Sono in piedi di fronte al vortice del Natale e non ho il coraggio di buttarmici dentro.
Stamattina ho scioccato le mamme di Polpe con l'ammissione di non aver fatto ancora nulla e di non aver acquistato ancora niente.
L'albero di Natale e' montato ma non decorato, i bambini hanno materia prima per centinaia di lavoretti e scatoloni di pittura a dita e fiocchetti coprono la superficie della mia sala da giorni. Non riesco nemmeno a pensare ai regali che mi viene un nodo allo stomaco.
PGL potrebbe non essere qui.
E' un Natale strano, per gli Sgarrupini.
Strano aver finalmente una casa ma non essere una famiglia.
Strano aspettare Santa Lucia a Brescia e non in qualche luogo perduto del globo. Strano non star discutendo di date e spostamenti da una parte all'altra dell'Europa.
Io dal Natale quest'anno non mi aspetto nulla, anche se un paio di desideri picco-piccoli ce li avrei.
Vorrei tempo. Per me e per le persone che amo.
Un paio di scarpe senza buchi (sono messa malissimo) e magari un cucciolo da coccolare.
Vorrei anche due progetti per il futuro, e i colpi di sole perche' mi stanno spuntando capelli bianchi a gogo'. Infine vorrei svegliarmi con PGL e vedere i bambini che spacchettano ansiosi, e poi stare seduti sul divano a guardare le lucine con un bicchiere di mulled wine tra le mani.
I miei piccoli marziani le idee le hanno abbastanza chiare e compilano liste su liste, dividendo compiti tra Babbo Natale e Santa Lucia, che cosi' vecchierella e poverina non puo' trasportare troppi giochi.
Buzz continua ad essere scientifico e "antico" come dice la nonna.
Vorrebbe un formicaio vero, un esperimento sull'Egitto, dei libri sulla natura, un mappamondo e un mappastelle. Ieri in un impeto di bambinismo ha fatto il diavolo a quattro per una macchinina telecomandata e magari una fionda.
Streghetta e' partita in quarta con le bambole vampiro che fanno paura. Poi - perche' no? - una valigia piena di trucchi e - per la modica cifra di 90 euro - Toffee, il pony tutto fare.
Non c'e' via d'uscita. Sento che dovro' cominciare a prendere sul serio le feste.
O qualcuno ha un piano magico per fuggirle a pie' pari?
In fase di adattamento temporaneo, cercando un futuro che sia fatto per noi, stiamo a poco a poco amalgamandoci con gli autoctoni, e questo mi crea crisi di panico notturne.
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