Il Natale e' nell'aria e la citta' - anzi, la zona lacustre - si popola di delinquenti.
Oggi avevo la mia solita macchinata di figli e amici dei figli, cane mio e cane di nonna - che per non farsi mancare nulla ha passato l'ultima settimana all'ospedale con la polmonite, quando ho deciso di fermarmi a comprare la merenda pre-lezione di equitazione.
Ho lasciato, delinquentella pure io, tutta la tribu' in macchina e mi sono fiondata alla LIDL di Manerba del Garda, con l'intenzione di prendere al volo due succhi, un po' di banane e qualche dolcetto.
Mi sono chinata un attimo - dico: un attimo - sul banco delle castagne e se ne e' andato il mio portafogli.
Attenzione, non il portafogli che uso da almeno un anno, quello marcio di plastica rossa a pois comprato dal negozio cinese di turno.
No, perche' l'altro ieri ho deciso di darmi un tono e ho tirato fuori il mio fantastico portafogli per bene, regalatomi anni fa e riposto con cura per paura di attacchi di figli.
Quindi ho perso, per la cronaca: portafogli di Coccinelle, carta di credito, due bancomat personali e uno aziendale, carta d'identita', patente, tesserino dell'asl, codice fiscale, tutti i miei tesserini sconto e fedelta' per i vari negozi del biologico e anche la tessera del mercatone cinese, tanto per dire.
La cosa piu' simpatica e' stata vedere come il training del personale della Lidl sia basato sul supporto alla clientela... Gentile Sig. Lidl Italia, lo puo' dire ai suoi sudditi che - Natale o non Natale - e' veramente antipatico che uno ti risponda, quando gli chiedi sconsolata di aiutarti perche' ti hanno fregato il portafogli: "Signora, non posso mica fermare i clienti e rovistar loro nelle tasche. Si arrangi".
Proprio cosi;. "Si arrangi". Delinquente anche lui.
Dalla rabbia ho mollato il carrello con il mio ultimo euro e mi sono gettata sul telefono per bloccare tutte le tessere. Che al disgraziato delinquente ladro gli venga un colpo quanto prova a comprarsi i regali di Natale con la mia Mastercard. Che gli si incendi l'albero di Natale la notte della Vigilia e che gli vada via pure l'acqua calda per una settimana. Che a tutto cio' si accompagnino febbre e cagotto e lo molli la morosa la sera dell'anniversario. E che nessuno lo inviti per l'Ultimo, pure.
Tutto cio' nella settimana lavorativamente piu' incasinata , con la nonna in ospedale, il finestrino dell'auto rotto che ha costretto me e Ciucialatte a viaggi sottozero, il garage che non si apre, la spesa mai fatta e la mia prima Santa Lucia da mamma single.
Vorrei chiudermi in casa fino al 2014.
Perche' il 2014 sara' il mio anno, vero?
In fase di adattamento temporaneo, cercando un futuro che sia fatto per noi, stiamo a poco a poco amalgamandoci con gli autoctoni, e questo mi crea crisi di panico notturne.
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venerdì 13 dicembre 2013
sabato 16 giugno 2012
Una giornata tranquilla
0630: sveglia e tentativo di primo caffe'
0700: Strega all'attacco, insieme svegliamo Buzz
0710: Stella baubau fa pipi' in cuccia. Prima lavatrice del giorno
0715: colazione
0730: ci vestiamo e preparo i panini per il pranzo al sacco di Buzz
0740: direzione grest archeologico, 20 minuti di strada
0810: rientro in direzione Polpetown con Strega che porto all'asilo
0840: Strega mollata all'asilo in lacrime
0910: arrivo da mamma' per lasciarle le chiavi di casa
0930: finalmente in ufficio... lavorolavorolavoro
1400: pranzo veloce con l'amica di sempre mentre nonna recupera bimbi a grest'scuola
1445: corsa al negozio di animali per acquisto trasportino
1600: arrivo a casa dove non mi caga nessuno, neanche il cane.
Faccio un paio di telefonate di lavoro.
1630: trasporto famiglia nuovamente in quel di Manerba per festa di compleanno. Saluto e
1710: torno a Polpetown a ritirare la pagella di Buzz bravissimo
1720: prendo anche i libri delle vacanze in cartolibreria, quindi ritorno alla festa
1830: mentre i bimbi giocano a truccarsi recupero un sacchetto di ciliege da un albero nel prato
1900: porto a casa i bimbi, biberon, cartoni e pulisco con la vaporiera i due bagni.
Coordino intanto i ragazzi che mi vengono a pulire la piscina e raccolgo il bucato steso.
2000: preparo 3 scatoloni di giochi per i bimbi terremotati, che un'amica portera' a Carpi domenica.
2100: bimbi a letto con storia e bacino
2130: sistemo l'impianto di irrigazione e innaffio a mano alcune piante
2200: mi siedo per mandare degli ordini che mi sono rimasti indietro al lavoro
2230: mentre cerco di mangiare uno yogurt per cena mi chiama una vicina impanicata
Aggiusto un rubinetto scoppiato alla vicina, spiegandole come usare una chiave inglese.
Andiamo in strada e le insegno dove sono gli interruttori generali e come gestirli.
2300: ora Stella baubau mi reclama... giocheremo a treccia fino a che dura il buio.
Stanca, io? Come se non ce ne fosse un logico perche'.
0700: Strega all'attacco, insieme svegliamo Buzz
0710: Stella baubau fa pipi' in cuccia. Prima lavatrice del giorno
0715: colazione
0730: ci vestiamo e preparo i panini per il pranzo al sacco di Buzz
0740: direzione grest archeologico, 20 minuti di strada
0810: rientro in direzione Polpetown con Strega che porto all'asilo
0840: Strega mollata all'asilo in lacrime
0910: arrivo da mamma' per lasciarle le chiavi di casa
0930: finalmente in ufficio... lavorolavorolavoro
1400: pranzo veloce con l'amica di sempre mentre nonna recupera bimbi a grest'scuola
1445: corsa al negozio di animali per acquisto trasportino
1600: arrivo a casa dove non mi caga nessuno, neanche il cane.
Faccio un paio di telefonate di lavoro.
1630: trasporto famiglia nuovamente in quel di Manerba per festa di compleanno. Saluto e
1710: torno a Polpetown a ritirare la pagella di Buzz bravissimo
1720: prendo anche i libri delle vacanze in cartolibreria, quindi ritorno alla festa
1830: mentre i bimbi giocano a truccarsi recupero un sacchetto di ciliege da un albero nel prato
1900: porto a casa i bimbi, biberon, cartoni e pulisco con la vaporiera i due bagni.
Coordino intanto i ragazzi che mi vengono a pulire la piscina e raccolgo il bucato steso.
2000: preparo 3 scatoloni di giochi per i bimbi terremotati, che un'amica portera' a Carpi domenica.
2100: bimbi a letto con storia e bacino
2130: sistemo l'impianto di irrigazione e innaffio a mano alcune piante
2200: mi siedo per mandare degli ordini che mi sono rimasti indietro al lavoro
2230: mentre cerco di mangiare uno yogurt per cena mi chiama una vicina impanicata
Aggiusto un rubinetto scoppiato alla vicina, spiegandole come usare una chiave inglese.
Andiamo in strada e le insegno dove sono gli interruttori generali e come gestirli.
2300: ora Stella baubau mi reclama... giocheremo a treccia fino a che dura il buio.
Stanca, io? Come se non ce ne fosse un logico perche'.
giovedì 7 giugno 2012
I fili della vita
Ieri sera ho scoperto che se ne e' andata, dopo anni di sofferenza, la mamma della mia migliore amica d'infanzia.
Mamma mi ha chiamato per dirmi del funerale, per darmi l'orario e sottolineare che tanti anni trascorsi insieme mi mettevano nella posizione di non poter mancare e di rendere nota la mia partecipazione al dolore immenso di A. e delle sue sorelle.
Sono partita dall'ufficio, ignorando un paio di commenti acidi, con poca voglia di esser presente in una giornata di tanta sofferenza. Io sono allergica alla sofferenza. Forse ne ho mangiata troppo da piccola (capitasse con in cioccolato!), ma ora la rifuggo. Giro la testa e fingo che non sia capitato nulla. Non sono da funerali. No. Non io.
Arrivata nel mio vecchio quartiere, complice l'introvabile parcheggio, ho cominciato a girare per le stradine della mia infanzia. Qui abitava Tizio, qua Caio... qui mi appostavo per vedere quel ragazzino quando avevo 13 anni, la' portavo a correre il mio cane.
Le memorie mi si sono attaccate addosso come sudore estivo, tutte insieme, riportandomi a quando a casa di A. si faceva merenda, a come giocavamo a pallavolo davanti al suo garage. Mi sono ricordata dei giochi di nascondino - quando ero piccola io e si contava fino a 50 - delle prima confidenze, dei giri in bicicletta e le camminate per andare a prendere l'autobus con la sciarpa che copriva tutto il naso, in inverno.
Nei pochi minuti di passeggiata dalla macchina alla chiesa ho rivissuto anni di storia: l'edicola, noi due che camminavamo per andare all'oratorio, le cicche a forma di pallina, il negozietto dove si prendevano i gelati. Il mio incidente in bicicletta e il pulmino che ci portava a scuola.
Con A. ho fatto tutte le scuole, dall'asilo all'inizio del liceo. Con sua mamma ho fatto tutto il liceo, visto che e' stata mia insegnante di matematica.
Diciotto anni di vita sono parecchi: ci siamo menate, abbiamo fatto le cretine insieme, siamo state a Gardaland e all'Aquafun, abbiamo riso fino alle lacrime e pianto tutte le nostre lacrime. Io ero con lei quando e' morto il suo papa'. Lei era con me 6 mesi dopo, quando e' morto il mio.
