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lunedì 19 settembre 2011

Quei giorni

In quei giorni, che nel mio caso sono la settimana prima di quei giorni, le donne dovrebbero essere lasciate stare. Raggomitolate sul divano. A disfare e fare cassetti. Piene di coccole e cioccolato.

Tutto il resto non fa bene, in quei giorni.

mercoledì 27 luglio 2011

Considerazione di una serata stanca

Sono stanca, a pezzi, mi sento depressa e sola. Molto sola e triste perche' mi pare che nella mia vita nulla succeda come avrei desiderato succedesse. Vedo un mucchio di roba da stirare, vedo lavoro, lavoro, lavoro: piante da potare e innaffiare, sorridi, la cucina, i pavimenti, sorridi, lava i denti ai bimbi, metti a posto documenti, sorridi, racconta una storia, fai dieci telefonate a gente che non mi considera neanche di striscio, sorridi, aspetta tuo marito su skype, sorridi comunque.
Ne ho le palle piene, se me lo concedete. Soprattutto di sorridere.

Poi entro nella stanza dei poppi per coprirli e spegnere la lucina.
Li guardo e spero si sveglino nel mezzo della notte per venire nel lettone e respirarli nel buio e toccare le loro guance morbide (ma con loro non lo ammettero' mai). Li guardo e ne vorrei avere altri dieci, di bambini cosi', perche' li amo tanto che mi fa male la pancia e non riesco a capire come faccio ad essere cosi' fortunata da essere diventata la mamma di due esseri cosi' speciali.

venerdì 17 giugno 2011

Autoctonizzazione

Sta accadendo di nuovo, e a me prendono attacchi di panico peggiori della notte prima degli esami.
La mattina incrociamo sempre lo stesso camion che trasporta sabbia e ci sta davanti per un pezzetto di strada. Lascio i bimbi all'asilo e le mamme cominciano a salutarmi. Esco dal nido della Principessa e faccio due parole con la barista e una signora che il cappuccino delle nove lo prende sempre li'. Alla fermata dell'autobus vicino all'ufficio ogni giorno trovo la signora filippina un po' incagnita. La cassiera del supermercato sa chi sono. Ernesto della piscina e Alberto degli allarmi mi chiamano per varie manutenzioni. I vicini di casa fanno ciao con la manina quando passo con i bimbi. In ufficio non sono piu' "quella nuova" e comincio a capire qualcosa del mio lavoro.

MI STO ACCLIMATANDO.
La vita sta cominciando a diventare NORMALE.

Brividi freddi. Tanti brividi freddi.

Mi sto acclimatando e ne sono terrorizzata, perche' so bene per esperienza che ogni volta che ci si siede comodi sul divano - nella Vita cum Valigia - puo' arrivare un tornado che ribalta me e il divano. Vale la pena di mettersi comodi o dovrei stare in piedi all'erta?
Si puo' vivere in piedi all'erta?

martedì 14 giugno 2011

Amicizie

"Mamma, ma tu ce le hai delle amiche?"
"Ma si, tutte le zie, non ti ricordi?"
"E' che non si vedono mai. In Cina avevi amiche tutti i giorni, qui sei triste".
"Amore, qui lavoro, non ho tempo di vedere le amiche e la sera sto con voi, no?"
"Mamma?"
"Si, amore?"
"Se vuoi esci la sera, noi stiamo con nonna. Sei troppo triste senza amiche".

Bless him.

domenica 13 febbraio 2011

Ispirazione

Oh, Ispirazione, torna a me!
La casa, i bambini, la spesa, i colloqui, le visite mediche, i pensieri, stirare, fare le macchine, vestire, cibare, giocare. Il mio cervello e' saturo. Non riesco a pensare. Vivo il momento ma non ricordo episodi divertenti. Non osservo la gente per strada. Non staro' cominciando anche io a camminare a testa bassa?

mercoledì 5 gennaio 2011

Ci sono giorni...

Ci sono giorni che proprio non va.

Giorni che ti puoi mangiare anche tutto il pacchetto, di galatine. Comuque non va.

Giorni che fa freddo e non riesci a star ferma e poi ti ritrovi immobile a fissare un punto sul muro.
Giorni da copertina sulle spalle.
Giorni che canti ad alta voce nella tua testa perche' se no rischi di urlare ad alta voce fuori dalla tua testa.

Ci sono giorni antipatici.
Giorni in cui mi sono antipatica.

Giorni in cui stiro dopo anni che non stiravo.
Giorni in cui la Coca Cola Zero sarebbe da farsi in endovena.

Giorni in cui la vita e' una cacca, e allora chiudo un occhio quando Buzz riempie il carrello di porcate - di nascosto. Perche' e' bello essere piccoli e felici di fare la spesa con la mamma.

Giorni in cui Strega e' piu' strega del solito e io scoppio a piangere dal pediatra chiedendogli una medicina naturale per renderla una bambina normale, carina, meno difficile.

Giorni in cui la vita sembra tutta successa prima e ti trovi senza sogni da sognare.
Oppure senza speranza nei sogni che vorresti sognare.

Sono giorni.

Solo giorni, vero?

sabato 4 dicembre 2010

Ancora gli elfi - e Santa Lucia

Buzz sta per sperimentare la sua prima vera Santa Lucia. Tutti parlano della Santa, a scuola i bambini sono gia' agitati, leggono storie popolari, organizzano feste. Dovunque si vada passa la Santa con l'asinello, si scrivono lettere e si hanno incubi su carboni e ceneri gettate negli occhi...

"Perche' ai bambini di Brescia arriva Santa Lucia?"
"Mmmm... e' una santa territoriale. A lei piacciono solo i bambini di Brescia."
"Secondo te e' giusto?"
"Amore, non e' una questione di giusto o no. Mettiamola cosi', e' una santa vecchierella e cieca, non ce la fa a fare tutti i posti del mondo perche' ha solo un asinello rachitico ad accompagnarla, mica la slitta figa di Babbo Natale..."
"Mamma?"
"Dimmi"
"La maestra dice che 'figo' e' una brutta parola"
"Ops (la maestra ha in due mesi manfestato disappunto nei confronti di quasi tutto quello che ho fatto e ottenuto negli ultimi cinque anni...). Allora diciamo che comunque e' una fortuna che tu, essendo di Brescia, vieni ricordato dalla Santa, e poi a Natale - visto che sei inglese - ti becchi pure il Babbo!!!"
Passano un paio di minuti di silenzio, penso che stia addormentandosi, ma no:

"Mamma"
"Se non dormi ti tira la cenere!"
"Si, ma devo chiederti un'ultima cosa. Santa Lucia e' morosa di Babbo Natale?"
"Oddio, sono impreparata... ma penso siano amici, si... lui produce per lei, forse... (aargh)"
"No. Credo siano morosi"
"E come mai, se posso chiedere?"
"Sai, sempre il discorso degli elfi... che non puo' essere che dei bimbi cosi' piccoli lavorino sempre e non abbiano neanche una mamma, no? Se Babbo e Santa lavorano insieme, allora magari sono anche sposati".

Il mio bambino comunista e comunitario, che assegna ad ognuno il suo ruolo e distribuisce con caparbieta' biscotti, carote e latte come fossero razioni cibo.

Non so se sono capace

Ci sono cose per cui uno e' portato. Poi ci sono cose dove invece fai schifo. Quando purtroppo fai schifo in cose importantissime, all...