro mondo. Pianti e scongiuri. Promesse e minacce.
“La voglio lavogliolavoooglioooo!!!!!!!!!!”

“Amore, la televisione non si puo’ comandare . La Tata c’e’ solo alle sei e dobbiamo aspettare le 6 per vederla.”

Trascorrono un altro paio di giorni, e io considero il discorso chiuso. Fino a quando…
“Oggi la sentiamo in italiano, la Tatina?”
“Amore, c’e’ solo in inglese, e’ un programma Americano.”
“Ma io voglio italiano.”
“Non si puo’ Gioia.”

Scene dell’altro mondo. Pianti e scongiuri. Promesse e minacce.
“La voglio lavogliolavoooglioooo!!!!!!!!!!”

“Amore, la televisione non si puo’ comandare . La Tata c’e’ solo in inglese e in inglese la dobbiamo guardare.”

Il mio piccolo uomo si ferma, ci pensa e ci ripensa:
“Quindi la tele fa vedere le cose all’ora che vuole e nella lingua che vuole.”
“Molto semplificato, ma piu’ o meno e’ cosi’”.
“Non funzionera’ a lungo, ‘sto discorso della tele, mamma. Non e’ possibile che le persone guardino solo cose decise da altri, ad ore decise da altri, in lingue decise da altri.”

HA SOLO QUATTRO ANNI.
Emette verita’ universali.
E’ mio figlio.
E mi fa PAURA!

mercoledì 5 maggio 2010

Le ultime di Buzz

LA MAMMA E' SEMPRE LA MAMMA:

Io allo specchio.
"Mamma, che guardi?"
"Niente Gioia, oggi non mi sta bene niente, mi sento un po' brutta e grassa"
Lui, sconvolto:
"Ma cosa dici? Guardami bene: sei PER-FET-TA"
E la mia autostima cresce all'infinito e oltre...

"Sai chi e' la mia amica piu' grande?"
"Raperonzolo?"
"Macche'. Sei tu, mamma. Tu si che mi fai divertire sempre"

"Mamma, mettiti quel reggiseno che abbiamo comprato da Yamamoto, che ti fa le polpette belle"
O Dio.

"Papa', come ti piace il cielo?"
PGL e' terrorizzato si sbagliare risposta, visto che con lui Buzz continua a manifestare questi sintomi adolescenziali di ribellione folle
"Mi piace quello che piace a te"
"Papa', devi prendere delle posizioni nella vita".
"Vabbe', ma a te che cosa piace?"
"A me piace tutto quello che piace a mamma".

TUTTO IL MONDO E' PAESE:

Guardando Oprah Winfrey:
"Ah, e' uno show indiano, vero mamma?"
"A dire il vero sono americani"
"No, ne sono certo..."
"Amore, sono americani"
"Mamma, e' in India che hanno brown faces, ti ricordi anche a yoga?"
"Gioia, tutto il mondo e' paese..."

IL GRANDE MISTERO DELLA VITA:

"Mamma, come e' che sono nato io"
"Mmmm... non possiamo aspettare papa'?"
"No, mi serve di saperlo ora"
Non faccio domande, e parto con la mia versione standard:
"Mamma e papa' erano cosi' innamorati che papa' ha dato un semino a mamma che lo ha messo in caldo nell'ombelico e tu sei diventato da un sogno nel cuore ad un bambino reale. Poi siamo andati dal Dottore che ha aperto una porticina nella pancia di mamma e ti ha tirato fuori e messo nella copertina blu".
"Ok, volevo solo conferma".

Tornati dal parco giochi:

"Ti ricordi quando ti ho chiesto di come sono nato?"
"Si, tesoro"
Tremo.
"Beh, alla mamma del mio amico Isak non hanno aperto nessuna porticina"
Tremo di piu'.
"Mamma?"
"Dimmi."
"Mi sa che al prossimo bambino devi chiamare il dottore di Isak. Mi pare piu' bravo... con una parolina magica ha fatto uscire Isak dall'ombelico".
Finisco di tremare e ringrazio il cielo che per oggi l'abbiamo finita cosi'.

