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lunedì 13 luglio 2009

L'Italia delle diversità

Ogni volta il rientro è strano. Ogni volta diverso.

Mercoledì sono stata all'Auchan con mamma e pargoli e sono rimasta scioccata dalla taglia media delle donne italiane! Vedete, anche se io faccio autocritica continua - soprattutto da quando sono arrivati Sophie e l'Hashimoto - sono abituata ad essere circondata da un'esercito di fatine taglia 36, tutte senza fianchi e seno. All'Auchan di Suzhou vendono mutande per creare l'effetto del sedere mancante, i reggiseni sono imbottiti all'inverosimile e sulle cosce asiatiche non si trova un grammo di cellulite neanche al microscopio. Persino il piede asiatico è minuscolo, e chiedere una scarpa numero 38 crea attimi di ilarità tra le commesse.
Ecco... all'Auchan di Brescia è tutto diverso. Forse di solito sono troppo concentrata a individuare prfumi e a scoprire deliziose mercanzie di cui ho sentito la mancanza nei mesi di espatrio, forse d'estate - con le cannottiere e le cosce nude - è più facile guardarsi in giro. In definnitiva: che gioia vedere che ognuno è diverso, che ci sono culetti e culoni, pancette, tartarughe ninja ma anche maniglie dell'amore!... Uno si sente di nuovo normale nel mezzo di tanta diversità, si scompare in quanto diversi in un mare di diversi e non più unica eccezione tra una miriade di teste nere, calzette di nylon, braccina diafane e ombrellini prendisole.
Tutto questo, dopo mesi di depressione nera dopo ogni lezione di yoga in cui, più che Mamma in Forma, mi sento come l'Orso Yogi in mezzo a una selva di giunchi.

A parte le dimensioni medie della popolazione, e il fatto che ad ogni rientro scopro con piacere che siamo più "colorati" e cosmopoliti, non è ancora successo nulla di eclatante. Aspetto con tutto il cuore gli amici di sempre, che mancano quotidianamente nella mia vita fuori porta e che poco riesco a godermi ora che non si è più una manciata di cuori colla chitarra.
Ognuno ha la sua vita. C'è da fare la spesa. Gli impegni fino a dopo cena. Il corso prematrimoniale. I bimbi in arrivo e i denti che pungono. Il lavoro e la famiglia.

Nella mia Italia delle diversità, in cui tutto ogni volta è diverso e diversa sono anche io, ogni volta, ricerco disperatamente un po' di quella leggerezza di cuore del"prima della Cina", quando mi sentivo fresca e il mondo non potva che stupirmi con sorprese meravigliose.

Cercando cercando, si annullano di fronte a me i problemi del bel paese, la pattumiera e la crisi economica. Non mi importa nulla di politica, non capisco niente di raccolta differenziata...
Io torno per il cielo ed i campi verdi che respiro a fondo per colorare le giornate grigie della mia vita quotidiana. Torno per sentire l'odore della mia terra amata.
Torno per trovare un pezzettino di cuore che si è perso tanto tempo fa e senza il quale a volte mi pare di non riconoscermi più allo specchio.

"C'è un buco al centro del mio cuore,
proprio dove un tempo c'eri tu.
Un buco che non so colmare,
perchè la chiave l'hai con te".

sabato 20 dicembre 2008

Stress da ritorno

Lo stress da ritorno si puo' manifestare in determinati modi: c'e' chi diventa iperattivo, chi si distacca dalle attivita' quotidiane per pensare unicamente ai preparativi di rientro e chi - come me - va in letargo. Non riesco a muovere un passo. Devo fare le valigie e non le tocco. Ho preparato le medicine ma sono ancora vicino al lavandino in cucina perche' mi sembra ci sia troppo da fare, e non combino nulla. Ogni volta che passo di fronte alla stanza delle valigie mi viene un brivido, mi dico "tanto in cinque minuti le chiudi" e passo oltre. Magari ora vado e chiudo la porta, cosi' mi risparmio la frustrazione di vedere quella boccona rossa della mia Samsonite.
Alle 11 e passa di mattina del giorno precedente la partenza sono qui con Strega, mentre Papa' e Buzz vanno a tagliarsi i capelli. L'unica in pigiama della famiglia, anche se con unghie smaltate di rosso e piega fresca di ieri pomeriggio.
Ma che me ne faccio della piega quando ho sette mesi di ricrescita?
E le unghie sono cortissime, perche' la mia tiroide le distrugge ancora piu' del solito.
E la pelle per la prima volta in vita mia fa schifo (adolescenza in ritardo?).
E in piu' sono grassa. Me lo ha detto anche la padrona di casa, che non mi vedeva da un po' ed e' rimasta sconvolta da come sono brutta e grassa e che ho fatto ma non allattavo mica io?
Si che allatto. Ma ho l'Hashimoto, e sono tutta sgarrupata.

SE QUALCUNO OSA FARE COMMENTI SU COME SONO MESSA PRENDO UN AEREO IMMEDIATAMENTE E ME NE TORNO IN CINA SENZA NEANCHE RIPENSARCI UN SECONDO.

Non so se sono capace

Ci sono cose per cui uno e' portato. Poi ci sono cose dove invece fai schifo. Quando purtroppo fai schifo in cose importantissime, all...