Un'altra festa passata e, come ogni anno, sto facendo il toto-Strega.
Nel senso che domani di sicuro avrà la febbre, con tutti quei costumini scollacciati che indossano le bambine di oggi, soprattutto in queste feste all'aperto e in inverno.
Non capisco! Quando ero piccola io le festine erano in case private e, comunque, ci si vestiva a dovere. Nell'ordine Nonna Sgarrup mi ha travestito da Fragolona di moquette, Pagliacciona con due enormi fiocchi ai capelli, persino Fatona con cappello a punta e abbastanza spazio per un paio di pile, sotto al costume. Nella mia gioventù sono pure stata un enorme M&M di ciniglia rossa, con tanto di manone e piedoni. Nulla di sexy, insomma.
Mai.
Streghina non ha un gene mio che sia uno. Vive di pettinature alla Violetta che mi ordina la sera prima e, soprattutto, si impone sul mettersi calze a rete da Monster High a inizio marzo in piazza.
Sono riuscita a intortarla con: canottiera, maglietta a maniche lunghe, dolcevita in tessuto tecnico e calzamaglie di lana rosse sotto il suo vestitino striminzito... saremo riusciti quest'anno a vincere il virus vagante?
Se non ha preso lei, avrà attaccato uno dei suoi fratelli?
Il grande, rapper convinto che al momento della sfilata delle mascherine non dice altro che "mi vergogno", al microfono. O il piccolo, che è riuscito a tettare sotto zero?
Forse ricadrò io nel raffreddore? Che non c'avrò il vestito di Monster High, ma sono l'unica che aveva le tette di fuori a Polpettown, questo pomeriggio :-9
In fase di adattamento temporaneo, cercando un futuro che sia fatto per noi, stiamo a poco a poco amalgamandoci con gli autoctoni, e questo mi crea crisi di panico notturne.
mercoledì 5 marzo 2014
sabato 1 febbraio 2014
Per fortuna esistono i cani
E' una sera come tutte le altre.
Una sera di me che metto a letto i bimbi cercando di arginare malumori e dispetti, sedo Ciucialatte con il solito metodo certificato, mi rimetto al computer e lavoro fino al vomito.
Almeno lavoro.
Almeno ho qualcosa che mi distragga da me stessa e il fallimento estremo che e' la mia vita.
Appena mi distraggo e sposto gli occhi dalle tabelle Excel piene di cifre e cifroni, rapida arriva la lacrima. Ce ne e' sempre una pronta a spuntare, in questo periodo nero.
Meno male che c'e' lei.
Meno male che ho la mia Stella.
Sul divano (si, ormai è arrivata sul divano), a tenermi caldo ai piedi.
A tenermi caldo al cuore.
Domani fa due anni, la Stellaccia.
Spero di trascorrerne almeno altri 200 insieme, perché da sola non ce la posso fare.
Una sera di me che metto a letto i bimbi cercando di arginare malumori e dispetti, sedo Ciucialatte con il solito metodo certificato, mi rimetto al computer e lavoro fino al vomito.
Almeno lavoro.
Almeno ho qualcosa che mi distragga da me stessa e il fallimento estremo che e' la mia vita.
Appena mi distraggo e sposto gli occhi dalle tabelle Excel piene di cifre e cifroni, rapida arriva la lacrima. Ce ne e' sempre una pronta a spuntare, in questo periodo nero.
Meno male che c'e' lei.
Meno male che ho la mia Stella.
Sul divano (si, ormai è arrivata sul divano), a tenermi caldo ai piedi.
A tenermi caldo al cuore.
Domani fa due anni, la Stellaccia.
Spero di trascorrerne almeno altri 200 insieme, perché da sola non ce la posso fare.
In ospedale, in Kosovo
Da una settimana, ormai, non vedo la luce del sole.
Così è cominciato il 2014, per Ciucialatte e me.