COMPETIZIONE

"Sai, mamma, che ho conosciuto un bambino la cui mamma ne ha fatti 3 di baby?"
"Wow, buon per lei"
"E la mamma di Marquel, ha quattro maschietti"
"Lo so, poverina..."
"Mamma?"
"Dimmi."
"Non e' che batti un po' la fiacca, tu?"

Con questo vi lascio e mi vado a fare un Lucano (magari).

Quelli della notte... a Suzhou

VENERDI’ SERA HO PREPARATO UN POST MAI SPEDITO (qui sotto).Essendo che ho una mamma che mi riesce anche a sgridare perche' non scrivo (e tanti auguri mammotta!), eccovi qui:

Non uscivo fino a quest'ora da prima di frequentare mio marito, e questa sera sono stata colta in fallo da un'amica gnoma e piena di vita sociale.
E' stata una nottata folle, partita a rilento, conclusa con me seduta sul divano in mutande, a scrivere questo post, pregando di svegliarmi fresca come un fiore domani mattina e che PGL non si svegli quando entro in stanza.
In piu' odio quest'odore di sigaretta che mi porto appresso, ma non ho assolutamente voglia di andare a lavarmi i capelli alle due di notte.

Proprio come ai vecchi tempi…

La serata - molto cinese - mi ha acceso nel cuore mille lampadine: la scena notturna non e' cambiata, negli ultimi 7 anni, e cosi' neanche le canzoni: West Virginia, Country Mama! e' sempre nella hit parade cinese.

Non pensavo che ci fossero cosi' tanti occidentali in giro a Suzhou, soprattutto italiani.
Gli italiani li noti dalle magliette un po' piu' aderenti, dalla felpa allacciata in vita e dal taglio di capelli. I non italiani hanno i capelli o lunghi o rasati alla militare, mentre gli italiani devono avere una parvenza di taglio pensato, anche a Suzhou... e poi sono i piu' scatenati in pista, soprattutto visto e considerato che il nostro livello di alcol in corpo e' solitamente meno della meta' di quello dell'americano medio.

I protagonisti della mia serata – oltre a Zia Nutella e le sue ernie - sono stati:

1) amica gnoma organizzatrice della festa
2) amica cicciotta (accasata con svizzero che produce cioccolato) e molto amata dalla sottoscritta
3) puerpera fuori fino all'alba e in forma perfetta a due mesi dal parto
4) amica stecchino che si e' subito accaparrata l'occidentale - probabile crucco arrapato
5) crucco arrapato, un po' gobbo e tanto disorientato
6) capo del marito di david Gnoma, molto ubriaco e lanciato
7) amica cinese tettona che ha ipnotizzato il capo fino a farlo addormentare appoggiato al seno sulla pista da ballo
8) hobbit, collega del marito di David Gnoma, che ci ha provato con me tutta la sera, pur arrivandomi alla spall a(ok. ero taccata).

Il luogo del misfatto, quello grande: discoteca INPUB di Suzhou.
Se ci passate fatevi un giro. Candelabri in stile Versailles, cesti di frutta con stelle filanti e spiedini di zampe di gallina. La donna cubo e' persino russa e tutta ricoperta di vaselina e sberluccichini.
Ne vale la pena.

Beata gioventu'... come si sente che sono passati quasi dieci anni dall'ultima volta...


Leggelo con un po’ di spirit da Bacio Perugina, questo mio post. Perce’ un po’ da Bacio Perugina e’ la vita di noi espatriati e anche delle piccole donne alla ricerca di un grande futuro, che da noi sono diverse per il colore e il passato, ma uguali perche’ sognano un futuro grande.

Con il senno del poi:
1) Il capo megagalattico e’ solitamente cosi’ timido che non ti guarda neanche in volto quando ti saluta. Venerdi’ aveva cominciato la serata gia’ ubriaco – per sciogliersi (???)
2) L’amica tettona e’ segretamente (mica tanto) innamorata del grande capo da MESI. E’ stata lei a concupirlo mentre era sotto I fumi dell’alcol – lui non ci avrebbe mai provato, ritenendola una storia senza future, visto che lei parla 10 parole di inglese.
3) Un gran numero di attuali spose cinesi con mariti occidentali hanno cominciato la carriera di spose con molto meno di 10 parole di inglese.
4) L’arrapato e’ in effetti austriaco, pare essere molto misterioso e forse pericoloso.
5) La maggior parte delle cinesi crede ancora che il brutto diavolo occidentale possa mettere strane polverine nei propri drink.
6) L’amica stecchino sta attraversando un brutto divorzio.

