domenica 26 aprile 2009

Come va a Suzhou?

Weekend a Jinjihu. Buzz immerso nei colori di un bel giorno di primavera a Suzhou.
Un sorriso proprio magico.

Da Mario's ha aperto la terrazza fuori e noi ci godiamo una pizza tra ponticelli.

Silly ma figo. Sempre. Buzz.

la mia prima pizza!

Sabato mattina in piscina... e che piscina, la nostra di Suzhou!

In gita con l'amata maestra Vivian e gli amici Jonny e Stephanie.

Primo incontro con il vasetto.
Mamma che grosse le scarpe del papi.

Ho abbandonato il blog per un paio di giorni e gia' arrivano richieste e email di controllo salute mia e dei bimbi. NON PREOCCUPATEVI!!! Sono un po' a corto di vena letteraria, ma stiamo tutti benissimo. Ho trascorso la settimana con il naso in uno dei piu' bei libri ultimamente letti (Fiore di Neve e il Ventaglio Segreto di Lisa Lee) e facendo passeggiate con la prole. Siamo addirittura andati in gita con Buzz, trovandoci nell'unico giorno di pioggia della settimana a visitare il Suzhou Museum con una trentina di bambini di 3 e 4 anni.

Insomma, la vita continua stancante e vivace a Suzhou, con i due mostri che crescono e che si ripetono quotidianamente meravigliandomi pero' ogni volta con ragionamenti, giochi, pensieri e momenti di pura genialita'.

Streghetta ha una vita misurata di 51 cm e mangia a piu' non posso, pretendendo di fare tutto in modo indipendente e passando tra i 2 e i 5 cambi di vestiti quotidiani. E' bellissimo vedere come si appassiona per una fetta di pizza, un uovo strapazzato o un pezzetto di cotoletta di pollo. Affronta ogni piatto con entusiasmo e curiosita', non rifiuta nessun assaggio e stasera ha scoperto l'anguria! ... Dovreste vederci la mattina: lei tutta sola con la sua ciotola di cereali e io che imbocco quel pirone di suo fratello.

Buzz. Proprio lui. Che suo padre vorrebbe vedere ai giochi olimpici del 2016 e che invece si ritrova con due piedi sinistri e una fiacca addosso che ucciderebbe l'ultimo dei bradipi. L'entusiasmo c'e'. E anche i gadget: Buzz possiede - insieme all'orologio di Ben10 - anche i patitni verdi fosforescenti, la palla da calcio, la bici di Mickey, le scarpe da corsa di Ultraman... e tutto quello che fa e' sedersi sulla sabbia a fare buche e passarsi i sassolini tra le dita sussurrando formule magiche. Dice agli amichetti che lo invitano ad unirsi in corse mozzafiato di "aspettare un po' che e' stanco", fa due passi sugli skates e poi gli fanno male i piedini e ha bisogno di un cartone per stare meglio. Visto che il piccolo si sta inspessendo e apprezza i piaceri della tavola, temo diventi un bambinetto grassottello e lagnoso. PGL potrebbe morirne, lui che ha il movimento nel sangue, che poi dal suo sangue passa direttamente alle mie p..

Quando non incita Buzz a tenere a mente il traguardo olimpionico, mio marito cerca di mettergli in testa che e' un genio e pretende che ripeta l'alfabeto e rinneghi - soprattutto questo - che in fondo lui ai mostri preferisce ancora le Barbie.

Io compenso durante la settimana, e ci inventiamo storie, e si sceglie da solo mille combinazioni di vestiti e parliamo di avventure e desideri e colori mentre ci facciamo un caffe' (lui panna montata con una grattata di polvere di gioccolato fondente) da Starbucks.


Adoro fare la mamma ai miei figli. Non avrei mai pensato che fosse cosi' bello amare cosi' forte da star male. Da essere terrorizzate che qualcosa succeda ogni secondo. Da sognare futuri fioriti e non scocciarsi quando capita l'ennesimo disastro quotidiano. Da prendere ogni giorno come viene, soddisfacendo mille richieste e mettendo se stesse all'ultimo posto. Non aspettandosi nulla in cambio. Sorridendo per la gioia di poter condividere questi anni speciali con due piccole persone proprio speciali.

