sabato 7 agosto 2010

Cose da una mattina di trasferta

In fila per arrivare alla stazione nuova ne ho contati 350, vestiti  con le tute arancione: operai al servizio della nazione, pronti a costruire nuovi raccordi ferroviari. E poi ce ne era uno sciame azzurro coi caschetti blu e uno ancora color creme.
Dall'alto della sopraeleavata pareva di vedere una processione, un gruppo di tifosi (enorme) dirigersi verso lo stadio, fan sfegatati andare ad un concerto. Nessuno con gli scarponi regolamentari, tanti in crocs contraffatte - che qui compriamo ad un euro! - o ciabatine. Giovani e anziani, belle ragazze con i capelli al vento e mamme o nonne, perche' la Cina non fa differenza. E questa e' una cosa che mi piace, questo discorso pari opportunita' in ogni settore, reso un po' amaro dalla vista di anziani che preferirei pensare a coccolare un gatto e girare per il mercato la mattina. Quando invece li trovo a tirare su lo sporco dalle strade con le loro bacchette di un metro e venti.
Ma anche questa e' Cina.
Anche questo manchera'.

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