Poi ci siamo allontanate, a poco a poco - anzi, molto velocemente.
Senza motivo. Con enorme sofferenza, almeno da parte mia.
L'ho rivista dieci anni fa, collega di un ex-moroso, ma con la mia vita di viaggi non siamo riuscite a tenere un rapporto. L'ho pensata tanto in quest'ultimo anno, in cui Streghetta ha cominciato l'asilo e ha trovato una migliore amica tutta sua. Spesso ho osservato Linda e Strega camminare per manina, raccontarsi le cose nell'orecchio, essere tristi nel lasciarsi, e mi sono ricordata di essere stata io, un tempo, piccola e con il contrassegno, a camminare per i corridoi della scuola forte di essere migliore amica della mia A.
A conclusione del funerale volevo dileguarmi, non pensavo di riuscire a fare le mie condoglianze.
Mi sono avvicinata alla sorella maggiore, pensando che sarebbe stato abbastanza.
La sorella mi ha pero' indirizzato verso di lei, la mia "Linda", la mia prima amica vera.
A. mi e' crollata tra le braccia, come quando avevamo 13 anni.
Si e' lasciata completamente andare. Esattamente come quando avevamo 13 anni, quando io ero il suo specchio e lei il mio e sapevamo di essere l'una il pilastro della vita dell'altra.
Ho sentito tutto il suo dolore entrarmi nella pelle e strizzarmi le budella.
Avrei voluto tenerne un po' dentro io, toglierne un po' a lei.
Non importa quanti anni passano, certi fili non si spezzano. Non si spezzano perche' - come dice la mia mamma saggia - non sono fili che partono da te e ti legano ad un'altra persona... sono fili che partono a te e tornano a te. Sono i fili con cui e' stata tessuta la tua storia.
Me ne sono andata con il cuore graffiato e tanta voglia di non andarmene.
Spero tanto, spero veramente di avere una seconda possibilita', in questa amicizia cosi' grande.
Prometto di metterci tutta me stessa, perche' l'ho sentito forte e chiaro, che non e' una storia finita.
Mamma mi ha chiamato per dirmi del funerale, per darmi l'orario e sottolineare che tanti anni trascorsi insieme mi mettevano nella posizione di non poter mancare e di rendere nota la mia partecipazione al dolore immenso di A. e delle sue sorelle.
Sono partita dall'ufficio, ignorando un paio di commenti acidi, con poca voglia di esser presente in una giornata di tanta sofferenza. Io sono allergica alla sofferenza. Forse ne ho mangiata troppo da piccola (capitasse con in cioccolato!), ma ora la rifuggo. Giro la testa e fingo che non sia capitato nulla. Non sono da funerali. No. Non io.
Arrivata nel mio vecchio quartiere, complice l'introvabile parcheggio, ho cominciato a girare per le stradine della mia infanzia. Qui abitava Tizio, qua Caio... qui mi appostavo per vedere quel ragazzino quando avevo 13 anni, la' portavo a correre il mio cane.
Le memorie mi si sono attaccate addosso come sudore estivo, tutte insieme, riportandomi a quando a casa di A. si faceva merenda, a come giocavamo a pallavolo davanti al suo garage. Mi sono ricordata dei giochi di nascondino - quando ero piccola io e si contava fino a 50 - delle prima confidenze, dei giri in bicicletta e le camminate per andare a prendere l'autobus con la sciarpa che copriva tutto il naso, in inverno.
Nei pochi minuti di passeggiata dalla macchina alla chiesa ho rivissuto anni di storia: l'edicola, noi due che camminavamo per andare all'oratorio, le cicche a forma di pallina, il negozietto dove si prendevano i gelati. Il mio incidente in bicicletta e il pulmino che ci portava a scuola.
Con A. ho fatto tutte le scuole, dall'asilo all'inizio del liceo. Con sua mamma ho fatto tutto il liceo, visto che e' stata mia insegnante di matematica.
Diciotto anni di vita sono parecchi: ci siamo menate, abbiamo fatto le cretine insieme, siamo state a Gardaland e all'Aquafun, abbiamo riso fino alle lacrime e pianto tutte le nostre lacrime. Io ero con lei quando e' morto il suo papa'. Lei era con me 6 mesi dopo, quando e' morto il mio.
Poi ci siamo allontanate, a poco a poco - anzi, molto velocemente.
Senza motivo. Con enorme sofferenza, almeno da parte mia.
L'ho rivista dieci anni fa, collega di un ex-moroso, ma con la mia vita di viaggi non siamo riuscite a tenere un rapporto. L'ho pensata tanto in quest'ultimo anno, in cui Streghetta ha cominciato l'asilo e ha trovato una migliore amica tutta sua. Spesso ho osservato Linda e Strega camminare per manina, raccontarsi le cose nell'orecchio, essere tristi nel lasciarsi, e mi sono ricordata di essere stata io, un tempo, piccola e con il contrassegno, a camminare per i corridoi della scuola forte di essere migliore amica della mia A.
A conclusione del funerale volevo dileguarmi, non pensavo di riuscire a fare le mie condoglianze.
Mi sono avvicinata alla sorella maggiore, pensando che sarebbe stato abbastanza.
La sorella mi ha pero' indirizzato verso di lei, la mia "Linda", la mia prima amica vera.
A. mi e' crollata tra le braccia, come quando avevamo 13 anni.
Si e' lasciata completamente andare. Esattamente come quando avevamo 13 anni, quando io ero il suo specchio e lei il mio e sapevamo di essere l'una il pilastro della vita dell'altra.
Ho sentito tutto il suo dolore entrarmi nella pelle e strizzarmi le budella.
Avrei voluto tenerne un po' dentro io, toglierne un po' a lei.
Non importa quanti anni passano, certi fili non si spezzano. Non si spezzano perche' - come dice la mia mamma saggia - non sono fili che partono da te e ti legano ad un'altra persona... sono fili che partono a te e tornano a te. Sono i fili con cui e' stata tessuta la tua storia.
Me ne sono andata con il cuore graffiato e tanta voglia di non andarmene.
Spero tanto, spero veramente di avere una seconda possibilita', in questa amicizia cosi' grande.
Prometto di metterci tutta me stessa, perche' l'ho sentito forte e chiaro, che non e' una storia finita.
lunedì 5 dicembre 2011
Il vortice di Natale
Sono in piedi di fronte al vortice del Natale e non ho il coraggio di buttarmici dentro.
Stamattina ho scioccato le mamme di Polpe con l'ammissione di non aver fatto ancora nulla e di non aver acquistato ancora niente.
L'albero di Natale e' montato ma non decorato, i bambini hanno materia prima per centinaia di lavoretti e scatoloni di pittura a dita e fiocchetti coprono la superficie della mia sala da giorni. Non riesco nemmeno a pensare ai regali che mi viene un nodo allo stomaco.
PGL potrebbe non essere qui.
E' un Natale strano, per gli Sgarrupini.
Strano aver finalmente una casa ma non essere una famiglia.
Strano aspettare Santa Lucia a Brescia e non in qualche luogo perduto del globo. Strano non star discutendo di date e spostamenti da una parte all'altra dell'Europa.
Io dal Natale quest'anno non mi aspetto nulla, anche se un paio di desideri picco-piccoli ce li avrei.
Vorrei tempo. Per me e per le persone che amo.
Un paio di scarpe senza buchi (sono messa malissimo) e magari un cucciolo da coccolare.
Vorrei anche due progetti per il futuro, e i colpi di sole perche' mi stanno spuntando capelli bianchi a gogo'. Infine vorrei svegliarmi con PGL e vedere i bambini che spacchettano ansiosi, e poi stare seduti sul divano a guardare le lucine con un bicchiere di mulled wine tra le mani.
I miei piccoli marziani le idee le hanno abbastanza chiare e compilano liste su liste, dividendo compiti tra Babbo Natale e Santa Lucia, che cosi' vecchierella e poverina non puo' trasportare troppi giochi.
Buzz continua ad essere scientifico e "antico" come dice la nonna.
Vorrebbe un formicaio vero, un esperimento sull'Egitto, dei libri sulla natura, un mappamondo e un mappastelle. Ieri in un impeto di bambinismo ha fatto il diavolo a quattro per una macchinina telecomandata e magari una fionda.
Streghetta e' partita in quarta con le bambole vampiro che fanno paura. Poi - perche' no? - una valigia piena di trucchi e - per la modica cifra di 90 euro - Toffee, il pony tutto fare.
Non c'e' via d'uscita. Sento che dovro' cominciare a prendere sul serio le feste.
O qualcuno ha un piano magico per fuggirle a pie' pari?
Stamattina ho scioccato le mamme di Polpe con l'ammissione di non aver fatto ancora nulla e di non aver acquistato ancora niente.
L'albero di Natale e' montato ma non decorato, i bambini hanno materia prima per centinaia di lavoretti e scatoloni di pittura a dita e fiocchetti coprono la superficie della mia sala da giorni. Non riesco nemmeno a pensare ai regali che mi viene un nodo allo stomaco.
PGL potrebbe non essere qui.
E' un Natale strano, per gli Sgarrupini.
Strano aver finalmente una casa ma non essere una famiglia.
Strano aspettare Santa Lucia a Brescia e non in qualche luogo perduto del globo. Strano non star discutendo di date e spostamenti da una parte all'altra dell'Europa.
Io dal Natale quest'anno non mi aspetto nulla, anche se un paio di desideri picco-piccoli ce li avrei.
Vorrei tempo. Per me e per le persone che amo.