PS: nei miei momenti di amore materno amo persin di piu' mamma e nonne, pensando a quanto anche loro hanno provato tutto cio' nei miei confronti e a quanto provano ora nei confronti dei miei cuccioli.



























L'ultima di Buzz


Papa' Gambalunga: "Ma lo hai hatto tu questo yogurt... mmm... proprio buonooo!"

Buzz: "Oh, mamma (abbracciandomi con foga), sei proprio speciale. Tutti piacciono il tuo yogurt. Grazie, grazie mammina che fai lo yogurt cosi' speciale".


Poi guarda suo papa'. Si sofferma un attimo, poi si avvicina a quel povero uomo:
"Oh, papa', sei anche tu speciale. Grazie, grazie che porti a casa tanti soldini. A tutti piacciono i tuoi soldini".


OH - MY - GOD.


domenica 19 aprile 2009

Cuochi italiani, cuochi cinesi.

Ieri sera abbiamo sfondato in expatland con un menu' delizioso che e' costato giorni di fatica a Zia Nutella e me, ma anche alla povera Fatina Dolly e al suo bel marito un po' rincitrullito, che hanno corso a destra e manca per recuperare ingredienti e piatti bianchi.
Tutto e' andato divinamente, anche senza calici da vino - pare che i cinesi bevano vino nei bicchieri da Brandy, che la nostra Zia Precisina ha segato in partenza.
Il prosciutto e' stato marinato e massaggiato e la crosta decorata con rose di pane. La frittata non e' venuta a cuoricini ma i cubetti nella loro cartina rossa erano una delizia, le crepes di funghi sono state divorate e le palline di ricotta croccanti non le ho neanche viste passare. I dolci, poi... i poveri uomini di expatland parevano aver trovato l'Eldorado. Un paio e' corso al bancone, di nascosto dalla moglie asiatica, a farsi dare doppia o tripla razione di bigne' al cioccolato - "sai, lei non vuole che io mangi dolci, non fa bene al Qi"...
Mentre in sala tutto procedeva a meraviglia e gli ospiti, inebriati di Qingdao e vino Carlo Rossi di qualita' infima, passavano da uno stuzzichino all'altro, in cucina la serata si e' svolta in modo totalmente diverso.

Zia N: "Lau, toglimelo di torno che e' un rimbambito, NON METTE MAI NULLA A POSTOOOO!... banco di lavoro... precisione... puliziaaaa!!!"
L: "BelloSenzaCervello, ti prego, guarda come e' arrabbiata la mia amica. Ti prego, tieni in ordine."
BsC: "Ahi! Ok, prometto!"

Zia N: "ma che ci e' venuto a fare!? E che c'entra l'autista??? Perche' l'autista va in sala?? Fallo stare in macchina che ci rovina tuttooooo!! E di' a 'sto deficiente di smettere di giocare con le palline di melanzane!"

Zia N (scocciata e piena di orgoglio): "come quella volta che ci sono capitati i 70 indiani della Trudi. Traduciglielo, che capisca che con l'ordine e l'organizzazione si riesce a fare tutto".
Il nostro Dongiovanni sembra sconvolto dalla storia di Zia Nutella e le fa mille complimenti. Lui la capisce... come quella volta che alla Bosch ha dovuto fare il catering per 3500 persone....

Uno a zero per il BelloSenzaCervello.

La sala verso le dieci era un tripudio di cinesi che correvano tra i tavoli. Il nostro bel cuoco imboccava le signore di bigne' al cioccolato (risparmio i commenti della Zia Nutella) e sua moglie, incinta di quasi otto mesi, ha finalmente acconsentito a sedersi quando e' finita l'ultima birra.
Tutto e' filato liscio, dopo setitmane di imprevisti da cardiopalma.

Mi sento orgogliosa e felice. Solo, un po' stanca!!!

lunedì 13 aprile 2009

Supereroi

IL MIO PRINCIPINO

LA MIA GIOIA CON IL SUO VESTITINO PASQUALE



THE BOYS


GLI ABITANTI DI PINGJIANGLU SI AVVICINANO DOPO IL SALVATAGGIO


PAPA' GAMBALUNGA NEL CANALE!



