venerdì 29 giugno 2012

Cane-strello

Ho le braccia ricoperte di lividi e tagli. Il cane-strello (cane pipistrello), calmo e timido durante il giorno, la notte si trasforma e trova esilarante morsicarmi a sangue.
Io sognavo lunghe passeggiate e serate passate a coccolarci sul divano. Mi ritrovo invece con Stella Stellina che si impianta in mezzo alla strada, mentre poi se non sto attenta mi dilania l'alluce che spunta dal divano.

C'est la vie.

Laur

lunedì 18 giugno 2012

Buzz sta crescendo

A casa mi e' sempre attaccato al collo, mi bacia, mi morde, mi salta in braccio spaccandomi la schiena.
Non ha mai disdegnato un abbraccio e una coccola in pubblico, sono sempre stata la sua preferita.
Poi, stamattina, quando l'ho lasciato al campus di archeologia, sono andato al tavolo a dargli un bacio di fronte a tutti i nuovi amici estivi e lui mi ha scrollato via imbarazzato.
L'ho messa sul ridere "scusatemi, sono io che volevo baciarlo, lui e' troppo figo per queste smancerie", ma me ne sono andata con il cuore un po' graffiato.
Il mio bimbo sta crescendo.

Dovevo accorgermene ieri, quando con non chalance mi ha chiesto "ma all'universita' potro' andare a scuola a piedi da solo?", per poi rincalzare la dose "e in quinta elementare?".

Ha voglia di autonomia, ma poi torna in braccio come un piccolino.
Devo godermi ogni abbraccio, ogni morsetto, ogni coccola.
Devo cominciare a prendere consapevolezza che diventeranno sempre piu' rade.

Lacrimuccia del lunedi'.

sabato 16 giugno 2012

Una giornata tranquilla

0630: sveglia e tentativo di primo caffe'
0700: Strega all'attacco, insieme svegliamo Buzz
0710: Stella baubau fa pipi' in cuccia. Prima lavatrice del giorno
0715: colazione
0730: ci vestiamo e preparo i panini per il pranzo al sacco di Buzz
0740: direzione grest archeologico, 20 minuti di strada
0810: rientro in direzione Polpetown con Strega che porto all'asilo
0840: Strega mollata all'asilo in lacrime
0910: arrivo da mamma' per lasciarle le chiavi di casa
0930: finalmente in ufficio... lavorolavorolavoro
1400: pranzo veloce con l'amica di sempre mentre nonna recupera bimbi a grest'scuola
1445: corsa al negozio di animali per acquisto trasportino
1600: arrivo a casa dove non mi caga nessuno, neanche il cane.
Faccio un paio di telefonate di lavoro.
1630: trasporto famiglia nuovamente in quel di Manerba per festa di compleanno. Saluto e
1710: torno a Polpetown a ritirare la pagella di Buzz bravissimo
1720: prendo anche i libri delle vacanze in cartolibreria, quindi ritorno alla festa
1830: mentre i bimbi giocano a truccarsi recupero un sacchetto di ciliege da un albero nel prato
1900: porto a casa i bimbi, biberon, cartoni e pulisco con la vaporiera i due bagni.
Coordino intanto i ragazzi che mi vengono a pulire la piscina e raccolgo il bucato steso.
2000: preparo 3 scatoloni di giochi per i bimbi terremotati, che un'amica portera' a Carpi domenica.
2100: bimbi a letto con storia e bacino
2130: sistemo l'impianto di irrigazione e innaffio a mano alcune piante
2200: mi siedo per mandare degli ordini che mi sono rimasti indietro al lavoro
2230: mentre cerco di mangiare uno yogurt per cena mi chiama  una vicina impanicata
Aggiusto un rubinetto scoppiato alla vicina, spiegandole come usare una chiave inglese.
Andiamo in strada e le insegno dove sono gli interruttori generali e come gestirli.
2300: ora Stella baubau mi reclama... giocheremo a treccia fino a che dura il buio.