Non siamo stati a fare il giro di parenti, non abbiamo fatto un salto ai saldi e neanche le 10000 lavatrici che mi ero ripromessa di metter su mentre gli altri due si trovavano dalla loro famiglia inglese.
Invece abbiamo fatto un salto in pronto soccorso, per un controllo.
Ciuci aveva un po' di febbrina e rigurgitava un po' più del solito.
Avete presente la macchina - che quando vai dal meccanico - non fa più il rumore strano?
Bene, a me è accaduto il contrario!
Da 37,5 di casa la febbre di Ciuci è diventata improvvisamente 39,8 con vomiti incontrollabili che mi hanno fatto vincere il premio di mamma peggiore dell'anno (appena iniziato) che sottovaluta i malanni dei di lei fanciulli.
Sarà per questo che non mi fanno più uscire?
Da una settimana, ormai, non vedo la luce del sole.
Dormo su una poltrona blu maculata dagli aloni del vomitino di Ciucialatte.
Mangio porcate, so come usare la pompa della flebo, conosco i livelli di saturazione (ma li conoscevo già prima con Buzz l'asmatico) e ritrovo vecchi amici (i medici di Sophie dall'Ematologia mi vengono a salutare in questo reparto).
Ci svegliamo all'alba e la giornata scorre noiosa e metodica, tra chiacchiere con amicizie di circostanza e tentativi di rendere l'atmosfera piu' rilassata.
Eppure non sto male.
Non mi sento triste.
Non siamo i messi peggio.
Certo, ci dessero da mangiare e bere.
Certo, fornissero la carta igienica.
Certo, ti facessero una volta un sorriso o chiedessero per favore.
Ma siamo in Italia, che nel 2014 mi pare sempre più il Kosovo dei tempi d'oro....
Così è cominciato il 2014, per Ciucialatte e me.
Non siamo stati a fare il giro di parenti, non abbiamo fatto un salto ai saldi e neanche le 10000 lavatrici che mi ero ripromessa di metter su mentre gli altri due si trovavano dalla loro famiglia inglese.
Invece abbiamo fatto un salto in pronto soccorso, per un controllo.
Ciuci aveva un po' di febbrina e rigurgitava un po' più del solito.
Avete presente la macchina - che quando vai dal meccanico - non fa più il rumore strano?
Bene, a me è accaduto il contrario!
Da 37,5 di casa la febbre di Ciuci è diventata improvvisamente 39,8 con vomiti incontrollabili che mi hanno fatto vincere il premio di mamma peggiore dell'anno (appena iniziato) che sottovaluta i malanni dei di lei fanciulli.
Sarà per questo che non mi fanno più uscire?
Da una settimana, ormai, non vedo la luce del sole.
Dormo su una poltrona blu maculata dagli aloni del vomitino di Ciucialatte.
Mangio porcate, so come usare la pompa della flebo, conosco i livelli di saturazione (ma li conoscevo già prima con Buzz l'asmatico) e ritrovo vecchi amici (i medici di Sophie dall'Ematologia mi vengono a salutare in questo reparto).
Ci svegliamo all'alba e la giornata scorre noiosa e metodica, tra chiacchiere con amicizie di circostanza e tentativi di rendere l'atmosfera piu' rilassata.
Eppure non sto male.
Non mi sento triste.
Non siamo i messi peggio.
Certo, ci dessero da mangiare e bere.
Certo, fornissero la carta igienica.
Certo, ti facessero una volta un sorriso o chiedessero per favore.
Ma siamo in Italia, che nel 2014 mi pare sempre più il Kosovo dei tempi d'oro....
mercoledì 1 gennaio 2014
giovedì 26 dicembre 2013
Considerazioni post-cenone
Natale di pioggia e famiglia a Polpettown.
Regali, tanti regali, e un cane nero con il pelo a piumino.
Una nonna un po' saccagnata, un fratello complimentoso e la Zially sempre d'aiuto.
Persino un papà in modalità "ho una famiglia", impeccabile dal primo all'ultimo istante. Quasi.