Meno male che l'acqua e' venuta a mancare presto, la mattina di Pasqua.
Meno male che nessuno di noi e' riuscito a lavarsi i denti e papa' Gambalunga ha dovuto uscire alla ricerca di un punto di ricarica della scheda acqua. Meno male che tutto cio' ha ritardato la nostra tabella di marcia e ha fatto si che il destino si snodasse in un determinato modo.
PERCHE' SENZA LA POSSIBILITA' DI FARSIUNA DOCCIA PAPA' GAMBALUNGA AVREBBE AVUTO UNA PASQUA MOLTO MOLTO INFELICE, QUEST'ANNO, A SUZHOU.


Al ritorno dall'avventura acqua, siamo partiti per far esplorare all'amico inglese le romantiche viuzze che fanno meritare a Suzhou il titolo di Venezia d'Oriente... Buzz, tutto felice nella dimensione hutong (cosi' si chiamano le vie vecchie, in centro), corre da un lato all'altro di Pingjianglu, parlando con la gente, raccogliendo fiori per la sua mamma e andando a curiosare in ogni porta aperta. Poi vede un gruppo di bimbi su un ponticiattolo, intenti a lasciare cadere nel canale sottostante delle graziose barchette di carta. Ovviamente si fionda a giocare, mentre noi tre lo aspettiamo con i passeggini all'estremita' del ponte. Poi Papa' Gambalunga corre verso di lui, e io creo voglia riportarlo indietro o fermarlo dall'importunare uno dei bimbi cinesi. Dopo un secondo l'amico parte in quarta e corre anche lui sul ponte, lasciandomi sola con la Streghetta, i passeggini e un grande punto di domanda in fronte.

In meno di un secondo un nugolo di persone si lancia verso il muretto che da sul canale ed io, curiosa, prendo passeggini e bimba e mi avvicino, pensando che anche i miei siano andati a guardare qualcosa di interessante. Che ne so, una rissa... i cinesi sono sempre in rissa!

Arrivo in tempo per vedere il mio maritino emergere dalle acque putride del canale (in confronto a Venezia si puo' bere direttamente calando una tazza dal ponte di Rialto), tirando su dall'acqua un bambino poco piu' grande di Buzz. Incominciano a tremarmi le gambe mentre vedo da lontano quell'orso di mio marito che accarezza la testa del bambino e cerca di scrollarsi di dosso l'attenzione egli abitanti della stradina, che lo abbracciano e lo ringraziano come fosse un supereroe.
Il mio supereroe. Quello che ho sposato io, non sapendo fosse BEN10. Quello del "papa' tu sei Ben10 e io Ben9, perche' sono il tuo little boy". Quello che e' tornato a casa cambiarsi per poi riprendere la giornata ocme nulla fosse, proprio come fanno gli eroi.

Quello che al ritorno in Pingjianglu ha trovato la televisione ad intervistarlo e la mamma el bimbo ancora abbracciata a me, in lacrime, riconoscente.
Quello che oggi era sul giornale locale.

Quello che quando lo abbraccio dicendogli che sono orgogliosa di essere sua moglie mi risponde: smettila, lo avrebbero fatto tutti.

Sta forse parlando dlela miriade di persone che lo osservavano da bordo canale? Alcuni persino con il cellulare a filmare la scena, che poi mi hanno fatto rivedere entusiasti.

Mah.

E' stata una buona Pasqua. Una Pasqua in cui nel mio mondo e' successa una cosa buona. Una Pasqua piena d'amore, in cui ci siamo sentiti parte di una grande famiglia e molto meno stranieri in questa terra straniera.











domenica 12 aprile 2009

La Pasqua


La Pasqua non si sente molto, o forse non la sento molto io. Ieri al mercato delle barbiexpat - dove siamo riuscite a piazzare quasi una meta' delle cose preparate - era pieno di fiori e conigli di cioccolato e pani speciali. Belli. Molto belli a vedere. Molto America. Molto troppo.

