mercoledì 29 luglio 2009

Pronto Soccorso con Buzz

Buzz è pieno di molluschi contagiosi. Termine inquietante, visto che si tratta più o meno delle solite verruchine. Inquietante è il fatto che il mese scorso ne avesse una sola, ma da quando siamo in Italia - sarà l'aria, sarà il cibo - anche le verruche si sono moltiplicate.
Sono andata dal pediatra, che mi ha mandato dal dermatologo. Per vedere un dermatologo pare ci si debba recare in riserve faunistiche e attendere mesi con il binocolo, e in questi mesi la pancia di mio figlio avrebbe potuto diventare peggio di quella di un Gormita di Terra.
Allora Mamma Lau, che è scugnizza nel cuore, si è detta: pronto soccorso!
Oggi abbiamo fatto la tanto rimandata capatina, e in quattro e quattr'otto ci hanno spedito in dermatologia, dove mi è stato ripetuto un milione di volte che stavo ricevendo un trattamento di favore etc.
Allora, l'ottanta per cento delle volte a me viene propinata questa storiella del trattamento di favore, che o c'ho una fortuna allucinante proprio io o - più propbabilmente - è un italianismo per far sentire tutti speciali. Non credo proprio che io - donna senza conoscenze, ne' arte ne' parte - riceva sempre favoritismi dal mondo, ma annuisco e dico "grazie, grazie mille", scatenando la coda e innalzando il medico a due cm da terra. A quel punto mi avrebbe fatto un'operazione a cuore aperto sul loco, per farmi vedere che lui poteva.
Bene, comunque il culo delal miseria mi ha portato a vedere mio figlio soffrire come una bestia; gli hanno strappato con uno scalpellino senza un grammo di anestesia ben 16 verruchine. Lui piangeva ma non si dimenava, un vero supereroe... tra le lacrime mi urlava solo "mamma, mi fa tanto male, ti prego, basta". Penso di aver avuto più male io di lui, che all'uscita dal pronto soccorso non si ricordava nemmeno.
Ma dico, ha senso dirmi, mentre mio figlio è lì in lacrime "signora, non è un dolore così tremendo"? Ha tre anni, per l'amor di Dio! E l'anestesia? L'avevano fatta a mio fratello, che di anni ne ha trenta!
"E, sa, io sono un medico impegnato, se le faccio l'anestesia prima che prenda lei poi aspetta due ore che io vado in sala operatoria".
Magari, Sua Maestà Medico Impegnato, potevi concedermi di avere di fronte questa opzione prima di essere a 9 su 16 scalpellamenti effettuati sul pancino di mio figlio.

Mamma incazzata, questa sera.

lunedì 27 luglio 2009

Grammatica Sgarrupata

Se "io vado", allora perchè il verbo deve essere "andare"? Buzz proprio non vuole sentire ragioni e ha deciso che è giunta l'ora epr una rivoluzione culturare della lingua italiana, che ritiene assolutamente noiosa e piena di regole inspiegabili. E allora:
"io vado, tu vai, lui va"
"io devo vare"
"io sto vando"
"io vavo, tu vavi (ieri)".
E non è finita, perchè c'è anche il problema del verbo "fare".
Se io "faccio", allora perchè non possiamo dire "facere"? E se proprio deve essere "fare", allora "io sto fando".
Il verbo "volere" non ha senso di esistere se poi "voglio", allora "io vuolo, tu vuoli, lui vuole" è più semplice, o no?
Alcuni esempi di grammatica sgarrupina, per portare una risata rinfrescante in quest'ondata di caldo (ma io con l'hashimoto sto appena appena bene!)

giovedì 23 luglio 2009

Saggezza di bimbo

"Amore, veloce, mettiti su per lo meno le mutande da solo, che ci vestiamo e usciamo"

"Ma uffaaaa, devi aiutarmi!!"
"Allora dice le bugie la maestra dell'asilo che sei capace a vestirti da solo?"
"Ma non posso mica fare sempre tutto da solo, devi aiutarmi! Non sono micauna mamma, io".