Un paio di scarpe senza buchi (sono messa malissimo) e magari un cucciolo da coccolare.
Vorrei anche due progetti per il futuro, e i colpi di sole perche' mi stanno spuntando capelli bianchi a gogo'. Infine vorrei svegliarmi con PGL e vedere i bambini che spacchettano ansiosi, e poi stare seduti sul divano a guardare le lucine con un bicchiere di mulled wine tra le mani.
I miei piccoli marziani le idee le hanno abbastanza chiare e compilano liste su liste, dividendo compiti tra Babbo Natale e Santa Lucia, che cosi' vecchierella e poverina non puo' trasportare troppi giochi.
Buzz continua ad essere scientifico e "antico" come dice la nonna.
Vorrebbe un formicaio vero, un esperimento sull'Egitto, dei libri sulla natura, un mappamondo e un mappastelle. Ieri in un impeto di bambinismo ha fatto il diavolo a quattro per una macchinina telecomandata e magari una fionda.
Streghetta e' partita in quarta con le bambole vampiro che fanno paura. Poi - perche' no? - una valigia piena di trucchi e - per la modica cifra di 90 euro - Toffee, il pony tutto fare.
Non c'e' via d'uscita. Sento che dovro' cominciare a prendere sul serio le feste.
O qualcuno ha un piano magico per fuggirle a pie' pari?
giovedì 15 settembre 2011
Sopravvissuta.
La mia giornata e' cominciata alle ore 1.36 di notte.
Ebbene si, la scuola ci agita e psicomatizziamo con sangue dal naso la notte e tanto bisogno di coccole.
"Per lo meno stai dal tuo lato".
"Non capisci, se sto 'tacato faccio i sogni belli. Vedi: 'tacato - uomo che scia. Non 'tacato - un mostro si mangia l'uomo che scia. Devo stare 'tacato".
Dormo quello che posso, accendo la luce per segnare un paio di appunti, arrivano l'alba, la sveglia, la Strega. Comincia un giorno nuovo. Il terzo giorno di scuola.
"E i quaderni piccoli?"
"Quali quaderni piccoli?"
Pianto.
"La maestra ha detto che ho bisogno di due quadernetti, buuuuu....".
Alle 6.45 del mattino e' un'informazione molto utile.
Accendo computer e skype per prepararmi ai problemi quotidiani, che per una questione di privacy aziendale devo tralasciare, mentre nulla mi vieta di sottolineare che da una settimana sto riprendendo i gastroprotettori perche' lo stress mi ha spaccato lo stomaco.
Colazione.
Vestiti.
Strega oucia i piedi in piscina.
Ri-vestiti.
Urla di mamma, non si trova Giraffe Kay, che e' indispensabile per sanita' mentale della Streghetta.
Giraffe salta fuori da sotto il divano, sono le 8.15, viviamo ad un secondo dalla scuola e riusciremo di sicuro ad essere gli ultimi.
Passeggino, spazzatura, urla.
Bambini che rotolano giu' dalla discesa polpenazziana, arriviamo al suono della campanella.
Fuori uno.
Altri cento metri in ripida discesa con il passeggino e la pattumiera, che mi sono dimenticata di buttare di fronte alle elementari, e sono all'asilo della poppa.
Pare che la bambina sia inseritissima, come se ci fosse nata, al Maffizzoli.
Chiedo se allora potrebbero non farle fare 3 settimane di inserimento, visto che rischio la salute mia e della mamma.
Non possono.
Riprendo passeggino e pattumiera, che getto alla fine di una salita ammazza-fiato. Sono fradicia.
Corro in cartoleria e acquisto i quaderni, li porto a scuola. Vado a casa e recupero il computer.
Salto in macchina e comincia la mia giornata.
Non sono neanche le nove e avrei bisogno di una doccia e una seduta di ipnosi.
Al rientro ci sta banca, supermercato, garden center e cena. Passo anche l'aspirapolvere e travaso una pianta di aloe con tanto di argilla e rifiniture.
Annego l'unica lucertola rimbambita nel bagnetto di Sophie e causo anni di analisi a mio figlio che la prende in mano pensando sia uno dei suoi mini dinosaurini di gomma.
La mia vicina e' messa peggio di me, arriva a casa alle sette e le si legge ogni minuto della sua giornata in faccia... li invito a cena.
A cena c'e' anche un merlotto che si auto-invita, scagazza dovunque e si va a nascondere tra le travi del soffitto in sala.
Risolviamo tutto, mangiamo e ce la ridiamo un po'.
Alle nove i bambini sono a letto, mi manca solo la cucina e una lavatrice.
Per l'ennesima volta rimando lo stiro. Lo faccio ormai da un mese... ma mi sono resa conto che le lenzuola vanno bene anche un po' stropicciate, oh no?
Meglio buttarsi a letto con un sano libro e sperare che nulla accada fino al suono della sveglia.
"Notte.
Ebbene si, la scuola ci agita e psicomatizziamo con sangue dal naso la notte e tanto bisogno di coccole.
"Per lo meno stai dal tuo lato".
"Non capisci, se sto 'tacato faccio i sogni belli. Vedi: 'tacato - uomo che scia. Non 'tacato - un mostro si mangia l'uomo che scia. Devo stare 'tacato".
Dormo quello che posso, accendo la luce per segnare un paio di appunti, arrivano l'alba, la sveglia, la Strega. Comincia un giorno nuovo. Il terzo giorno di scuola.
"E i quaderni piccoli?"
"Quali quaderni piccoli?"
Pianto.
"La maestra ha detto che ho bisogno di due quadernetti, buuuuu....".
Alle 6.45 del mattino e' un'informazione molto utile.
Accendo computer e skype per prepararmi ai problemi quotidiani, che per una questione di privacy aziendale devo tralasciare, mentre nulla mi vieta di sottolineare che da una settimana sto riprendendo i gastroprotettori perche' lo stress mi ha spaccato lo stomaco.
Colazione.
Vestiti.
Strega oucia i piedi in piscina.
Ri-vestiti.
Urla di mamma, non si trova Giraffe Kay, che e' indispensabile per sanita' mentale della Streghetta.
Giraffe salta fuori da sotto il divano, sono le 8.15, viviamo ad un secondo dalla scuola e riusciremo di sicuro ad essere gli ultimi.
Passeggino, spazzatura, urla.
Bambini che rotolano giu' dalla discesa polpenazziana, arriviamo al suono della campanella.
Fuori uno.
Altri cento metri in ripida discesa con il passeggino e la pattumiera, che mi sono dimenticata di buttare di fronte alle elementari, e sono all'asilo della poppa.
Pare che la bambina sia inseritissima, come se ci fosse nata, al Maffizzoli.
Chiedo se allora potrebbero non farle fare 3 settimane di inserimento, visto che rischio la salute mia e della mamma.
Non possono.
Riprendo passeggino e pattumiera, che getto alla fine di una salita ammazza-fiato. Sono fradicia.
Corro in cartoleria e acquisto i quaderni, li porto a scuola. Vado a casa e recupero il computer.
Salto in macchina e comincia la mia giornata.
Non sono neanche le nove e avrei bisogno di una doccia e una seduta di ipnosi.
Al rientro ci sta banca, supermercato, garden center e cena. Passo anche l'aspirapolvere e travaso una pianta di aloe con tanto di argilla e rifiniture.
Annego l'unica lucertola rimbambita nel bagnetto di Sophie e causo anni di analisi a mio figlio che la prende in mano pensando sia uno dei suoi mini dinosaurini di gomma.
La mia vicina e' messa peggio di me, arriva a casa alle sette e le si legge ogni minuto della sua giornata in faccia... li invito a cena.
A cena c'e' anche un merlotto che si auto-invita, scagazza dovunque e si va a nascondere tra le travi del soffitto in sala.
Risolviamo tutto, mangiamo e ce la ridiamo un po'.
Alle nove i bambini sono a letto, mi manca solo la cucina e una lavatrice.
Per l'ennesima volta rimando lo stiro. Lo faccio ormai da un mese... ma mi sono resa conto che le lenzuola vanno bene anche un po' stropicciate, oh no?
Meglio buttarsi a letto con un sano libro e sperare che nulla accada fino al suono della sveglia.
"Notte.
mercoledì 10 agosto 2011
NOMI
STREGA
Tu come ti chiami, Laula?
Si. E tu?
Io no.
BUZZ
Perche' invece non mi avete chiamato BEN TEN?
Ben di nome e Ten di cognome?
No! BENTEN di nome, BENTENNISON di cognome.
Tu come ti chiami, Laula?
Si. E tu?
Io no.
BUZZ
Perche' invece non mi avete chiamato BEN TEN?
Ben di nome e Ten di cognome?
No! BENTEN di nome, BENTENNISON di cognome.
mercoledì 27 luglio 2011
Considerazione di una serata stanca
Sono stanca, a pezzi, mi sento depressa e sola. Molto sola e triste perche' mi pare che nella mia vita nulla succeda come avrei desiderato succedesse. Vedo un mucchio di roba da stirare, vedo lavoro, lavoro, lavoro: piante da potare e innaffiare, sorridi, la cucina, i pavimenti, sorridi, lava i denti ai bimbi, metti a posto documenti, sorridi, racconta una storia, fai dieci telefonate a gente che non mi considera neanche di striscio, sorridi, aspetta tuo marito su skype, sorridi comunque.
Ne ho le palle piene, se me lo concedete. Soprattutto di sorridere.
Poi entro nella stanza dei poppi per coprirli e spegnere la lucina.
Li guardo e spero si sveglino nel mezzo della notte per venire nel lettone e respirarli nel buio e toccare le loro guance morbide (ma con loro non lo ammettero' mai). Li guardo e ne vorrei avere altri dieci, di bambini cosi', perche' li amo tanto che mi fa male la pancia e non riesco a capire come faccio ad essere cosi' fortunata da essere diventata la mamma di due esseri cosi' speciali.