Questo per dire che nulla e’ mai quello che sembra, soprattutto dopo un paio di margarita… di troppo.

Ah, per chi se lo chiedesse... il mattino seguente sono stata svegliata alle 6 dai miei xiaobaobao (tesorini) e poi subito rispedita a letto per un paio di ore dal mio dabaobao (tesorone).
Quest'ultimo si e' ovviamente svegliato al mio rientro e mi ha interrogato amabilmente sulla serata. Non ha fatto commento sul mio odore di fumo e margarita se non un paio di giorni dopo e mi ha coccolato per tutto il weekend.
Mi ripetero', ma ultimamente e' troppo buono, PGL... quando fa cosi' ha qualcosa in mente. Spero non sia un prossimo trasferimento in Kazakstan!

giovedì 29 aprile 2010

XIAO KE DOU

E cosa sono gli xiaokedou?
Sono i girini piu' rivoltanti e grassi del mondo!

E perche' vivono nella casa Sgarrupina?
Perche' noi i girini normali non li vogliamo!

Chi li ha portati e, soprattutto, come hanno fatto ad atterrare nel vaso di mammaLau, dono preziosissimo del suo matrimonio?
Perche' di vasi ne abbiamo solo due e in uno c'e' il bamboo!!!

Queste sono tutte domande inutili e di facile risposta (come potete vedere qui sopra), che pur PGL ha voluto porre al suo rientro all'ovile.

Guancette rosse per l'emozione, Buzz gli ha fatto vedere tutto l'equipaggiamento per la cattura dei girini, raccontando fantastiche avventure nei laghetti putridi di Horizon al seguito della sua Tata Imbranata e dei mille bambini perduti.

PGL non ha potuto che annuire sconfitto dalla frase di battaglia del piccolo eroe:
"tutti ce l'hanno un cane, o per lo meno un gatto. Io non posso avere mai niente, almeno ho dei piccoli amici xiaokedou".

Uno a zero per Buzz, per l'ennesima volta.

DONAZIONE

Solitamente non faccio propaganda e non mando notizie di questo genere online... ma ora c'e' questa bambina di nove mesi che sta per morire nell'orfanotrofio di Tiger Hill.
Si chiama Yeye e deve urgentemente fare un'operazione allo stomaco (abdomen shunt - non so spiegare bene...). L'operazione costa 2000 euro, e anche il piu' piccolo aiuto e' benvenuto.

Se ci fosse qualcuno interessato, contattatemi pure sul mio indirizzo di posta privato: lauramagliano@hotmail.com.

Grazie.

martedì 27 aprile 2010

Il mio lavoro

Il mio lavoro e' a volte interessante, non in quanto lavoro, ma come esperienza interculturale.
In questi giorni sto facendo una ricerca di mercato abbastanza impegnativa, soprattutto da un punto di vista interculturale.

Succederebbe mai in Europa che un fornitore ti mandasse email del genere:

1) Miss Laura, buongiorno! Non ci parliamo da un sacco di giorni e mi manchi...

2) Mia cara Miss, come stai in questa mattina di primavera?

3) la farfalla dice: c'e' un mondo, c'e' l'erba, se fai attenzione a quello che cerchi non avrai problemi nella vita. Il mondo e' pieno d'amore, la felicita' esistera' sempre se userai il tuo cuore.
NDR: questa in effetti ha fatto un po' paura anche a me. Penso fosse sotto acidi forti. Usano acidi nella produzione di plastica?

4)siamo sempre cosi' impegnati nella vita, ma i miei auguri per te, o amica straniera, dureranno per sempre. Ti auguro un buon business, una buona giornata e buona fortuna.
NDR: si, con il prossimo fornitore...

5)come stai? spero che tu sia circodata da cose belle... montange maestose e valli verdi con acqua cristallina e cosi' blu, che spero il mio desiderio s'avveri per tu!
NDR: questa e' la stessa che al no. 3.
NDR2:vivo nella zona industriale di Suzhou, per la cronaca. L'acqua e' blu solo nel Gatorade, le montagne le possiamo al massimo fare di sabbia al parco giochi.