Che bello realizzarlo a tre anni, che le mamme fanno assolutamente TUTTO DA SOLE.

Speriamo lo tenga a mente e renda i mondo migliore, quando diverrà adulto.

Politically Correct ... a tre anni


Ieri la famiglia sgarrupina ha avuto una giornata densa densa: Lazise per il mercato e un gelato, visita medica di Nonna Sgarrupina e, perchè no, fermiamoci allo Zoo Safari di Bussolengo al rientro.
Buzz non è nuovo a queste esperienze, gli animali li ha visti ormai in ogni salsa. A tre anni e mezzo, può contare numerose visite ai giardini zoologici di Hong Kong, lo Zoo Safari di Shanghai, gli zoo (tristi) di Dublino e Suzhou, le varie fattorie per bimbi in Inghilterra e Irlanda, i boschi millenari della Malesia, il Night Safari di Singapore, il trekking sulla schiena degli elefanti a Chiangmai, un bacio in bocca da un babbuino (ricambiato) e l'avventura pericolosa nella gabbia delle tigri in Thailandia. Il bello dei bambini, però, è che ogni volta è come la prima volta.
Buzz si emoziona per le tartarughe e le lucertole tanto quanto per i rinoceronti. E ieri c'era il Parco Dinosauri! Ho provato a spiegargli che erano solo statue, ma il piccolo paurosino non ha quasi voluto farsi scattare una fotografia perchè avrebbe dovuto stare atre metri da me.
Camminando nel Parco Faunistico e osservando gli animali in gabbia - animali tenuti molto bene - il mio piccolo eroe ci ha sorpreso nuovamente, lasciandoci senza parole.
"Mamma, ma chi li ha catturati tutti questi animali, poverini?"
"Amore, sono tenuti bene, servono a fare conoscere ai bimbi come te tutti gli animali del mondo".
"Si, ma perchè li hanno messi in prigione, poverini?".
Ecco. Chiediamocelo.

Evviva gli Zoo Safari. Abbasso le gabbie.

martedì 21 luglio 2009

Casino Cinese

A Zhengzhou, lungo il Fiume Giallo, hanno trovato una tartaruga bianca. Esemplare bellissimo, che quasi quasi si pensava in estinzione. Ovviamente va esaminato, trattato con cura, studiato... assolutamente no zuppa, in questo caso.
Chi si aspetta di vedere tavoli di veterinari, con tanto di guantini etc, si aspetta male: che risate mi sono fatta quando, osservando bene una delle fotografie sul Corriere si stamattina, mi sono trovata di fronte al Casino Cinese! Neanche per la foto in mondovisione, si soo curati di fare pulizia, i nostri amici: mazzo di carte, bottiglietta di te' verde, scacciamosche, unna pinza (che magari serve) e un'angolo di blackberry.
La cosa più strana? Un mese fa mi sarei irritata, ma vista da lontano - dalla mia cuccia italiana in cui tutto è bello e tutto sa di mamma - beh da qui sorrido.

lunedì 13 luglio 2009

L'Italia delle diversità

Ogni volta il rientro è strano. Ogni volta diverso.

Mercoledì sono stata all'Auchan con mamma e pargoli e sono rimasta scioccata dalla taglia media delle donne italiane! Vedete, anche se io faccio autocritica continua - soprattutto da quando sono arrivati Sophie e l'Hashimoto - sono abituata ad essere circondata da un'esercito di fatine taglia 36, tutte senza fianchi e seno. All'Auchan di Suzhou vendono mutande per creare l'effetto del sedere mancante, i reggiseni sono imbottiti all'inverosimile e sulle cosce asiatiche non si trova un grammo di cellulite neanche al microscopio. Persino il piede asiatico è minuscolo, e chiedere una scarpa numero 38 crea attimi di ilarità tra le commesse.
Ecco... all'Auchan di Brescia è tutto diverso. Forse di solito sono troppo concentrata a individuare prfumi e a scoprire deliziose mercanzie di cui ho sentito la mancanza nei mesi di espatrio, forse d'estate - con le cannottiere e le cosce nude - è più facile guardarsi in giro. In definnitiva: che gioia vedere che ognuno è diverso, che ci sono culetti e culoni, pancette, tartarughe ninja ma anche maniglie dell'amore!... Uno si sente di nuovo normale nel mezzo di tanta diversità, si scompare in quanto diversi in un mare di diversi e non più unica eccezione tra una miriade di teste nere, calzette di nylon, braccina diafane e ombrellini prendisole.
Tutto questo, dopo mesi di depressione nera dopo ogni lezione di yoga in cui, più che Mamma in Forma, mi sento come l'Orso Yogi in mezzo a una selva di giunchi.