Ne ho le palle piene, se me lo concedete. Soprattutto di sorridere.
Poi entro nella stanza dei poppi per coprirli e spegnere la lucina.
Li guardo e spero si sveglino nel mezzo della notte per venire nel lettone e respirarli nel buio e toccare le loro guance morbide (ma con loro non lo ammettero' mai). Li guardo e ne vorrei avere altri dieci, di bambini cosi', perche' li amo tanto che mi fa male la pancia e non riesco a capire come faccio ad essere cosi' fortunata da essere diventata la mamma di due esseri cosi' speciali.
venerdì 13 maggio 2011
Una sera come un'altra
Oggi me lo ero riproposta: raccatto i bambini dalla nonna e corro a casa per lavare l'auto di PGL, che quando c'era qui lui era uno splendore (d'altronde, quando di fa una cosa, nella vita, la si puo' fare anche bene, no?) e invece ora sopravvive alla polvere che da fine marzo si accumula sui tappetini nuovi e sulla bella carrozzeria color argento.
Invece:
Strega e' stata recuperata vomitante all'asilo dalla Nonna.
Ho dovuto mollare il lavoro di fretta e furia, avvertendo il mio capo che domani probabilmente avrei portato la bambina in ufficio. "Al prossimo giro, per come va qua dentro, apro un asilo!"
La maestra di Buzz mi ha fermato per spiegarmi quanto e' difficile interagire con mio figlio perche' e' iperattivo. Mi sono scusata.
Sono stata fermata dalla rappresentante di classe che mi ha ingaggiata per essere il COLORE ARANCIO nella recita scolastica di fine anno. Spero di non essere invece in fiera a Monaco in quei giorni...
Buzz ha incontrato Gablilele e non si e' scollato dai suoi Gormiti fino alle 5 di pomeriggio.
Stanno rifacendo la strada sui tornanti per arrivare al nostro ameno paesino lacustre, per cui sono stata mezzora ferma in coda a cantare - novita' novita' - Bella Ciao con Buzz.
La mia sala e la mia cucina sono invase dalle formiche, che ho cercato di combattere a colpi di sgrassatore e spugna (chissa' perche').
Ho deciso di ritirare le 2 lavatrici stese all'alba e di metterne su un'altra.
Mentre ero in lavanderia sono stata chiamata dagli urli di Buzz. Arrivata in sala ho constatato che le formiche nuotavano nel vomito di mela grattuggiata di Strega, ora in lacrime e zozza. Il suddetto vomito - della qualita' "a getto", ha ricreato un motivo pseudo impressionista sul mio nuovo divano blu.
Ho preso Strega, le ho fatto il bagno e l'ho buttata sul divano (l'altro) con il fratello a guardare un cartone.
Ho raccolto vomito e passato disinfettante. Intanto che c'ero ho lavato tutta la sala e la cucina.
Mentre per terra c'era bagnato, ho deciso di risettare l'irrigazione - non ce ne vengo fuori - e di dare l'acqua ai vasi in giardino.
Ho preparato e consumato cena coi poppi.
Ho lavato la cucina e fatto partire la lavastoviglie.
Ho raccolto i vestiti vomitati di Strega dal bagno e deciso che tanto valeva pulire entrambi i bagni e passare l'anticalcare ovunque.
Ho tirato su la biancheria lavata e ne ho messo un'altro giro in lavatrice.
Mi sono fatta un pezzo di uovo di Pasqua (di nascosto per evitare ulteriori vomiti/capricci) e un bicchiere di malvasia.
Ho lavato, impigiamato, dato medicine, letto storie e messo a letto i miei bimbi.
Ora scrivo mentre sta bollendo un pentolino di te', dovrei stirare le due lavatrici di ieri e lavorare un po'. La macchina non e' stata lavata, cosi' come non ho depennato nessuno degli altri "mestieri" in lista. Ripenso a quello che mi ha detto oggi la mia amica di sempre: " non ti sembra, a volte, che stiamo buttandola nel cesso, la nostra vita?".
A volte si.
Ma poi arriva la sera, e c'e' sempre la speranza del domani, e la soddisfazione per qualcosa che e' successo oggi. Anche se piccolo e irrilevante agli occhi di tutti.
Mi sa che non stiro.
Buona notte, donne "ordinarie", con vite speciali e movimentate. Guerriere del quotidiano, come un po' mi sento io, questa sera.
Invece:
Strega e' stata recuperata vomitante all'asilo dalla Nonna.
Ho dovuto mollare il lavoro di fretta e furia, avvertendo il mio capo che domani probabilmente avrei portato la bambina in ufficio. "Al prossimo giro, per come va qua dentro, apro un asilo!"
La maestra di Buzz mi ha fermato per spiegarmi quanto e' difficile interagire con mio figlio perche' e' iperattivo. Mi sono scusata.
Sono stata fermata dalla rappresentante di classe che mi ha ingaggiata per essere il COLORE ARANCIO nella recita scolastica di fine anno. Spero di non essere invece in fiera a Monaco in quei giorni...
Buzz ha incontrato Gablilele e non si e' scollato dai suoi Gormiti fino alle 5 di pomeriggio.
Stanno rifacendo la strada sui tornanti per arrivare al nostro ameno paesino lacustre, per cui sono stata mezzora ferma in coda a cantare - novita' novita' - Bella Ciao con Buzz.
La mia sala e la mia cucina sono invase dalle formiche, che ho cercato di combattere a colpi di sgrassatore e spugna (chissa' perche').
Ho deciso di ritirare le 2 lavatrici stese all'alba e di metterne su un'altra.
Mentre ero in lavanderia sono stata chiamata dagli urli di Buzz. Arrivata in sala ho constatato che le formiche nuotavano nel vomito di mela grattuggiata di Strega, ora in lacrime e zozza. Il suddetto vomito - della qualita' "a getto", ha ricreato un motivo pseudo impressionista sul mio nuovo divano blu.
Ho preso Strega, le ho fatto il bagno e l'ho buttata sul divano (l'altro) con il fratello a guardare un cartone.
Ho raccolto vomito e passato disinfettante. Intanto che c'ero ho lavato tutta la sala e la cucina.
Mentre per terra c'era bagnato, ho deciso di risettare l'irrigazione - non ce ne vengo fuori - e di dare l'acqua ai vasi in giardino.
Ho preparato e consumato cena coi poppi.
Ho lavato la cucina e fatto partire la lavastoviglie.
Ho raccolto i vestiti vomitati di Strega dal bagno e deciso che tanto valeva pulire entrambi i bagni e passare l'anticalcare ovunque.
Ho tirato su la biancheria lavata e ne ho messo un'altro giro in lavatrice.
Mi sono fatta un pezzo di uovo di Pasqua (di nascosto per evitare ulteriori vomiti/capricci) e un bicchiere di malvasia.
Ho lavato, impigiamato, dato medicine, letto storie e messo a letto i miei bimbi.
Ora scrivo mentre sta bollendo un pentolino di te', dovrei stirare le due lavatrici di ieri e lavorare un po'. La macchina non e' stata lavata, cosi' come non ho depennato nessuno degli altri "mestieri" in lista. Ripenso a quello che mi ha detto oggi la mia amica di sempre: " non ti sembra, a volte, che stiamo buttandola nel cesso, la nostra vita?".
A volte si.
Ma poi arriva la sera, e c'e' sempre la speranza del domani, e la soddisfazione per qualcosa che e' successo oggi. Anche se piccolo e irrilevante agli occhi di tutti.
Mi sa che non stiro.
Buona notte, donne "ordinarie", con vite speciali e movimentate. Guerriere del quotidiano, come un po' mi sento io, questa sera.
mercoledì 3 novembre 2010
Veline
I pomeriggi bresciani trascorrono lenti nei giorni di pioggia. I bimbi sgarrupini necessitano di sfogo e amici ed io imploro la solita amica di raggiungermi per un gelato al Mac Donalds, per il semplice fatto che ha uno spazio bimbi in cui i miei nani possono arrampicarsi e saltellare.
Spesso ci imbattiamo in feste di compleanno: compleanni multicolori, di bimbi scatenati, rumorosi e felici.
A volte noto particolari inquietanti, per me che ho vissuto un'infanzia del secolo scorso e ho cominciato a vivere l'infanzia dei miei bimbi nell'ovatta del mondo espatriato. Oggi, per esempio.
Al party c'era musica, e i bimbi hanno cominciato a ballare.
Buzz sconvolto indica con il ditino, io mi giro e vedo una bambina di non piu' di 7 anni sul tavolo in un tentativo di lap dance. La metto sul ridere, aspetto che le mamme intervengano per porre fine a le movenze sexy accolte subito con battiti di mani dai compagni di classe, raccolti a semicerchio intorno alla biondina.
Ebbene, le signore intorno a me ridono e commentano alla mamma interessata che e' proprio portata, la cucciola. Di sicuro fara' la velina. "Sperom", risponde mamma di biondina.
L'amica di sempre ed io ci guardiamo sconvolte. Lei fissa negli occhi Ninetta - 4 mesi, 2 denti e un barattolo di mela - "se mi fai una cosa del genere ti tiro giu' a calci".
Tiro un sospiro di sollievo, per un secondo avevo pensato di essere una bacchettona indietro coi tempi!
Spesso ci imbattiamo in feste di compleanno: compleanni multicolori, di bimbi scatenati, rumorosi e felici.
A volte noto particolari inquietanti, per me che ho vissuto un'infanzia del secolo scorso e ho cominciato a vivere l'infanzia dei miei bimbi nell'ovatta del mondo espatriato. Oggi, per esempio.