Badate bene che sono solo una manciatina di esempi delle ultime 24 ore, che arrivano da fornitori diversi, uomini e donne di ogni eta'... E poi mi chiedono come faccio a essere sempre un po' esaurita...

Show and Tell

Avete presente i film americani, quando i bambini portano a scuola cose varie ed eventuali e devono spiegare alla classe perche' e per come le suddette cose sono importanti? Ricordate come tutti noi abbiamo pensato: "miiii, che scuola e' quella? Pare un sacco divertente, ma studieranno mai quei bambini li'?"
Beh, "show and tell" e' cominciato anche a Newton International Kindergarten. Buzz sta gia' pensando a che cosa deve portare il prossimo lunedi'.

Da Lalla'-land, MammaLau.

sabato 24 aprile 2010

Primavera in Cina

Il sole e’ tiepido sui miei piedini appena usciti dalla pedicure.
Mezzora per scegliere la tonalita’ di rosso giusta, scura ma non troppo, con un tocco di marrone.
La mia amica ne ha scelta una totalmente diversa, di tonalita’: luminosa ma non troppo, con un tocco di violetto.
Ora che camminiamo una in parte all’altra e ci osserviamo gli alluci notiamo che non c’e’ assolutamente differenza.

Un’altro scherzetto cinese?

Ma non importa!

Il sole splende, il basilico e il prezzemolo sono stati seminati, oggi e’ giorno di foto di famiglia vestiti da cinesi (ah ah, vedrete) in Pingjianglu e – tada’ – hanno addobbato il negozietto sotto casa con delle bellissime bandierine rosse.
Con su Babbo Natale. Che fa: ho ho ho!

Primavera in Cina.

Parrucchiere Cinese

Il parrucchiere di Horizon offer due prezzi per la piega, a seconda dell’abilita’ dello stilista.
Dopo settimane di tentativi ed osservazione mi sono resa conto che:
- Gli stilisti da 2 euro e 80 hanno esperienza come magutti e/o almeno 6 mesi di curriculum nel lavaggio piatti per baracchino di strada e/o vendita di frutta al dettaglio.
- Gli stilisti da 3 euro e 80 hanno lavorato almeno due mesi al lavaggio cani prima di passare alle teste delle fate di Lala-land.
Il mio stilista ha gli occhialini di tendenza, il taglio di Mirko dei Beehive e una faccia che si capisce benissimo che non sa cosa farne, delle mie fluenti ciocche. Le gira e le rigira, le tira e le molla, mi guarda e cerca approvazione che io prontamente gli do. Tutto pur di uscire indenne dall’esperienza coiffeur.
In ascensore mi aggiusto la riga, che e’ ovviamente storta.
Perche’ non cambio parrucchiere?
L’ho cambiato quando sono passata a questo. Spesso torno sui miei passi e vado dal vecchio Peter, con la sua depressione in atto, il coniglio bianco che defeca sui piedi di me – unica cliente – e la moglie assolutamente antipatica. La piega la fa bene, Peter, ma riesco a gestire I suoi sbalzi ormonali solo in momenti di pace dei sensi.
E poi il parrucchiere di Horizon fa schifo, ma ti lava I capelli mentre te ne stai sdraiata su un lettino, per circa una mezzora. Io porto I miei prodotti italiani e mi faccio massaggiare dal suo piccolo aiutante tinto di biondo, che dopo aver raspato e strizzato mi guarda soddisfatto: prude ancora?
E che posso rispondere se non un WOOF BAU BAU! dal profondo del cuore?

giovedì 15 aprile 2010

Il punto della situazione

Giornata fredda. Molto fredda. Molta pioggia.
E cosa succede in casa sgarrupina quando piove?
1) si rompe il lettore dvd
2) torna un fulminante mal di denti alla mamma
3) Buzz e Ayi giocano a "jiandao-shitou-bu", che in effetti e' la morra cinese, qui uno sport nazionale con tanto di gare alla tv.
4) dopo dieci minuti mamma collassa dal ridere sentendo Ayi che - tutta spiritata - urla "MOLLA CI-NE-SE!!!"
5) ci riduciamo alla tv satellite. Danno la tata. Streghetta si illumina, punta un dito su Fran ed esclama convinta "MAMM"!
6) Buzz sostiene che da grande vuole avere una morosa identica a Fran, inclusi sberluccichini.

