mercoledì 8 settembre 2010

5 SETTEMBRE

LA MIA VITA CON VALIGIE

Non ho nemmeno piu’ la scatoletta wireless. La mia casa e’ vuota, tranne per gli orripilanti soprammobili dell’orripilante padrona di casa. Siamo pronti a partire nuovamente, alla soglia dei 3 anni e mezzo di permanenza a Suzhou, quando finalmente mi sento a casa, finalmente ho una routine, finalmente mi sono circondata di persone oneste e vere, divertenti e interessanti, di cuore gentile e genitori di bambini con cui sono felice di vedere crescere i miei, di bambini – e tralascero’ l’incidente che coinvolge Buzz-film dell’orrore, ma la mamma in questione e’ cinese e spero che gli incubi passino alla svelta!


Le sensazioni che provo sono complesse e appicicose, come quando il miele fila, come una ragnatela di fili di miele. In ogni angolo di questa Suzhou, amata ed odiata, mi assalgono eco di voci e ricordi, risate e pianti. Sul gradino della porta finestra in soggiorno Buzz e Strega stanno ancora organizzando tea party per i loro orsetti, la cucina e’ piena di risate e ayi taglia verdure mentre io inforno con Streghetta seduta a controllare il colore della torta. Il tavolino di vetro addobbato per Natale, il balcone fiorito, il primo lettino della mia principessa, le feste di Halloween, noi a urlarci dal balcone come in una casa di rione, i dondoli di fronte al laghetto, le ore nella sabbia a giocare, tutti i bimbi che sono passati per queste mura.

Quanti traslochi puo’ ancora sopportare il mio cuore? Questo e’ il numero 19 in 14 anni, ma in questa casa abbiamo avuto la fortuna di trascorrere un periodo abbastanza lungo, visto che per la famiglia sgarrupina 3 anni e mezzo sono un’eternita’. Ormai abbandono le case come gusci troppo piccoli, emozionata all’idea di nuovi colori e spazi da decorare.
Sono i ricordi negli angoli che bruciano in mezzo alla pancia, e che vorrei che si impiantassero bene nelle pance dei miei bambini.

Strega pare serena, non penso che afferri il concetto di noi che partiamo, perche’ null’altro conosce che questa realta’ cinese. E’ ancora in quell periodo dorato in cui non importa dove si va, basta che quell ratto puzzone (la sua bellissima Minnie di pezza, trascinata per mesi sui pavimenti cinesi) venga con lei. Se c’e’ mamma ancora meglio.

Buzz e’ scioccato. Triste, poi eccitato (promesse, promesse, promesse), poi arrabbiato e triste di nuovo. I suoi amici sono qui, la sua scuola e’ qui, la sua casa e’ qui… che bisogno c’e’ di andarsene? Perche’ nonna non puo’ venire in questa casa?

Venerdi’ abbiamo commesso il terribile errore no. 1 di mandarlo un ultimo giorno a scuola dopo 2 settimane di ferie, pensando che ciambelle e l’ennesima festa d’addio potessero aiutare. Ora lui e’ convinto che a scuola ci debba andare lunedi’ e gira per le stanze vuote alla ricerca del suo zaino di Newton. Stamattina provo nuovamente con la festa d’addio no. 7, speriamo che il numero porti bene perche’ non ho piu’ tempo di organizzare la no. 8, per quanto sia un numero fortunate.

Ieri abbiamo commesso il terribile errore no. 2, PGL ed io a farci pedicure quando l’insana amica dei film dell’orrore ha recapitato Buzz a casa dopo una giornata di trasloco. Buzz e’ entrato nella sua casa VUOTA, ad eccezione dei due divani, sua sorella, ayi e il marito. Buzz si e’ seduto silenzioso sul divano, in attesa che Papa’ Gambalunga lo recuperasse per venire a cena. Buzz – appena visto il papa’ – e’ scoppiato in un pianto incontrollabile perche’ tutte le sue cose non c’erano piu’, e dove era stato messo il suo letto? Ieri notte abbiamo portato due materassi nella nostra stanza, dove dopo un po’ di sedie musicali s’e’ adagiato il PGL, cedendoci come sempre il lettone.

L'errore 3, appena sfornato, e' stato di dare il suo letto alla fatina Stephanie. Ora lui pensa che non solo tornera' in Cina molto presto, ma che ci trasferiremo finalmente a casa della sua amata.

La prossima dall’Inghilterra, dove finalmente non avro’ piu’ censura!

1 commento:

  1. povero Buzz!
    forza, passerà anche questa e lui diventerà un'ometto forte e ancora più sicuro di sè, appena riuscirà ad ambientarsi nella nuova casa/scuola/nazione.

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