lunedì 19 settembre 2011

Quei giorni

In quei giorni, che nel mio caso sono la settimana prima di quei giorni, le donne dovrebbero essere lasciate stare. Raggomitolate sul divano. A disfare e fare cassetti. Piene di coccole e cioccolato.

Tutto il resto non fa bene, in quei giorni.

giovedì 15 settembre 2011

Sopravvissuta.

La mia giornata e' cominciata alle ore 1.36 di notte.
Ebbene si, la scuola ci agita e psicomatizziamo con sangue dal naso la notte e tanto bisogno di coccole.
"Per lo meno stai dal tuo lato".
"Non capisci, se sto 'tacato faccio i sogni belli. Vedi: 'tacato - uomo che scia. Non 'tacato - un mostro si mangia l'uomo che scia. Devo stare 'tacato".

Dormo quello che posso, accendo la luce per segnare un paio di appunti, arrivano l'alba, la sveglia, la Strega. Comincia un giorno nuovo. Il terzo giorno di scuola.

"E i quaderni piccoli?"
"Quali quaderni piccoli?"
Pianto.
"La maestra ha detto che ho bisogno di due quadernetti, buuuuu....".
Alle 6.45 del mattino e' un'informazione molto utile.

Accendo computer e skype per prepararmi ai problemi quotidiani, che per una questione di privacy aziendale devo tralasciare, mentre nulla mi vieta di sottolineare che da una settimana sto riprendendo i gastroprotettori perche' lo stress mi ha spaccato lo stomaco.
Colazione.
Vestiti.
Strega oucia i piedi in piscina.
Ri-vestiti.
Urla di mamma, non si trova Giraffe Kay, che e' indispensabile per sanita' mentale della Streghetta.
Giraffe salta fuori da sotto il divano, sono le 8.15, viviamo ad un secondo dalla scuola e riusciremo di sicuro ad essere gli ultimi.
Passeggino, spazzatura, urla.
Bambini che rotolano giu' dalla discesa polpenazziana, arriviamo al suono della campanella.
Fuori uno.
Altri cento metri in ripida discesa con il passeggino e la pattumiera, che mi sono dimenticata di buttare di fronte alle elementari, e sono all'asilo della poppa.
Pare che la bambina sia inseritissima, come se ci fosse nata, al Maffizzoli.
Chiedo se allora potrebbero non farle fare 3 settimane di inserimento, visto che rischio la salute mia e della mamma.
Non possono.
Riprendo passeggino e pattumiera, che getto alla fine di una salita ammazza-fiato. Sono fradicia.
Corro in cartoleria e acquisto i quaderni, li porto a scuola. Vado a casa e recupero il computer.
Salto in macchina e comincia la mia giornata.
Non sono neanche le nove e avrei bisogno di una doccia e una seduta di ipnosi.

Al rientro ci sta banca, supermercato, garden center e cena. Passo anche l'aspirapolvere e travaso una pianta di aloe con tanto di argilla e rifiniture.
Annego l'unica lucertola rimbambita nel bagnetto di Sophie e causo anni di analisi a mio figlio che la prende in mano pensando sia uno dei suoi mini dinosaurini di gomma.

La mia vicina e' messa peggio di me, arriva a casa alle sette e le si legge ogni minuto della sua giornata in faccia... li invito a cena.
A cena c'e' anche un merlotto che si auto-invita, scagazza dovunque e si va a nascondere tra le travi del soffitto in sala.

Risolviamo tutto, mangiamo e ce la ridiamo un po'.
Alle nove i bambini sono a letto, mi manca solo la cucina e una lavatrice.

Per l'ennesima volta rimando lo stiro. Lo faccio ormai da un mese... ma mi sono resa conto che le lenzuola vanno bene anche un po' stropicciate, oh no?

Meglio buttarsi a letto con un sano libro e sperare che nulla accada fino al suono della sveglia.

"Notte.

Non so se sono capace

Ci sono cose per cui uno e' portato. Poi ci sono cose dove invece fai schifo. Quando purtroppo fai schifo in cose importantissime, all...