Al party c'era musica, e i bimbi hanno cominciato a ballare.
Buzz sconvolto indica con il ditino, io mi giro e vedo una bambina di non piu' di 7 anni sul tavolo in un tentativo di lap dance. La metto sul ridere, aspetto che le mamme intervengano per porre fine a le movenze sexy accolte subito con battiti di mani dai compagni di classe, raccolti a semicerchio intorno alla biondina.
Ebbene, le signore intorno a me ridono e commentano alla mamma interessata che e' proprio portata, la cucciola. Di sicuro fara' la velina. "Sperom", risponde mamma di biondina.
L'amica di sempre ed io ci guardiamo sconvolte. Lei fissa negli occhi Ninetta - 4 mesi, 2 denti e un barattolo di mela - "se mi fai una cosa del genere ti tiro giu' a calci".
Tiro un sospiro di sollievo, per un secondo avevo pensato di essere una bacchettona indietro coi tempi!
venerdì 22 ottobre 2010
Adattamento - ancora
Il periodo d'adattametno continua e vengo sorpresa con effetti speciali dai nani semi-cinesi, che ancora non si sono adeguati ad usi e costumi locali.
1) In Cina nessuno si fa i fatti propri. A Torino si.
A casa della bisnonna per il weekend, ancora in fase di scarico auto, Buzz si era gia' autoinvitato dalla vicina, di cui conosceva: nome dei due cani, verdure coltivate nell'orto, armadietto in cui la signora nasconde i bombom per il suo nipote di due anni. Dopo 9 mesi d'attesa (quasi una gravidanza) ho dovuto, prima di abbracciare la mia nonna, trascorrere mezzora con la vicina.
2) In Cina viene rispettata l'essenzialita' del bisogno primario.
Ma il bresciano medio non apprezza vedere pisellini volanti in corso Zanardelli. Buzz, bloccato con la mano che abbassava la cerniera, mi ha detto - candidamente: "ma insomma, mi scappa la pipi'".
Forse e' colpa mia e del mio essermi adeguata all'andazzo cinese, ma non siamo riusciti a trovare un accordo. Per Buzz non ha assolutamente senso che a Brescia non si faccia cosi'.
3) In Cina le bambine bionde ricevono almeno 4 giochini al MacDonald.
Al centro commerciale il Leone, di sabato a pranzo, e' tanto se non te lo tirano dietro, l'Happy Meal.
4) In Cina le mamme vivono per i bimbi.
In Italia le mamme devono tirar su casa, cercare lavoro, fare la lavatrice, fare il bagnetto ai pupi senza funghi atomici di pupi e giochi nel suddetto bagnetto...
5) In Cina le mamme, quando i bimbi dormono, si guardano un sacco di film e scrivono i blog.
In Italia le mamme, quando i bimbi dormono, devono tirar su casa, cercare lavoro, fare la lavatrice, tirare su i disastri post bagnetto atomico...
6) In Cina siamo sempre noi tre.
A Brescia "ma quante zie ho, in definitiva?". "Se tu dici no, io chiedo a nonna, che e' capo in questa casa". "Chi andiamo a trovare oggi, mamma?".
A Brescia Strega si fa toccare, coccolare, parla con la gente, non ringhia piu' al prossimo come ha fatto da quando ha imparato a ringhiare.
A Brescia Buzz adora andare a fare la spesa e non piange di fronte al mercato puzzolente pieno di zampe di porco sanguinolente, pesci affettati vivi e polli sgozzati di fronte al pubblico.
Ci stiamo adeguando. Solo, ho poco tempo per raccontarlo.
Ma pare che a qualcuno i miei racconti facciano sorridere... e MARTEDI' SERA SONO SU TELETUTTO, alle 21.00, QUESTIONI DI GUSTO... Ho gia' prenotato il parrucchiere!
1) In Cina nessuno si fa i fatti propri. A Torino si.
A casa della bisnonna per il weekend, ancora in fase di scarico auto, Buzz si era gia' autoinvitato dalla vicina, di cui conosceva: nome dei due cani, verdure coltivate nell'orto, armadietto in cui la signora nasconde i bombom per il suo nipote di due anni. Dopo 9 mesi d'attesa (quasi una gravidanza) ho dovuto, prima di abbracciare la mia nonna, trascorrere mezzora con la vicina.
2) In Cina viene rispettata l'essenzialita' del bisogno primario.
Ma il bresciano medio non apprezza vedere pisellini volanti in corso Zanardelli. Buzz, bloccato con la mano che abbassava la cerniera, mi ha detto - candidamente: "ma insomma, mi scappa la pipi'".
Forse e' colpa mia e del mio essermi adeguata all'andazzo cinese, ma non siamo riusciti a trovare un accordo. Per Buzz non ha assolutamente senso che a Brescia non si faccia cosi'.
3) In Cina le bambine bionde ricevono almeno 4 giochini al MacDonald.
Al centro commerciale il Leone, di sabato a pranzo, e' tanto se non te lo tirano dietro, l'Happy Meal.
4) In Cina le mamme vivono per i bimbi.
In Italia le mamme devono tirar su casa, cercare lavoro, fare la lavatrice, fare il bagnetto ai pupi senza funghi atomici di pupi e giochi nel suddetto bagnetto...
5) In Cina le mamme, quando i bimbi dormono, si guardano un sacco di film e scrivono i blog.
In Italia le mamme, quando i bimbi dormono, devono tirar su casa, cercare lavoro, fare la lavatrice, tirare su i disastri post bagnetto atomico...
6) In Cina siamo sempre noi tre.
A Brescia "ma quante zie ho, in definitiva?". "Se tu dici no, io chiedo a nonna, che e' capo in questa casa". "Chi andiamo a trovare oggi, mamma?".
A Brescia Strega si fa toccare, coccolare, parla con la gente, non ringhia piu' al prossimo come ha fatto da quando ha imparato a ringhiare.
A Brescia Buzz adora andare a fare la spesa e non piange di fronte al mercato puzzolente pieno di zampe di porco sanguinolente, pesci affettati vivi e polli sgozzati di fronte al pubblico.
Ci stiamo adeguando. Solo, ho poco tempo per raccontarlo.
Ma pare che a qualcuno i miei racconti facciano sorridere... e MARTEDI' SERA SONO SU TELETUTTO, alle 21.00, QUESTIONI DI GUSTO... Ho gia' prenotato il parrucchiere!
giovedì 16 settembre 2010
Hilltop Hospital
http://www.youtube.com/watch?v=qtVNcEka5YM
Dopo mezzora di avanti-indietro dalla cucina alla sala, mi e' sorto spontaneo chiedere a mio figlio che razza di cartone stesse guardando, un susseguirsi di gambe rotte e letti di ospedale. Ebbene, in Inghilterra c'e' Grey's Anatomy versione nani di pongo: Hill Top Hospital. E che ci posso fare?
"Buzz, quando schiatta 'sto cane verde andiamo a fare il riposino, va'".
"Non muove mamma, gli fanno subito l'emocromo".
O.MIO.DIO.
Dopo mezzora di avanti-indietro dalla cucina alla sala, mi e' sorto spontaneo chiedere a mio figlio che razza di cartone stesse guardando, un susseguirsi di gambe rotte e letti di ospedale. Ebbene, in Inghilterra c'e' Grey's Anatomy versione nani di pongo: Hill Top Hospital. E che ci posso fare?
"Buzz, quando schiatta 'sto cane verde andiamo a fare il riposino, va'".
"Non muove mamma, gli fanno subito l'emocromo".
O.MIO.DIO.
lunedì 9 agosto 2010
I sogni son desideri...
Notte insonne a Suzhou. Entrambi i bambini sgarrupini cum incubi nel lettone a tirare calci e piagnucolare nelle orecchie di mamma Lau, che ha provato carezze, minacce, cuscini sulle orecchie e ora si trova - in attesa dell'ennesimo appuntamento dal dentista - con due occhiaie che potrebbero essere patrimonio nazionale.
"Amore, ma che e' successo ieri notte?"
"Ho avuto gli incubi"
"E che cosa hai sognato?"
"Un drago grandissimo, con un tronco spaventoso".
"Un tronco?"
"Ma si, come l'elefante (in inglese proboscide di dice "trunk")"
"Ah, e cosa faceva 'sto drago?"
"Con la sua proboscide di legno sbatteva dovunque e rompeva tutto?"
"Si, ma a te che faceva? E' una cosa un po' ridicola, un drago elefante, no?"
"Ma mamma! Se i sogni son desideri racchiusi dentro il cuore, vuol dire che io 'sto drago che sbatteva ce lo avevo in pancia. E' per quello che avevo paura. Capisci???"
Irritato e stanco, lui.
Stanca e nuovamente sorpresa, io.
Per Strega non ci sono motivazioni, rompe le palle ogni santa notte.
"Amore, ma che e' successo ieri notte?"
"Ho avuto gli incubi"
"E che cosa hai sognato?"
"Un drago grandissimo, con un tronco spaventoso".
"Un tronco?"
"Ma si, come l'elefante (in inglese proboscide di dice "trunk")"
"Ah, e cosa faceva 'sto drago?"
"Con la sua proboscide di legno sbatteva dovunque e rompeva tutto?"
"Si, ma a te che faceva? E' una cosa un po' ridicola, un drago elefante, no?"
"Ma mamma! Se i sogni son desideri racchiusi dentro il cuore, vuol dire che io 'sto drago che sbatteva ce lo avevo in pancia. E' per quello che avevo paura. Capisci???"
Irritato e stanco, lui.
Stanca e nuovamente sorpresa, io.