Stanca, io? Come se non ce ne fosse un logico perche'.

giovedì 7 giugno 2012

I fili della vita

Ieri sera ho scoperto che se ne e' andata, dopo anni di sofferenza, la mamma della mia migliore amica d'infanzia.
Mamma mi ha chiamato per dirmi del funerale, per darmi l'orario e sottolineare che tanti anni trascorsi insieme mi mettevano nella posizione di non poter mancare e di rendere nota la mia partecipazione al dolore immenso di A. e delle sue sorelle.

Sono partita dall'ufficio, ignorando un paio di commenti acidi, con poca voglia di esser presente in una giornata di tanta sofferenza. Io sono allergica alla sofferenza. Forse ne ho mangiata troppo da piccola (capitasse con in cioccolato!), ma ora la rifuggo. Giro la testa e fingo che non sia capitato nulla. Non sono da funerali. No. Non io.

Arrivata nel mio vecchio quartiere, complice l'introvabile parcheggio, ho cominciato a girare per le stradine della mia infanzia. Qui abitava Tizio, qua Caio... qui mi appostavo per vedere quel ragazzino quando avevo 13 anni, la' portavo a correre il mio cane.
Le memorie mi si sono attaccate addosso come sudore estivo, tutte insieme, riportandomi a quando a casa di A. si faceva merenda, a come giocavamo a pallavolo davanti al suo garage. Mi sono ricordata dei giochi di nascondino - quando ero piccola io e si contava fino a 50 - delle prima confidenze, dei giri in bicicletta e le camminate per andare a prendere l'autobus con la sciarpa che copriva tutto il naso, in inverno.
Nei pochi minuti di passeggiata dalla macchina alla chiesa ho rivissuto anni di storia: l'edicola, noi due che camminavamo per andare all'oratorio, le cicche a forma di pallina, il negozietto dove si prendevano i gelati. Il mio incidente in bicicletta e il pulmino che ci portava a scuola.

Con A. ho fatto tutte le scuole, dall'asilo all'inizio del liceo. Con sua mamma ho fatto tutto il liceo, visto che e' stata mia insegnante di matematica.
Diciotto anni di vita sono parecchi: ci siamo menate, abbiamo fatto le cretine insieme, siamo state a Gardaland e all'Aquafun, abbiamo riso fino alle lacrime e pianto tutte le nostre lacrime. Io ero con lei quando e' morto il suo papa'. Lei era con me 6 mesi dopo, quando e' morto il mio.

Poi ci siamo allontanate, a poco a poco - anzi, molto velocemente.
Senza motivo. Con enorme sofferenza, almeno da parte mia.

L'ho rivista dieci anni fa, collega di un ex-moroso, ma con la mia vita di viaggi non siamo riuscite a tenere un rapporto. L'ho pensata tanto in quest'ultimo anno, in cui Streghetta ha cominciato l'asilo e ha trovato una migliore amica tutta sua. Spesso ho osservato Linda e Strega camminare per manina, raccontarsi le cose nell'orecchio, essere tristi nel lasciarsi, e mi sono ricordata di essere stata io, un tempo, piccola e con il contrassegno, a camminare per i corridoi della scuola forte di essere migliore amica della mia A.

A conclusione del funerale volevo dileguarmi, non pensavo di riuscire a fare le mie condoglianze.
Mi sono avvicinata alla sorella maggiore, pensando che sarebbe stato abbastanza.
La sorella mi ha pero' indirizzato verso di lei, la mia "Linda", la mia prima amica vera.

A. mi e' crollata tra le braccia, come quando avevamo 13 anni.
Si e' lasciata completamente andare. Esattamente come quando avevamo 13 anni, quando io ero il suo specchio e lei il mio e sapevamo di essere l'una il pilastro della vita dell'altra.

Ho sentito tutto il suo dolore entrarmi nella pelle e strizzarmi le budella.
Avrei voluto tenerne un po' dentro io, toglierne un po' a lei.