Ah, nel pomeriggio sono andata al mercato delle stoffe, dove per 85 euro sono riuscita a mettere insieme (incluse stoffe):
1) due federe per cuscino da gravidnza da cui non riesco a staccarmi.
2) un copriletto
3) operazioni di sartoria per un paio di pantoni, una gonna e due vestiti
4) 6 coprisedie per mia suocera.
5) un abito da geisha rivisitato in jeans.
Il sarto, tutto intento a prendermi le misure, sudava dall'emozione di poter toccare con mano una dama d'occidente. Io ho tremato quando:
1) mi e' stata rifiutata una scollatura e abbassato un orlo, in quanto a parere del sarto solo femmine scostumate fanno vedere tanto ben-di-dio
2) sono stati chiamati al raccolta una decina di vicini di baracchino (il mercto e' un capannone pieno di bancherelle) perche' nessuno poteva credere alla mia proporzione VITA-FIANCHI. Sono stata girata e rigirata come una sogliola in padella, guardata e riguardata, misurata e rimisurata. Che chi se ne frega se sanno tutti che parlo cinese ad un passo dalla madrelingua!
"hai visto? che vita piccola! e pare cosi' magra... "
"eh si, non lo diresti mai che ha quel culone li'"
"eh gia', ma pare che le australiane siano tutte cosi'. Vedi la sua amica canadese (di Npoli, ndr), quelle altre invece sono tutte tette..."

Un altra giornata come un'altra a Suzhou.

Yu Min

In palestra ieri la signorina all'ingresso mi ha salutato:
Ni hao Yu Min!

BUZZ era con me:
E chi sarebbe Yu Min

La mia amica immginaria, la vedono solo i cinesi!

Ah, ok...

Chissa' fino a quando vivra' nell'Isola che non c'e', il mio principe...

Sto cadendo a pezzi

Ogni giorno ne ho una: non dormo, non dimagrisco, mi mangio un lindor per tirarmi su di morale, mi brucio infornando una torta, mi fa male da morire il dente che mi ostino a non devitalizzare.

Ieri sera ero seduta curva curva e un po' tristona sul divano appena smacchiato, quando il mio bimbo mi si e' gettato addosso con una bottiglia di Baby Johnson per farmi un massaggio:

"mmm... c'e' qualcosa che non va.."
"oddio, dimmi..."
"le tue ossa, dietro, vengono in fuori, fanno tante gobbe"
"bah, penso sia normale, e' la spina dorsale..."

Non mi crede, si v a guardare allo specchio, controlla il papa' che di ossa neanche l'ombra.

Torna con il verdetto:

"Mamma, ho capito: stai diventando un dinosauro".

Lui si che sa come tirarmi su il morale...

mercoledì 14 aprile 2010

Le vie della Cina sono infinite

Tutto e' replicabile. Tutto si puo' comprare.

La mia membership per la palestra e' intestata a tal YU MIN, che io la faccia d Yu Min proprio non ce l'ho... e l'altro giorno, per esempio, se ne e' accorta anche la signorina che controlla le cartine in entrata:

Yu Min? Tu? Questa non e' la tua carta!
Si che e' la mia carta, l'ho comprata.
Come ti chiami?

Momento di panico visto che non mi sono mai curata di imparare il mio nome - la carta e' stata rilevata sottobanco da un membro che l'ha venduta alla ragazza del marketing che l'ha rivenduta a me.

Mmmm... che c'e' scritto li'? Mi chiamo come c'e' scritto li', ovvio!
Ma scrivimelo un po' il tuo nome....

Cinque minuti a spiegare che quello era il mio nome cinese, e che chiamasse Heidi dai pascoli del quinto piano, che la carta l'avevo avuta da lei!

La gente qui si compra carte, abbonamenti, visti, anche identita' nuove. Ieri sono andata a trovare una vicina di casa rumena che ha appena partorito, e mi sono ritrovata nello stesso orario di visita di una sua amica turca sposata con filippino.
I discorsi sono stati molto fuori di testa, dal fatto che lei ha mentito sulle carte dichiarando il figlio cattolico perche' purtroppo i musulmani hanno un brutta fama nel mondo a discorsi ben piu' delicati.

