venerdì 7 aprile 2017

Non so se sono capace

Ci sono cose per cui uno e' portato.
Poi ci sono cose dove invece fai schifo.
Quando purtroppo fai schifo in cose importantissime, allora ti cadono le braccia.

Sono io.
Io oggi.

Mi sono accorta di non essere in grado di fare una cosa importantissima.
Di provarci tanto, ma alla fine - dopo aver sudato 10 camicie - non essere capace.
Mi sento elastico: un passo avanti, poi rimbalzo indietro... e come gli elastici, se ti becco, ti faccio male.

A quasi 40 anni forse dovrei ammettere di non esserci portata, per quella cosa lì.
Appendere il cuore al chiodo.

Eppure.

Eppure in un angolino della mia pancia ci spero ancora.
Ogni volta spero che sia la volta giusta.
Ogni volta spero che dall'altra parte ci sia qualcuno che indovini la mia password.
Che sia disposto a indovinarla tutti i giorni, ogni volta che salto indietro come un elastico.

Chissà.

mercoledì 5 aprile 2017

I piedi che prudono

I piedi che prudono e la testa altrove... è primavera, l'aria è tiepida ed è tornata la voglia di viaggiare.

Una forte, fortissima voglia di viaggiare.

Non aiuta il fatto che io stia mettendo giù un piano di viaggio per mio fratello, che in meno di una settimana si troverà ad Hong Kong. La mia Hong Kong. Dieci giorni di Cina ed Hong Kong.

Ho il cuore gonfio di lacrime che non posso versare ed in testa un piano d'azione per preparare la valigia adatta a fuggire.

Sono sempre stata un drago, a fare le valigie.

Conto i giorni e abbino biancheria intima. Uno per giorno più uno.
I pantaloni sono al 70% dei giorni di viaggio, disposti sul letto in modo tale che sia semplice abbinare un paio di maglie per ognuno. Un golfino ogni tre maglie. Non più di tre collane che devono stare con tutto. Il pigiama, un costume da bagno. Scarpe da ginnastica e vestiti per palestra, soprattutto nei viaggi di lavoro. La sciarpa di Marco a mano, da tenere stretta in ogni momento.

Un libro per il viaggio. Un pacchetto di cracker. Crema per le mani.

Nel beauty sbatto tutto senza ritegno.

Un paio di infradito anche in Alaska.
Il caricatore per il cellulare e una batteria esterna sempre scarica per le emergenze.

E ora sono qui. E non sono io a viaggiare. Neanche un po'.

Sogno di prendere l'aereo e di non avere legami.
Cenare da sola in un posto che non conosco, bevendo un bicchiere di vino mentre leggo un giornale.
Camminare per una citta' non mia ma che sento forte nel cuore.
Farmi fare un massaggio come coccola dopo una dura giornata di riunioni.
Rispondere ai messaggi e avere qualcuno che mi manca la sera.
Le lenzuola candide e appena stirare delle stanze di albergo.

Ma non tocca a me.

Ancora no.


Non so se sono capace

Ci sono cose per cui uno e' portato. Poi ci sono cose dove invece fai schifo. Quando purtroppo fai schifo in cose importantissime, all...