domenica 7 febbraio 2010

A teatro con Buzz e Nonna Sgarrupina


Ieri sera siamo stati a vedere Pinocchio (presentato dalla Shanghai Dongfang Children's Art Troupe) a teatro.
Una cosa che il povero Collodi si sta ancora rivoltando nella tomba a quasi 24 ore dalla prima della pantomima. Ne sono sicura, come sono sicura di quanto mi venga l'eritema a sentire Buzz che chiama Pinocchio Pinuozao e che e' convinto (dopo anni di lettura storia e visione della versione magnifica Disney) che:
1) Le disavventure di Pinuozao comincino a causa del fatto che Lucignolo finge di essere un orfanello per farsi regalare una fetta di pizza da una venditrice di strada.
2) Pinuozao riesca a recuperare le monete per ricomprarsi il libro dato alla venditrice di pizza facendo una scenata napoletana ad un'ancella che trasporta anfore d'acque, una damigella del '700 veneziano e una suora. Le tre donne fanno colletta per procurargli 5 monete.
3) Il signor Volpe e la signora Gatta prendano a bastonate Pinuozao per rubargli i soldi.
4) Lucignolo asino avverta Pinuozao del fatto che suo padre sia caduto in mare.
5) Pinuozao scenda in fondo al mare dove vive mille avventure, diventa migliore amico di due cavallucci marini che paiono fantasmi e lotti con un polipo. Pinuozao ha la meglio sul polipo e gli stacca due tentacoli lasciandolo sanguinante al suolo.
6) Il tutto si concluda con una grande festa in cui si scopre che la suora, l'ancella, la venditrice di pizza, la damigella e altri loschi individui sono in effetti tutti amici di Geppetto, alias Joseph. Ma se la venditrice di pizza e' sua amica, com'e' che ha fatto passare le pene dell'inferno a Pinuozao? Ma se l'ancella, la suora e la damigella sono amiche di Geppetto, perche' non hanno riportato Pinuozao a casa? Ci sono domande a cui probabilmente non esiste risposta.
7) Geppetto convalescente si alzi dal letto a fare il trenino e a ballare un cancan disperato con gli altri personaggi.
8) Lucignolo possa ritornare ad essere un bambino vero dopo aver promesso di seguire i valori confuciani della pieta' filiale, dell'obbedienza e dello studio.

sabato 6 febbraio 2010

Al ristorante in Cina


Andare al ristorante in Cina e' un'esperienza unica e difficile da raccontare, sia perche' molti degli aneddoti del mio repertorio sono della famiglia del "se non lo vedo non ci credo", sia perche' c'ho messo anni a collezionarli, non essendo un'assidua frequentatrice di ristoranti orientali.

La prima cosa che sorprende e' lo stuolo di camerieri e cuochi, anche nel bugigattolo a bordo strada c'e' piu' gente che lavora che clienti.

E poi....

La cameriera tutta carina e vestita di seta gira l'angolo e scatarra...

Quando non si infila le dita nel naso mentre prende le ordinazioni...
O cerca di aprirti una bottiglia di birra con i denti...
E poi...

Il cuoco sedicenne del teppanyaki si appallottola al suolo per un pisolino tra le portate...
Oppure la birra arriva aperta e a meta', ma dopo un'ora di attesa non ci si osa a lamentarsi...
Dopo aver ordinato del riso e della zuppa per 3 volte in due ore senza aver mai visto il riso, si chiede alla cameriera se puo' per cortesia portare la zuppa di miso e magari il riso, e lei ti guarda scocciata e risponde "il riso ovviamente arriva con la zuppa"...
Tutti intorno a te sembrano mangiare piatti appetitosi, mentre al tuo tavolo arriva sempre il solito cavolo saltato in padella, anche se avevi ordinato tutt'altro, tanto perche' agli occidentali piace cosi'.
Etc etc etc...

venerdì 5 febbraio 2010

Capodanno a scuola







Musetti di ogni colore, ma tutti gli occhi puntati sui draghi.



E poi intagliamo la carta, mangiamo un po' di zucchero portafortuna e due jiaozi, tanto per gradire.



Buzz incontra Anna, la sua amica "da una vita", di genitori belga: " Anna, ni kan wo!! Ni mamma zai nali? (Anna, guarda me! Dov'e' la tua mamma?)".



"Bu zai. Baba zai louxia. Ni kan, ta gei wo qian! (Non c'e'. Mio papa' e' di sotto. Guarda, mi ha dato dei soldini".
Nonna Sgarrup mi guarda incredula: " Ma si parlano in cinese?".