Per Strega non ci sono motivazioni, rompe le palle ogni santa notte.
lunedì 2 agosto 2010
Metri cubi e scatoloni
Ci sono dentro fino al collo, anzi, molto piu' dentro di quanto pensassi di esserci dentro.
Stamattina e' venuta la prima azienda per il trasloco, tanto per capire quanto siano lievitati i 5 metri cubi importati dall'Irlanda. Essendo io molto ottimista e probabilmente un po' ingenua, non capendone poi molto di numeri e volumi, mi sono detta: arriveremo a 7. L'ho anche detto al trasportatore ".ma si, massimo saranno 6 o 7". "E le bici?" mi fa lui. Ovvio che le bici dei bimbi vengono. "E in cucina non hai nulla?". Ma si, cosa vuoi che tenga il Bimbi, e un po' di tazze, e il servizio da te' giapponese, le tazze da sake', le ceramiche tailandesi... "I libri?", saranno due casse, no? "Facciamo 8".
Pare che io sia lievitata e triplicata in tre anni. Ho 15 metri cubi di roba e tanta voglia di piangere.
In piu' - come mi piace ricordare a tutti voi - non ho ancora una destinazione. O forse rifiuto di ammettere che la destinazione c'e' e a me non piace per niente. Non mi va di vivere in Inghilterra, non voglio neanche provarci. Sono stanca di provare e riprovare e ambientarmi in un mondo che comunque non e' mai "casa". Mi si spezza il cuore al pensiero che io a casa non tornero' mai, che saro' sempre straniera in terra straniera, che aspettero' le vacanze trepidante ogni volta per sentire l'odore dell'Italia, per annusare l'espresso dell'areoporto.
Questo non mi va giu', piu' di tutto il resto, anche se - come un mantra - continuoa ripetermi che l'Inghilterra e' piu' vicina della Cina, che sono compromessi, che.
Sono stufa di compromessi.
Se devo abbandonare la mia vita di qua, devo farlo per lo meno con la speranza di un qualcosa di meglio all'orizzonte, dove invece c'e' solo nebbia e pioggia, pare.
Sopportatemi, vi assicuro che di questi post ne arriveranno a gogo' nel prossimo periodo.
Stamattina e' venuta la prima azienda per il trasloco, tanto per capire quanto siano lievitati i 5 metri cubi importati dall'Irlanda. Essendo io molto ottimista e probabilmente un po' ingenua, non capendone poi molto di numeri e volumi, mi sono detta: arriveremo a 7. L'ho anche detto al trasportatore ".ma si, massimo saranno 6 o 7". "E le bici?" mi fa lui. Ovvio che le bici dei bimbi vengono. "E in cucina non hai nulla?". Ma si, cosa vuoi che tenga il Bimbi, e un po' di tazze, e il servizio da te' giapponese, le tazze da sake', le ceramiche tailandesi... "I libri?", saranno due casse, no? "Facciamo 8".
Pare che io sia lievitata e triplicata in tre anni. Ho 15 metri cubi di roba e tanta voglia di piangere.
In piu' - come mi piace ricordare a tutti voi - non ho ancora una destinazione. O forse rifiuto di ammettere che la destinazione c'e' e a me non piace per niente. Non mi va di vivere in Inghilterra, non voglio neanche provarci. Sono stanca di provare e riprovare e ambientarmi in un mondo che comunque non e' mai "casa". Mi si spezza il cuore al pensiero che io a casa non tornero' mai, che saro' sempre straniera in terra straniera, che aspettero' le vacanze trepidante ogni volta per sentire l'odore dell'Italia, per annusare l'espresso dell'areoporto.
Questo non mi va giu', piu' di tutto il resto, anche se - come un mantra - continuoa ripetermi che l'Inghilterra e' piu' vicina della Cina, che sono compromessi, che.
Sono stufa di compromessi.
Se devo abbandonare la mia vita di qua, devo farlo per lo meno con la speranza di un qualcosa di meglio all'orizzonte, dove invece c'e' solo nebbia e pioggia, pare.
Sopportatemi, vi assicuro che di questi post ne arriveranno a gogo' nel prossimo periodo.
venerdì 25 giugno 2010
Una borsa piena di...
"Ma che borsa pesante che hai sempre, ogni volta ci rimetto la schiena".
Dall'alto dei suoi - forse- 45 kg, la mia amica singaporegna commenta trascinandosi dietro la mia magnifica Tod's, regalo di PGL 2005, quando il miouomo ancora credeva che "la borsa della vita" potesse veramente essere l'ultima borsa acquistata da una donna.
E dopo l'ennesimo "ma cosa ti porti dietro?" Mamma Lau ha deciso di rivelare tutto cio' che si porta dietro in una giornata sgarrupata in quel di Lala land:
1) 1 penna, con cui sto facendo questa lista. Essenziale.
2) 2 bicchieri col beccuccio che i poppi mi hanno rifilato al parco giochi. Pieni di acqua.
3) 1 pacco famiglia di salviette umidificate, in vista di pipi' principesche e merende all'aperto.
4) 1 blackberry, anche se in Cina funziona solo come semplice cellulare.
5) 2 spray anti-zanzare, che potrebbero essere molto utili se solo funzionassero.
6) 1 portafogli da 800g contenente si e no 15 euro e bancomat vuoti.
7) 1 paio di calze Buzz, a righe grigie e rosse.
8) 1 paio di calze Strega, a riche bianche e rosa (moda inglese).
9) 2 paia di mutande Strega, rispettivamente gialle "giovedi'" e a cuoricini "sabato" per le emergenze.
10) 1 ombrello portatile, visto che siamo in piena stagione monsonica.
11) 2 macchinine veloci, caso mai ci capitasse una gara.
12) la mia immancabile moleskine.
13) 1 pupazzetto da dito dell'happy meal del Burger King.
14) UDITE UDITE: 1 hamburger intonso del Burger King per l'aperitivo di PGL.
15) il fiocchetto verde della bomboniera di Ago e Luisa, che mi porta fortuna.
16) 2 pacchetti di fazzoletti.
17) 1 assorbente.
18) crema mani alla lanolina della Nuova Zelanda.
19) un pacco di caramelle aperto e mezzo rovesciato per la borsa.
20) 2 antidolorifici visto che oggi di nuovo dentista.
21) 1 lucidalabbra - che non si dica mai che non sono pronta per ogni evenienza.
22) biglietti vari tra cui biglietti cinema Toys' Story visto oggi con Buzz.
23) 2 bustine di te' dimagranti, che vanno da Dio con le caramelle.
24) assortimento cippettini per capelli di Strega.
25) 1 brochure asilo Strega.
26) 1 ricevuta dentista.
27) brochure e lista lezioni nuova palestra visitata in mattinata.
28) occhiali da sole, in attesa della fine del monsone.
29) nuova maglietta H&M acquistata prima del cinema.
E voi, mamme del mondo, cosa avete oggi in "borsetta"?
Dall'alto dei suoi - forse- 45 kg, la mia amica singaporegna commenta trascinandosi dietro la mia magnifica Tod's, regalo di PGL 2005, quando il miouomo ancora credeva che "la borsa della vita" potesse veramente essere l'ultima borsa acquistata da una donna.
E dopo l'ennesimo "ma cosa ti porti dietro?" Mamma Lau ha deciso di rivelare tutto cio' che si porta dietro in una giornata sgarrupata in quel di Lala land:
1) 1 penna, con cui sto facendo questa lista. Essenziale.
2) 2 bicchieri col beccuccio che i poppi mi hanno rifilato al parco giochi. Pieni di acqua.
3) 1 pacco famiglia di salviette umidificate, in vista di pipi' principesche e merende all'aperto.
4) 1 blackberry, anche se in Cina funziona solo come semplice cellulare.
5) 2 spray anti-zanzare, che potrebbero essere molto utili se solo funzionassero.
6) 1 portafogli da 800g contenente si e no 15 euro e bancomat vuoti.
7) 1 paio di calze Buzz, a righe grigie e rosse.
8) 1 paio di calze Strega, a riche bianche e rosa (moda inglese).
9) 2 paia di mutande Strega, rispettivamente gialle "giovedi'" e a cuoricini "sabato" per le emergenze.
10) 1 ombrello portatile, visto che siamo in piena stagione monsonica.
11) 2 macchinine veloci, caso mai ci capitasse una gara.
12) la mia immancabile moleskine.
13) 1 pupazzetto da dito dell'happy meal del Burger King.
14) UDITE UDITE: 1 hamburger intonso del Burger King per l'aperitivo di PGL.
15) il fiocchetto verde della bomboniera di Ago e Luisa, che mi porta fortuna.
16) 2 pacchetti di fazzoletti.
17) 1 assorbente.
18) crema mani alla lanolina della Nuova Zelanda.
19) un pacco di caramelle aperto e mezzo rovesciato per la borsa.
20) 2 antidolorifici visto che oggi di nuovo dentista.
21) 1 lucidalabbra - che non si dica mai che non sono pronta per ogni evenienza.
22) biglietti vari tra cui biglietti cinema Toys' Story visto oggi con Buzz.
23) 2 bustine di te' dimagranti, che vanno da Dio con le caramelle.
24) assortimento cippettini per capelli di Strega.
25) 1 brochure asilo Strega.
26) 1 ricevuta dentista.
27) brochure e lista lezioni nuova palestra visitata in mattinata.
28) occhiali da sole, in attesa della fine del monsone.
29) nuova maglietta H&M acquistata prima del cinema.
E voi, mamme del mondo, cosa avete oggi in "borsetta"?
sabato 15 maggio 2010
I bambini moderni
Dicono che non sanno che le patatine fritte vengono dalla patata.