Non importa quanti anni passano, certi fili non si spezzano. Non si spezzano perche' - come dice la mia mamma saggia - non sono fili che partono da te e ti legano ad un'altra persona... sono fili che partono a te e tornano a te. Sono i fili con cui e' stata tessuta la tua storia.

Me ne sono andata con il cuore graffiato e tanta voglia di non andarmene.
Spero tanto, spero veramente di avere una seconda possibilita', in questa amicizia cosi' grande.
Prometto di metterci tutta me stessa, perche' l'ho sentito forte e chiaro, che non e' una storia finita.

mercoledì 6 giugno 2012

Stella il cane-gatto.

E’ dal compleanno della MiniWinx che non mi siedo un secondo, il cuscino della sedia sotto al portico pare piu’ comodo di una prima classe aerea e mi godo il silenzio di questa notte pre-estiva.

Ultimamente comincio le giornate all’alba, lavoro, mi occupo dei bimbi, faccio le pulizie di notte e depenno voci dalle infinite liste di lavoretti passatemi da Papi. 
Stasera, per esempio, ho dovuto vangare un buon numero di spruzzini dell’impianto di irrigazione e improvvisarmi idraulico nel sostituire pezzi di tubo da dirigere nella giusta angolazione.
Se aggiungiamo le mie prodezze con la pompa della piscine, l’impianto elettrico, le riparazioni della lavastoviglie e l’orto biologico in cui stanno crescendo pomodori profumatissimi, posso dire di essere praticamente indipendente.
Se a volte manca la forza fisica – che riconosco superiore all’uomo, un uomo nelle vicinanze lo si trova sempre, quindi capisco sempre meno la necessita’ di tirarselo in casa.

(Piccolo applauso al mio vicino di casa intervenuto sull’ultimo tubo)

Papi e’ ripartito per la Thailandia lunedi’ all’alba e, anche se  mi da piu’ lavoro dei due martuffi messi insieme, beh, mi manca. 
Anche perche’ i bambini adesso sono 3! La new entry e’ piccola e nera, un po’ pelosetta, e insieme al trampolino, da’ l’idea di quanto ormai sembriamo una famiglia stanziale.

(Il fatto che non siamo in effetti una famiglia stanziale e che tutto potrebbe cambiare da un momento all’altro, o da un contratto all’altro, e’ poi un dettaglio che per il momento non voglio analizzare).

Stella la Strega, che appartiene alla stessa famiglia di Mini-Winx, e’ il cane meno socievole del mondo. Praticamente pare che gli stiamo antipatici.
Tralasciamo che viene dal canile, che se a 4 mesi uno e’ cosi’ terrorizzato vuol dire che deve averne passate di cotte e di crude, che prima del canile e’ passata dagli accalappiacani a L’Aquila, che e’ stata separata dai suoi fratelli etc.

Vorrei specificare che i fratelli in questione secondo me erano anche loro adottivi, essendo Stella piccola e nera in una gabbia con 5 enormi simil-labrador color miele) 


 In breve: la piccola e’ un cane notturno: dorme tutto il giorno e dalle sei in poi da fuori di matto. 
Scava buche per emulare il paesaggio lunare. 
Cosi’ scura com’e’ si confonde nel buio e devo andarla a cercare tra gli arbusti con la torcia.
Non ci si avvicina mai e se le andiamo incontro pare volerci far sparire con un battito di ciglia…. Salvo poi perdere ogni remora se in tavola ci sono prelibatezze. Nella fattispecie, Stellina adora il salmone al vapore.

Gatta travestita da cane.

Cane tanto amato che non si fa coccolare.

Ma ce ne e’ uno normale a casa mia?

Non so se sono capace

Ci sono cose per cui uno e' portato. Poi ci sono cose dove invece fai schifo. Quando purtroppo fai schifo in cose importantissime, all...