lunedì 9 agosto 2010

I sogni son desideri...

Notte insonne a Suzhou. Entrambi i bambini sgarrupini cum incubi nel lettone a tirare calci e piagnucolare nelle orecchie di mamma Lau, che ha provato carezze, minacce, cuscini sulle orecchie e ora si trova - in attesa dell'ennesimo appuntamento dal dentista - con due occhiaie che potrebbero essere patrimonio nazionale.

"Amore, ma che e' successo ieri notte?"
"Ho avuto gli incubi"
"E che cosa hai sognato?"
"Un drago grandissimo, con un tronco spaventoso".
"Un tronco?"
"Ma si, come l'elefante (in inglese proboscide di dice "trunk")"
"Ah, e cosa faceva 'sto drago?"
"Con la sua proboscide di legno sbatteva dovunque e rompeva tutto?"
"Si, ma a te che faceva? E' una cosa un po' ridicola, un drago elefante, no?"
"Ma mamma! Se i sogni son desideri racchiusi dentro il cuore, vuol dire che io 'sto drago che sbatteva ce lo avevo in pancia. E' per quello che avevo paura. Capisci???"

Irritato e stanco, lui.
Stanca e nuovamente sorpresa, io.

Per Strega non ci sono motivazioni, rompe le palle ogni santa notte.

sabato 7 agosto 2010

Cose da una mattina di trasferta

In fila per arrivare alla stazione nuova ne ho contati 350, vestiti  con le tute arancione: operai al servizio della nazione, pronti a costruire nuovi raccordi ferroviari. E poi ce ne era uno sciame azzurro coi caschetti blu e uno ancora color creme.
Dall'alto della sopraeleavata pareva di vedere una processione, un gruppo di tifosi (enorme) dirigersi verso lo stadio, fan sfegatati andare ad un concerto. Nessuno con gli scarponi regolamentari, tanti in crocs contraffatte - che qui compriamo ad un euro! - o ciabatine. Giovani e anziani, belle ragazze con i capelli al vento e mamme o nonne, perche' la Cina non fa differenza. E questa e' una cosa che mi piace, questo discorso pari opportunita' in ogni settore, reso un po' amaro dalla vista di anziani che preferirei pensare a coccolare un gatto e girare per il mercato la mattina. Quando invece li trovo a tirare su lo sporco dalle strade con le loro bacchette di un metro e venti.
Ma anche questa e' Cina.
Anche questo manchera'.

giovedì 5 agosto 2010

Una mattinata di lacrime

Stamattina ho accompagnato ayi a visitare la sua nuova famiglia: olandesi, carini, gentili, non ancora "duri" come si diventa duri qui. Ha conosciuto i bambini, che l'hanno adorata dal primo istante. La signora e' gentile e paziente, non come me che per mesi la volevo ammazzare. Il papa' pare socievole e spiritoso.
Abbiamo fatto il giro della casa, guardato le stanze, discusso le tempistiche e chiacchierato amabilmente per un'ora... e poi io sono scoppiata in un pianto dirotto sul divano dell'olandese.
E l'olandese e' scoppiata a piangere.
E Ayi ha cominciato a piangere, e a passarmi kleenex e.

Tornate a casa Tata Imbranata mi ha ringraziato, ha detto che mai nella sua vita avrebbe immaginato di incontrare persone come noi (eh, si, al mondo c'e' chi ci apprezza!) e mi ha ricordato che - in caso io non partissi- prende un secondo lavoro e rimane a casa mia anche se la posso pagare di meno. Perche' i miei bambini sono un po' nipotini, e li ha visti crescere dal bacello. Perche' ci sono ancora le persone vere, anche in Cina, dove ogni tanto uno pensa che tutto giri solo intorno all'interesse personale.

Ho perso i miei nervi per strada e sono nella fase pianto irrefrenabile.
Penso sia un fatto positivo, perche' e' la fase precedente a quella organizzativa e combattiva.
Che viene subito prima della rinascita dalle ceneri di Laura-Fenix.

lunedì 2 agosto 2010

Metri cubi e scatoloni

Ci sono dentro fino al collo, anzi, molto piu' dentro di quanto pensassi di esserci dentro.

Stamattina e' venuta la prima azienda per il trasloco, tanto per capire quanto siano lievitati i 5 metri cubi importati dall'Irlanda. Essendo io molto ottimista e probabilmente un po' ingenua, non capendone poi molto di numeri e volumi, mi sono detta: arriveremo a 7. L'ho anche detto al trasportatore ".ma si, massimo saranno 6 o 7". "E le bici?" mi fa lui. Ovvio che le bici dei bimbi vengono. "E in cucina non hai nulla?". Ma si, cosa vuoi che tenga il Bimbi, e un po' di tazze, e il servizio da te' giapponese, le tazze da sake', le ceramiche tailandesi... "I libri?", saranno due casse, no? "Facciamo 8".

Pare che io sia lievitata e triplicata in tre anni. Ho 15 metri cubi di roba e tanta voglia di piangere.

In piu' - come mi piace ricordare a tutti voi - non ho ancora una destinazione. O forse rifiuto di ammettere che la destinazione c'e' e a me non piace per niente. Non mi va di vivere in Inghilterra, non voglio neanche provarci. Sono stanca di provare e riprovare e ambientarmi in un mondo che comunque non e' mai "casa". Mi si spezza il cuore al pensiero che io a casa non tornero' mai, che saro' sempre straniera in terra straniera, che aspettero' le vacanze trepidante ogni volta per sentire l'odore dell'Italia, per annusare l'espresso dell'areoporto.
Questo non mi va giu', piu' di tutto il resto, anche se - come un mantra - continuoa ripetermi che l'Inghilterra e' piu' vicina della Cina, che sono compromessi, che.

Sono stufa di compromessi.
Se devo abbandonare la mia vita di qua, devo farlo per lo meno con la speranza di un qualcosa di meglio all'orizzonte, dove invece c'e' solo nebbia e pioggia, pare.

Sopportatemi, vi assicuro che di questi post ne arriveranno a gogo' nel prossimo periodo.

Non so se sono capace

Ci sono cose per cui uno e' portato. Poi ci sono cose dove invece fai schifo. Quando purtroppo fai schifo in cose importantissime, all...