Che non hanno mai visto una mucca dal vivo.
Che pensano che la carne venga direttamente dal supermercato.
Io invece mi dico, vedendo mio figlio che ogni volta che dobbiamo entrare al mercato fa una mezza scena di panico: a quattro anni non sarebbe meglio pensare che la carne e' una cosa bella e rossa che sta sotto il cellophane, invece di dover scegliere che pesce sacrificare da un grande acquario? Invece di sentire le galline che gracchiano quando gli si storce il collo e passare davanti al banco del macellaio, i cui piedi di porco tutti belli in fila creano incubi nelle notti del mio astronauta?
Riflessioni di un sabato Suzhouese.
Che non hanno mai visto una mucca dal vivo.
Che pensano che la carne venga direttamente dal supermercato.
Io invece mi dico, vedendo mio figlio che ogni volta che dobbiamo entrare al mercato fa una mezza scena di panico: a quattro anni non sarebbe meglio pensare che la carne e' una cosa bella e rossa che sta sotto il cellophane, invece di dover scegliere che pesce sacrificare da un grande acquario? Invece di sentire le galline che gracchiano quando gli si storce il collo e passare davanti al banco del macellaio, i cui piedi di porco tutti belli in fila creano incubi nelle notti del mio astronauta?
Riflessioni di un sabato Suzhouese.
giovedì 6 maggio 2010
Mostri & Co.
Chi ci conosce e' consapevole della sconfinata fantasia del piccolo Buzz, che sta contaminando anche Streghetta, con l'unico handicap attuale che - con un portfolio di una cinquantina di parole - e' ancora difficile comprendere la mia piccolina.
Una delle nostre battaglie quotidiane consiste nel decimare gli eserciti di mostri che paiono abitare la camera dei miei bambini e li costringono - ahime' - ad emigrare tutte le sere verso i lidi piu' sicuri del letto di mamma e PGL.
Abbiamo provato a mettere spilli sotto il materasso, specchi riflessi di fronte alla finestra, amuleti e angeli sparsi per gli armadi. Un'amichetta ha persino disegnato un'immaginetta di pace da appendere alla porta di casa, spruzzata di acqua di laghetto e ricoperta di fiori di campo.
Nulla.
I maledetti mostri sono furbi e inattaccabili.
Ultimamente Buzz e' stato attaccato da due personaggi dubbi, riportando ferite importanti, precisamente:
1) una crosticina sul polso sinistro e' stata inflitta da un mostro enorme, dalla forma di palla, che saltella per la sua stanza svegliando persino la sorella. Il suddetto mostro ha 9 coltelli con cui punzecchia i bambini dopo aver alitato su di loro un alito fetido. Questo mostro visita spesso anche l'amico Isak.
2) una serie di botte sulla schiena, in effetti procuratosi su una giostra la scorsa domenica, sono magicamente diventate ferite inflitte da un mostro giallo fatto di solo testa, con le gambe attaccate al posto delle orecchie.
Oggi pomeriggio ho trascorso un'ora a costruire con il panno lencio una tigre feroce ad immagine e somiglianza di un disegno del mio bambino, cosicche' potesse venire protetto durante i suoi sonni cucciolosi. Ho riempito la testa di lanetta perche' la tigre e' molto intelligente, ma le ho lasciato la pancia vuota, cosicche' abbia fame di mostri.
PGL ha aggiunto il tocco d'autore prendendo in mano Tigrina e portandola in cameretta. Ha chiuso la porta a chiave e ha cominciato a riprodurre un'enorme lite alla Bud Spencer, con giochi tirati sui muri, urla, finti roooar della tigre e rumor di masticamento di mostri.
Uscito dalla stanza ha notato gli occhi pallati dei bimbi, li ha subito rincuorati:
"Morti, tutti morti, i mostri."
Con voce tremante: "E dove sono, i mostri morti, papa'?"
"Niente paura, li ha mangiati Tigrina."
PGL passa Tigrina a Buzz, che e' indeciso se prenderla in mano o meno.
"Ma ha ancora la pancia vuota..."
PGL schiaccia l'occhio: "Ha fatto la pupu'..."
Buzz e Strega sembrano sul punto di piangere, poi Buzz ribatte con una risatina nervosa: " E dove l'ha fatta la pupu', la mia tigre?"
"Sotto il tuo letto, ma sta tranquillo, poi puliamo!"
I bimbi si guardano un secondo, poi mi si buttano addosso singhiozzando e attaccandosi con le unghie
"Nooooo... non ci vogliamo piu' andare, in quella stanza!!!!!!"
"Nooooo nannaaaaa mammmaaaaaa!!!!"
Guardo PGL: "magari troppo realistica..."
PGL ha quell'espressione imbarazzata che mi ha fatto innamorare: " mi sa che li teniamo nel lettone fino alla maggiore eta', dopo di questa."
"mi sa..."
Come dice nonna Sgarrupina: "anni di analisi, dovrai pagare, a questi due..."
sabato 27 marzo 2010
Peter Pan e i bambini perduti...
... Non bastava essere "single" anche di sabato, visto gli impegni ginnici di PGL, che lo portano a diaprtire ancora prima dell'alba per conquistare l'annuale posto in classifica nel torneo degli amici dell'anatra pechinese.
... Non bastava neanche aver preso 2 impegni cum prole per il sabato mattino, con tanto di taxi e incontro ravvicinato con cani enormi.
Il fatto e' che io mi lancio in imprese impossibili. Che quando arrivo al momento di sfascio totale nella mia testa mi dico: intanto peggio di cosi' non puo' andare... 2 o 40, che differenza fa?
E poi l'amica appena ripresasi dall'operazione in Israele il massaggio se lo merita, no? E zia Nutella, con quella sua schiena sgarrupata?
Fatto sta che alle quattro di pomeriggio mi sono trovata per laghetti con quattro bimbi sgarrupini a giocare a nascondino: una principessa stecchino in lungo vestito di velluto e calze verdi piene di cuoricini, il solito Buzz in tenuta da Spiderman, Strega con il moccio al naso e le crocs troppo corte e Bimbo Timido con i capelli lunghi e sgarrupati e il sorriso stampato sulle labbra. Troppe lingue diverse, troppe regole nel gioco. Ognuno che faceva un po' quel che voleva e un papa' scandinavo con bimba immacolata in tutone bianco a chiedersi "ma chi sara' quella, e quanti ne ha, e che bestie sono?"
Ma ci siamo divertiti, io e la mia tribu', tra i laghi e le montagne della nostra piccola Isola che non C'e' Suzhouese. Abbiamo mangiato popcorn e gelato e ci siamo persino guardati un cartone. Le mamme rilassate ci hanno trovato ad arrotolare crepes al prosciutto, nel bel mezzo di una competizione mondiale di Lego.
Se c'e' un posto per ognuno al mondo, io sono sempre piu'convinta che il mio sia tra i piccoli, ad urlare regole che gia' so non verranno rispettate, con un pennello in mano e l'impasto pizza nell'altro.
Non donna d'altri tempi, ma mamma moderna, mamma di tutti quelli che mi passano per casa, tra un container di piastrelle e una traduzione letteraria. ME.
Buon weekend a tutti i miei lettori.
venerdì 26 marzo 2010
I bambini buoni
Li vedi la mattina all'autobus: non hanno i capelli in aria, non corrono come pazzi tirando areoplanini contro le macchine, non saltano per primi sullo scuolabus per arrivare all'ultima fila. Ma dico, avete mai visto bambini buoni, quelli che i primi della classe, seduti nell'ultima fila?
No.
I bambini bravi hanno il vomitino e stanno davanti vicino alla maestra.
... E soprattutto non rispondono alla mamma "non stare cosi' isterica, non sei mica un papa', te!"
Santa Pazienza.
PS: ho appena fuso la mia ultima moka per scrivere a voi. Proprio ora che avevo trovato il CAFFE' ZUMPA, che tira su anche i morti. Sentitevi in dovere di leggere numerosi!
giovedì 25 marzo 2010
Ordinaria follia...
Notte difficile. Brutte notizie in famiglia, di quelle che non si vorrebbero mai sentire, soprattutto a diecimila chilometri di distanza.
Vengo svegliata dai cartoni con volume a palla di Buzz e dalle ditina grassocce di Strega piantate negli occhi "ndiamo,ndiamo, catoni Tomat!".
Mi trascino verso la sala, svolgo le 10mila mansioni mattutine di cui vi ho gia' reso partecipi, mi butto in doccia per riprendermi, vado in panico pensando che sia entrata la tata mentre io sono biocca con la porta aperta, mi rendo conto che sono i Teletubbies che parlano esattamente come la tata. Carico il grande sull'autobus. Scaravento la piccola dentro la porta dell'asilino - che tra l'altro non e' un asilino qualsiasi ma un Little Doctors Training Center. 'Sti cazzi.
Entro in casa, dove sembra sia scoppiata una bomba di quelle serie. Ignoro l'ecosistema sgarrupato, mi faccio un ulteriore caffe', ostio perche'mi fa malissimo lo stomaco - troppi caffe' o troppa vita? - mi siedo al pc.
Ceramica, mattonelle super black - che di piu' black non ne trovo sul mercato, un po' di Facebook, la Rizzoli ricompare all'orizzonte.... mi metto la tuta da ginnastica, pronta e svogliata per la mia lezione di body combact. Dico di no ad amica che mi suggerisce mattinata ludica al centro commerciale, infilo scarpe e.... DRRRRIIIINNN "senti, sono a letto, sto cosi' male che non riesco ad arrivare al cassetto delle medicine blablabla..."
Infermiera? Va bene. Molto meglio che palestra. Molto meglio che pensare tutta la mattinata alle cose brutte mie.