Io a casa avevo gli ovini di mamma, e poi anche quelli dei miei suoceri che hanno spedito un pacchetto insieme all'amico Fui-un-Hippy di papa'. Stamattina Buzz ha fatto i salti alti un metro, tutto contento per la sua cioccolata. Streghetta si e' ciucciata un ovino anche lei. Mamma di nascosto ha barato in dieta Zona (ah ah, due gianduiotti fanno un blocco di carboidrati + grassi?). Papa' non e' un mangiatore seriale, ma sono sicuro che si rifara' stasera.

La Pasqua e' arrivata. La Pasqua se ne andra'.


A noi intanto manca l'acqua in casa. Di nuovo. Deficienti quelli dell'agenzia.

E' la cosa piu' bella del mondo, alzarsi alle 5 perche' i mostri non ti lasciano dormire, entrare in bagno a sciacquarsi la faccia per riprendersi e vedere un getto marrone uscire dal rubinetto, seguito dal crrrcrrrcrrr che ormai - dopo anni in Cina - conosco fino troppo bene.


Come si fa a tagliare l'acqua la domenica mattina? Quando si hanno ospiti che magari devono anche fare la pupu'? Quando Buzz di sicuro la fara', la pupu', tra un secondo?

Io questa cosa non la capiro' mai. Non capiro' mai perche' non mi dicono che devo pagare prima di tagliarmi acqua-luce-gas. Capisco anche il discorso del prepagato, ma - Santi Numi - ci sara' un modo per far si che la gente non rimanga a secco la sera alle sei quando hai i bimbi insaponati in vasca da bagno o la mattina di Pasqua?

I cinesi mi dicono che devo capire quanto ne uso io, di gas-luce-acqua. Poi con l'abaco dovrei mettermi a pare delle medie stagionali e segnarmi sul calendario quando presumibilmente sto per rimanere al buio e.

La cosa piu' allucinante e' che probabilmente mi rassegnero' presto e comincero' a cinesizzarmi anche in questo.


Tanti auguri a tutti. Che la giornata sia splendente e piena di risate e cioccolato.



La Mamma insonne.

venerdì 10 aprile 2009

Catering

Stasera ho piegato quasi duecento delle nostre 5mila brochure. Tutti i pani e le quiche sono incartati, le etichette stampate ben attaccate ai contenitori con ricotta e hummus e le lasagne pronte da mettere in forno. Ho addosso uno stress indicibile, sono terrorizzata di dover mangiare quiche e pane al cipollino per il resto dei miei giorni. Eh si, perche' domani e' il grande giorno, e si va a Green Lake Garden per il mercatino del biologico.
Sono due giorni che io e zia Nutella lavoriamo senza sosta, e molto di piu' che lavoriamo a ritrmo sostenuto. Mi sento come il giorno prima di un esame, quando non ti senti mai troppo preparata e sei sicura che tutti gli altri faranno meglio di te.
In tutto cio' papa' Gambalunga e' tornato a casa piu' stanco del solito, ed essendo Buzz spiritato a causa di enormi quantita' di cortisone con cui lo sto doppando per fermare un brutto attacco d'asma, ha assalito il papa' con mille discorsi e tanta tanta voglia di condividere.
PGL stasera non sopporta.
"Buzz, STA ZITTO. Sono stanco, ho lavorato tutto il giorno".
Buzz per la prima volta non lagna e non si spaventa, ma risponde tenendomi forte la mano
"Sai, siamo tutti stanchi, e abbiamo lavorato tutti, ma noi mica ti trattiamo male".
Uno a zero per la nostra mezza calzina, con papa' pieno di sensi di colpa che e' sceso a prendergli il gelato e li ho trovati sul divano abbracciati a guardare la sequela di Peter Pan.

Io spero di riprendere il blog con un po' di vivacita' la prossima settimana, quando saro' famosa tra tutte le dive e le barbiexpat di Suzhou, insieme alla mia compare sgarrupata.

Un abbraccio alla folla che mi segue.

L

Non so se sono capace

Ci sono cose per cui uno e' portato. Poi ci sono cose dove invece fai schifo. Quando purtroppo fai schifo in cose importantissime, all...