Ebbene si. Si parlano in cinese.



Buzz la guarda scocciato: " Nonna, insomma, per forza parliamo cinese, non capisci che siamo a Suzhou?".



Suzhou. La sua casa. La casa dei miei cuccioli.



Mi commuovo un po' al pensiero di questa vita strana che vi sto donando, amori miei... ma poi mi cade l'occhio su Strega che a 20 mesi afferra un raviolone con le bacchette, in braccio alla sua Ayi.
Bella o brutta che sia, e' la nostra vita. E oggi e' una giornata splendida, piena di draghi, risate, intagli rossi e ravioli bollenti.
Oggi dico: Grazie Cina.

E' ACCADUTO IN CINA

L'altra faccia della moneta. Ricordiamocela sempre, quando pensiamo ad una Cina tutta in crescita, piena di nuovi ricchi e.
Articolo dal corriereonline di oggi.

MILANO - L’immagine è di quelle choc: un bimbo infagottato in un giaccone colorato, che regge la catena con cui il padre lo ha legato ad un lampione, mentre un lucchetto gli blocca la caviglia per impedire che si muova. Per noi occidentali, un esempio di crudeltà infinita. Ma per molti cinesi senza uno stipendio fisso e costretti a sbarcare il lunario facendo i lavori più umili e malpagati, questo è il solo modo che hanno per tenere d’occhio i propri figli ed evitare così che vengano portati via per essere magari venduti da gente senza scrupoli.

SPARITA LA SORELLINA - Ecco perché il signor Chen Chianliu è stato costretto a ricorrere ad una simile barbarie per assicurarsi che il piccolo Lao Lu non se ne andasse in giro per conto suo mentre lui scorrazzava i clienti con il suo risciò abusivo per le strade di Pechino e la moglie disabile raccoglieva i rifiuti. Insomma, i due genitori lo avrebbero fatto per la sicurezza del bimbo, dopo che il mese scorso si sono visti sparire da sotto il naso la figlioletta Ling, di 4 anni appena, portata via da chissà chi in un attimo di distrazione. Ma la spiegazione non ha convinto le autorità che, avvertite da alcuni passanti che si sono ritrovati davanti il povero Lao Lu in catene all’esterno dell'Huaguan Shopping Mail di Liangxiang, hanno ordinato a papà Chen di liberarlo immediatamente, anche se ora nessuno sa quale fine potrà fare il piccolo Lao Lu. All’asilo, infatti, il bimbo non può andare, perché il 42enne genitore arriva dalla provincia di Szechuan e, pertanto, non può usufruire degli aiuti statali, come dimostra anche il fatto che la famiglia viva in una stanza di neanche 3 metri per 2 e mezzo. Tantomeno, il signor Chianliu può permettersi una babysitter, visto che guadagna 5 euro al giorno con il suo lavoro saltuario .

IL RISCHIO DI NUOVI LUCCHETTI - «Mia moglie non può prendersi cura del bambino – ha detto l’uomo alla stampa locale – e io devo lavorare per mantenere la famiglia, così non posso fare altro che legare Lao Lu al palo con una catena quando devo fare una corsa con il risciò. Dopo aver già perso una figlia, di cui non ho neanche una foto da usare come volantino per le persone scomparse, non posso rischiare di perdere anche mio figlio e ho pure rinunciato ad un sacco di soldi pur di non darlo in adozione». Ma se non verrà trovata una diversa soluzione, il piccolo Lao Lu, che in un’altra foto è ritratto sorridente fra le braccia del padre, potrebbe ritrovarsi presto con un nuovo lucchetto ai piedi, sempre per il suo bene.

Simona Marchetti
04 febbraio 2010

giovedì 4 febbraio 2010

L'anno della Tigre sta arrivando
















Tigri dovunque. Tigri dappertutto. Ovunque ti giri, in qualsiasi salsa.
La carta igienica delle tigri. I fazzolettini tigre. I cioccolatini della tigre. Le pantofole a forma di tigre (ovviamente acquistate da Nonna Sgarrup per Strega). Tigri di peluche, tigri da appendere alla finestra. Strisce con tigri per la porta di casa. Decorazioni per la cucina a forma di tigre e porta lenti a contatto tigrati. Persino il balsamo di tigre sta avendo un momento di gloria, dopo migliaia di anni in cui ce ne si era stufati.
Eppure.
Eppure io ogni anno mi commuovo. Ogni anno c'e' un animale diverso, ogni anno tutti fanno a gara per l'ultimo gadget portafortuna. Ogni anno si spera in un anno migliore, noi come loro.
PGL si scandalizza per le mie conoscenze in fatto di oroscopo. Per lui continuo ad essere un rebus troppo complicato, ma oggi va bene cosi'. Se fossi semplice e lineare non farei questa vita qui, no?