Corro in aiuto di zia Nutella, la soccorro, la coccolo, la porto da Mr. Good, il nostro agopuntore di fiducia, che un paio di anni fa aveva rimesso in piedi Nonna Sgarrupina SUPER SGARRUPATA.
Accolgo i miei passerotti, preparo cioccolata calda fatta in casa, che ci mangiamo puciandoci pan di spagna al cacao, tanto per non confondere i sapori... poi controllo il mio impasto per la pizza, chiedo alla tata di tritarmi un po' di aglio e di raggiungerci al parco giochi. Do un'ultima possibilita' al Parco Giochi 2.
Lo dico tutte le volte.
Poi ogni volta litigo con mamma crucca e bambino crucchissimo, o mio figlio mi fa fare figuracce con mamme perfette americane, mamme biologiche nordeuropee, mamme assenteiste filippine. Entrambi i mostri giurano di ascoltarmi, paiono sinceri, sbattono le ciglia e inforcano con gioia le biciclettine... mi dico che e' solo per una mezzora, in mezzora non possono combinare tanti danni...
1) Buzz ha cominciato a giocare tra i sassi di fiume dove poco tempo fa avevo rinvenuto un topo morto enorme. Sgridato, mi ha ignorata ed e' stato tirato su di peso.
2) bambino crucchissimo mi ha tampinato tutto il tempo dicendo "buzz cosi' e cosa'" e preparando nel mio cuore una partenza di imbestialimento folle.
3) Buzz ha visto che tutti chiedevano gessetti a mamma cinesocrucca, uindi e' andato a reclamarne uno, anche se gli dico sempre che non ci mischiamo con il gruppo con cui finiamo sempre a litigare. Io mi ho gridato dietro di dire grazie e mamma crucca e' subentrata "ha teeeettto CRAAZIE, non ti preoccupppare! altrimenti glielo affrei fatto tire io, yaaa!". La gastrite si fa di un tratto piu'acuta.
4) chiamo zia Nutella per supporto ma ha il telefono senza una lira dentro e non puo' ricevere.
5) Buzz pensa bene di disegnare pampino crucchissimo e di dirgli che pare un pagliaccio. Pampino crucchissimo ricomincia a pedinarmi.
6) Strega tenta il suicidio un paio di volte, ma arriva la tata e gliela rifilo.
7) Arriva anche mini-filippina allo stato brado, di quelle che da quando aveva 3 anni vagava sola per laghetti. Comincia a traviare Buzz, che non aspettava altro.
8) tra urla e porconi Buzz cade in un laghetto di acqua marcia, abitato da non voglio sapere quali specie animali. Fa un freddo boia e ha appena finito gli antibiotici.
9)mamma crucca lo soccorre tutta smielosa, io glielo strappo dalle mani urlando "non piangereeeee! te lo meriti!!! smetti di piangere cretino!". Meno male che non mi capisce nessuno o chiamano il telefono azzurro.
10) ops, la mia amica Mamma Chioccia mi capisce, ma e' dolce come un pandizenzero e salva la mia situazione e i miei nervi adottando in toto la mia combriccola sgarrupata. Ci porta nella sua casa, fa docciare Buzz, mi prepara un caffe', mi da vestiti nuovi per il pupo e i suoi figli deliziosi lo fanno giocare con amido di mais che trasformano magicamente in pongo.
La mezzora sono diventate quasi due ore.
Torno a casa e metto su la pizza.
La serata e' una lotta continua, che si conclude con Strega addormentata con capelli zuppi di latte che sostiene che il pavone del suo libro si chiami in realta' "pocco cane". Buzz, dal canto suo - anche se sgridato innumerevoli volte - mi dice sonnacchioso "buonanotte mamma, non preoccuparti, sei sempre la mia principessa".
Meno male che esistono le mamme supporto.
Meno male che le schiene si riparano.
Meno male che i bambini ti vogliono bene "no matter what".
Meno male che poi arriva la sera.
Meno male che domani e' un altro giorno.
Meno male che e' giorno di yoga.
Meno male che non ho un pampino crucchissimo, ma un fagiolino adorabile come il mio.
Vengo svegliata dai cartoni con volume a palla di Buzz e dalle ditina grassocce di Strega piantate negli occhi "ndiamo,ndiamo, catoni Tomat!".
Mi trascino verso la sala, svolgo le 10mila mansioni mattutine di cui vi ho gia' reso partecipi, mi butto in doccia per riprendermi, vado in panico pensando che sia entrata la tata mentre io sono biocca con la porta aperta, mi rendo conto che sono i Teletubbies che parlano esattamente come la tata. Carico il grande sull'autobus. Scaravento la piccola dentro la porta dell'asilino - che tra l'altro non e' un asilino qualsiasi ma un Little Doctors Training Center. 'Sti cazzi.
Entro in casa, dove sembra sia scoppiata una bomba di quelle serie. Ignoro l'ecosistema sgarrupato, mi faccio un ulteriore caffe', ostio perche'mi fa malissimo lo stomaco - troppi caffe' o troppa vita? - mi siedo al pc.
Ceramica, mattonelle super black - che di piu' black non ne trovo sul mercato, un po' di Facebook, la Rizzoli ricompare all'orizzonte.... mi metto la tuta da ginnastica, pronta e svogliata per la mia lezione di body combact. Dico di no ad amica che mi suggerisce mattinata ludica al centro commerciale, infilo scarpe e.... DRRRRIIIINNN "senti, sono a letto, sto cosi' male che non riesco ad arrivare al cassetto delle medicine blablabla..."
Infermiera? Va bene. Molto meglio che palestra. Molto meglio che pensare tutta la mattinata alle cose brutte mie.
Corro in aiuto di zia Nutella, la soccorro, la coccolo, la porto da Mr. Good, il nostro agopuntore di fiducia, che un paio di anni fa aveva rimesso in piedi Nonna Sgarrupina SUPER SGARRUPATA.
Accolgo i miei passerotti, preparo cioccolata calda fatta in casa, che ci mangiamo puciandoci pan di spagna al cacao, tanto per non confondere i sapori... poi controllo il mio impasto per la pizza, chiedo alla tata di tritarmi un po' di aglio e di raggiungerci al parco giochi. Do un'ultima possibilita' al Parco Giochi 2.
Lo dico tutte le volte.
Poi ogni volta litigo con mamma crucca e bambino crucchissimo, o mio figlio mi fa fare figuracce con mamme perfette americane, mamme biologiche nordeuropee, mamme assenteiste filippine. Entrambi i mostri giurano di ascoltarmi, paiono sinceri, sbattono le ciglia e inforcano con gioia le biciclettine... mi dico che e' solo per una mezzora, in mezzora non possono combinare tanti danni...
1) Buzz ha cominciato a giocare tra i sassi di fiume dove poco tempo fa avevo rinvenuto un topo morto enorme. Sgridato, mi ha ignorata ed e' stato tirato su di peso.
2) bambino crucchissimo mi ha tampinato tutto il tempo dicendo "buzz cosi' e cosa'" e preparando nel mio cuore una partenza di imbestialimento folle.
3) Buzz ha visto che tutti chiedevano gessetti a mamma cinesocrucca, uindi e' andato a reclamarne uno, anche se gli dico sempre che non ci mischiamo con il gruppo con cui finiamo sempre a litigare. Io mi ho gridato dietro di dire grazie e mamma crucca e' subentrata "ha teeeettto CRAAZIE, non ti preoccupppare! altrimenti glielo affrei fatto tire io, yaaa!". La gastrite si fa di un tratto piu'acuta.
4) chiamo zia Nutella per supporto ma ha il telefono senza una lira dentro e non puo' ricevere.
5) Buzz pensa bene di disegnare pampino crucchissimo e di dirgli che pare un pagliaccio. Pampino crucchissimo ricomincia a pedinarmi.
6) Strega tenta il suicidio un paio di volte, ma arriva la tata e gliela rifilo.
7) Arriva anche mini-filippina allo stato brado, di quelle che da quando aveva 3 anni vagava sola per laghetti. Comincia a traviare Buzz, che non aspettava altro.
8) tra urla e porconi Buzz cade in un laghetto di acqua marcia, abitato da non voglio sapere quali specie animali. Fa un freddo boia e ha appena finito gli antibiotici.
9)mamma crucca lo soccorre tutta smielosa, io glielo strappo dalle mani urlando "non piangereeeee! te lo meriti!!! smetti di piangere cretino!". Meno male che non mi capisce nessuno o chiamano il telefono azzurro.
10) ops, la mia amica Mamma Chioccia mi capisce, ma e' dolce come un pandizenzero e salva la mia situazione e i miei nervi adottando in toto la mia combriccola sgarrupata. Ci porta nella sua casa, fa docciare Buzz, mi prepara un caffe', mi da vestiti nuovi per il pupo e i suoi figli deliziosi lo fanno giocare con amido di mais che trasformano magicamente in pongo.
La mezzora sono diventate quasi due ore.
Torno a casa e metto su la pizza.
La serata e' una lotta continua, che si conclude con Strega addormentata con capelli zuppi di latte che sostiene che il pavone del suo libro si chiami in realta' "pocco cane". Buzz, dal canto suo - anche se sgridato innumerevoli volte - mi dice sonnacchioso "buonanotte mamma, non preoccuparti, sei sempre la mia principessa".
Meno male che esistono le mamme supporto.
Meno male che le schiene si riparano.
Meno male che i bambini ti vogliono bene "no matter what".
Meno male che poi arriva la sera.
Meno male che domani e' un altro giorno.
Meno male che e' giorno di yoga.
Meno male che non ho un pampino crucchissimo, ma un fagiolino adorabile come il mio.
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