... Ma tu hai il passaporto cinese?
No, ho quello italiano.
Perche'?
Beh, perche' sono italiana.
Si, ma sei qui da tanti anni...
Ma la salsa di soia non mi ha ancora modificato geneticamente...

Io il passaporto cinese ce l'ho. Sai e' stato un po' complicato perche' lho comprato sottobanco, e poi mi hanno fermato un paio di volte all'areoporto...

Beh, non sembri molto cinese, magari tuo marito...

... E alla fine ho rinunciato al passaporto turco e mi sono tenuto quello cinese cosi' non pago i visti.

Si ma non e' un casino viaggiare, tornare a casa dai tuoi?

Un po', ma ogni tanto uso ancora il passaporto turco. Il problema e' stato far prendere cittadinanza turca a mio figlio che e' nato qui da una cinese e da un filippino...

Miiii... e io che pensavo che la mia vita fosse complicata!
L'amica turca mi ha anche rivelato che e' molto comune per gli stranieri di "serieB" (non sponsorizzati da grandi aziende) prendersi il passaporto cinese. Ha amici russi e kazaki che lo hanno fatto - e fino a li' posso capire... ma poi ha sostenuto che anche un'amica canadese ora sia cinese... Qui devo verificare. Mi sembra che la valanga sia cresciuta un po' troppo...

martedì 13 aprile 2010

Problemi tecnici

Ho tante tante cose da dire... ma al mio pc mancano le A e le Q e sto diventando isterica a battere cosi' forte sui tasti.
Lettori, fate colletta...

sabato 10 aprile 2010

Gossip da palestra



E' una delle mie attivita' preferite. Papa' Gambalunga la chiamerebbe "non farti mai un piattino di fatti tuoi", io preferisco definirla una sorta di studio antropologico sul campo.
Sul campo ci vivo da circa dieci anni, eppure questo fantastico popolo ha sempre modo di stupirmi... e quale luogo migliore della palestra di Lala-land, ricettacolo di novita', tradizioni e gossip a tutto spiano? Aiuta il fatto che io me ne stia tranquillina in un angolo, fingendo assolutamente di non parlare la lingua...

IERI, IN ATTESA DELL'INIZIO DELLA LEZIONE DI YOGA:

Taitai (Signora) 1:
(...) eh si, e poi anche 'sta storia del fumo che fa male, a me pare proprio non stia in piedi!

Taitai 2:
Ma come! Mio marito ha appena smesso, pare che fumare abbassi la fertilita' maschile!

Taitai 1:
Ma se io ho 3 figli! Ovvio, mio marito fuma fuori di casa, non davanti ai bimbi...

Taitai 2 e 3:
3 figli!!! Oh, si vede che sei ricca, chi se li puo' permettere, con le tasse da pagare gia' per il secondo...

Taitai 3:
Pensa che io sto cercando di scegliere che cosa voglio avere in modo da non avere rimorsi quando poi il bebe' e' nato.

DRIZZO LE ORECCHIE

Taitai 2:
Puoi scegliere? Come puoi scegliere?

Taitai 3:
Ma certo, che puoi, con la medicina tradizionale! Ci sono medicine per fare maschi e femmine. Mio fratello? Una settimana di sangue di drago e sua moglie ci e' rimasta, incinta di un bel maschietto!

Taitai 2:
Ma allora e' vero! Avevo sentito di una tipa il cui marito aveva preso medicine per far nascere gemelli...

Taitati 1 e 3:
Attenta! No! Quelle per i gemelli sono troppo potenti, poi tuo marito cresce troppo in impeto sessuale... a meno che...

Taitai 2 arrossisce.

Vikas - l'ignaro indianino che sa in tutto due parole di cinese - fa segno di cominciare la lezione.

Io sorrido tra un esercizio e l'altro, tutta orgogliosa di questa nuova storia che ho da raccontare!

Non so se sono capace

Ci sono cose per cui uno e' portato. Poi ci sono cose dove invece fai schifo. Quando purtroppo fai schifo in cose importantissime, all...