E allora armiamoci di fuochi d'artificio spaventa-mostri e prepariamoci a combattere il vecchio Nian e ad accogliere l'Anno Nuovo mangiando jujube secche, macadamia e tante mele e pesce. E si, perche' - cari miei - il 2010 sara' l'anno della pace e della fortuna* a casa Sgarrupina.
*Le parole pace e fortuna hanno lo stesso suono di mela e pesce in lingua cinese.

venerdì 29 gennaio 2010

Ancora sulla medicina tradizionale

Stamattina mi sono presentata all'incontro bisettimanale di pratiche medicinali tradizionali e giuro che sentivo che sarebbe successo qualcosa di strano.
La Caccaguru (famosa per il suo interesse nei confronti dei movimenti intestinali di ogni suo paziente) ha cominciato a massaggiarmi la pancia e a fare lo screening di tutti i miei organi. Abituata ad avere ottomila blocchi per chackra, io mi facevo i fatti miei: pensieri, ricordi, liste della spesa... tutto quello che insomma puo' passare per la testa di una poveretta di venerdi' mattina. La voce di CG come una musica, i suoi occhi di elfo tutti concentrati nel provocare fitte di dolore fisico a destra e manca.
Poi CG si e' allontanata e ha cominciato ad armeggiare in un angolo. Al ritorno - con in mano un bastoncino dello spessore di un sigaro ma lungo tre volte tanto, tutta sorridente ha cominciato a spiegarmi quanto utile sarebbe stata la nuova pratica medica imparata dal suo Super Guru. A poco a poco la mia patina zen si stava consumando. Il colpo di scena di CG che ha dato fuoco al bastoncino e ha cominciato ad avvicinarsi al mio ombelico tutta minacciosa ha visto Mamma Lau saltare sui gomiti. Non piu' cantilena cinese tra di noi, ma freddo e professionale inglese "Lucy, if you burn me, I am going to kill you".
Ovvero, sta attenta perche' una sgarrup-expat come me non si lascia intornare fino in fondo e sono grossa il doppio!
Un po' intimorita, CG mi ha convinto a portare pazienza e ha cominciato uno strano voodoo trafumi di incenso e cantilene rivolte sempre ai miei poveri organi tutti bloccati. Poi ha messo lo stecco all'interno di una sorta di mazza da baseball in ottone - che altro non e' che un braciere dai mille buchini, e ha cominciato a tirare la pasta sulla mia pancia.
Male ha fatto male, ma alla fine e' stato rigenerante.
CG sostiene che perche' io ritrovi l'equilibrio dobbiamo andare avanti cosi' per un mesetto, ma e' sicura che ci saranno esiti positivi.
Io incrocio le dita e mi affido a questo elfo pazzo che mi accompagna ormai da un anno e senza le cui idee bizzarre forse l'equilibrio l'avrei trovato tanto tempo fa!

mercoledì 27 gennaio 2010

La vita continua...

La vita continua sempre, non importa cosa succeda. Il mattino dopo ti svegli e trovi la stessa faccia a salutarti allo specchio del bagno, non importa quanto hai riso o pianto. La vita e' vita, e va vissuta. Senza rimpianti, senza pensarci troppo, prendendo a mani piene tutto cio' che c'e' di buono e tirando avanti anche quando non sembra ce ne sia, di buono.
Fa freddo a Suzhou, in questi giorni, ma con le mutande di rinforzo e un paio di Uggs riesco a sopravvivere. Vago per viuzze costeggiate da canali, compro verdure senza nome che fanno parte della mia dieta da anni, continuo a postporre la palestra e sogno. Sogno tanto, faccio sogni sempre belli e mi concentro su me stessa. Sui nuovi progetti con Zio Matto e sul concetto di volersi bene che la mia Caccaguru sta cercando di imprimere nel mio cervello... il 2010 e' l'inizio dell'era dell'egoismo sano e curativo.
Questo post non ha senso alcuno.
Prendetelo come viene.

Non so se sono capace

Ci sono cose per cui uno e' portato. Poi ci sono cose dove invece fai schifo. Quando purtroppo fai schifo in cose importantissime, all...