A parte le dimensioni medie della popolazione, e il fatto che ad ogni rientro scopro con piacere che siamo più "colorati" e cosmopoliti, non è ancora successo nulla di eclatante. Aspetto con tutto il cuore gli amici di sempre, che mancano quotidianamente nella mia vita fuori porta e che poco riesco a godermi ora che non si è più una manciata di cuori colla chitarra.
Ognuno ha la sua vita. C'è da fare la spesa. Gli impegni fino a dopo cena. Il corso prematrimoniale. I bimbi in arrivo e i denti che pungono. Il lavoro e la famiglia.

Nella mia Italia delle diversità, in cui tutto ogni volta è diverso e diversa sono anche io, ogni volta, ricerco disperatamente un po' di quella leggerezza di cuore del"prima della Cina", quando mi sentivo fresca e il mondo non potva che stupirmi con sorprese meravigliose.

Cercando cercando, si annullano di fronte a me i problemi del bel paese, la pattumiera e la crisi economica. Non mi importa nulla di politica, non capisco niente di raccolta differenziata...
Io torno per il cielo ed i campi verdi che respiro a fondo per colorare le giornate grigie della mia vita quotidiana. Torno per sentire l'odore della mia terra amata.
Torno per trovare un pezzettino di cuore che si è perso tanto tempo fa e senza il quale a volte mi pare di non riconoscermi più allo specchio.

"C'è un buco al centro del mio cuore,
proprio dove un tempo c'eri tu.
Un buco che non so colmare,
perchè la chiave l'hai con te".

domenica 5 luglio 2009

Partenza

Domani si parte. Mamma Lau e i bambini sgarrupini vanno a trovare nonna e parenti, prima in Italia e poi in Uk. Buzz e' elettrizzato e confonde ricordi e giocattoli, ma non vede l'ora di abbracciare le persone che ama e di affrontare nuove avventure con lo Zio Mattia e tutta la band. Strega penso non sappia cosa le aspetta, ma lo capira' tra poco... quello che mi spaventa e' che tutto il resto del mondo non sa cosa aspetta a chi incroci strada con la piccola Mostra.
Io sono contenta, ma anche - come sempre - un po' triste di lasciare qui Papa' Gambalunga, che dice dice ma senza di noi si rattristisce sempre.
In piu' mi accompagna una sensazione strana, perche' lascio la mia casa e non so se ci tornero', perche' siamo davanti ad un bivio e stiamo cercando di capire quale sia la strada migliore... la Cina e' casa, e' casa di Buzz ed e' un mondo facile anche se complicato. Un po' come vivere in fiera tutti i giorni, tutti i giorni zucchero filato ma anche gente che ti pesta i piedi e tanti spintoni. Ma se questo fosse meglio di nidi per 12 ore al giorno, due genitori che lavorano in un posto x che comunque non e' casa, il reinventarsi in velocita' per non fare capire ai propri cuccioli che anche noi non ce l'abbiamo, la terra sotto ai piedi?
Lo scopriremo solo vivendo. Novita' in arrivo la prossima settimana...

Non so se sono capace

Ci sono cose per cui uno e' portato. Poi ci sono cose dove invece fai schifo. Quando purtroppo fai schifo in cose importantissime, all...