Ora mi godo il mio albero luccicante con la mia compagna di vita che mi alita sulla schiena, dopo aver visto per l'ennesima volta - versando tutte le mie lacrime - Marley and me, consapevole che la mia Stella, per quanto strana sia, sia anche l'essere a me più vicino.
E' con lei che rido, gioco, piango. E' lei che abbraccio forte quanto mi sento cadere a pezzettini. Lei che raccoglie tutte le mie lacrime, mi fa tornare bambina, pazienta per minuti e minuti mentre gli altri 3 cuccioli vengono messi in posa per la foto di Natale. E' Stella che mi aspetta delirante al rientro dal lavoro. Sempre lei che appoggia la testa sulla mia gamba quando mi vede giù di morale. E ringhia a chi non mi piace e celebra i miei amori. Accetta i vomitini di Ciucialatte, le piccole torture della Streghetta e i comandi mal dati di Buzz...
Mi sta accompagnando in questi anni meravigliosi difficili irripetibili con l'entusiasmo e l'amore che solo un cane può dare. E io le prometto di accompagnarla e proteggerla in ogni istante della sua vita, fino a che ci sarà concesso di stare insieme.
Un cane, più che un diamante, è per sempre.
Regali, tanti regali, e un cane nero con il pelo a piumino.
Una nonna un po' saccagnata, un fratello complimentoso e la Zially sempre d'aiuto.
Persino un papà in modalità "ho una famiglia", impeccabile dal primo all'ultimo istante. Quasi.
Ora mi godo il mio albero luccicante con la mia compagna di vita che mi alita sulla schiena, dopo aver visto per l'ennesima volta - versando tutte le mie lacrime - Marley and me, consapevole che la mia Stella, per quanto strana sia, sia anche l'essere a me più vicino.
E' con lei che rido, gioco, piango. E' lei che abbraccio forte quanto mi sento cadere a pezzettini. Lei che raccoglie tutte le mie lacrime, mi fa tornare bambina, pazienta per minuti e minuti mentre gli altri 3 cuccioli vengono messi in posa per la foto di Natale. E' Stella che mi aspetta delirante al rientro dal lavoro. Sempre lei che appoggia la testa sulla mia gamba quando mi vede giù di morale. E ringhia a chi non mi piace e celebra i miei amori. Accetta i vomitini di Ciucialatte, le piccole torture della Streghetta e i comandi mal dati di Buzz...
Mi sta accompagnando in questi anni meravigliosi difficili irripetibili con l'entusiasmo e l'amore che solo un cane può dare. E io le prometto di accompagnarla e proteggerla in ogni istante della sua vita, fino a che ci sarà concesso di stare insieme.
Un cane, più che un diamante, è per sempre.
martedì 17 dicembre 2013
Buonismo
Aborro il buonismo.
Non me ne frega nulla di essere politically perfect.
Mi sono rotta le palle di porgere l'altra guancia, che a forza di porgere sembra che c'abbia una tigella per lato.
Il mio unico proposito per l'anno che verra' e' quello di puntare giu' i piedi.
Fare sentire la mia voce.
Non magonare in silenzio nella speranza di un'armonia universale.
Ho voglia non solo di voltare pagina, ma di cestinare tutto il libro e andare a comprarmene uno nuovo.
Come quando a scuola apri l'agenda intonsa e cominci ad annotare tutti i tuoi dati, a trascrivere i numeri di telefono delle amiche e a segnare i compleanni.
Un nuovo libro in una bella grafia.
Senza macchie di lacrime.
Senza scarabocchi incazzosi.
Pieno di impegni e sorrisi.
Pieno di nuovi incontri e gioia.
Pieno di me stessa e dell'orgolio di esserlo.
Pieno di amore.
La
Non me ne frega nulla di essere politically perfect.
Mi sono rotta le palle di porgere l'altra guancia, che a forza di porgere sembra che c'abbia una tigella per lato.
Il mio unico proposito per l'anno che verra' e' quello di puntare giu' i piedi.
Fare sentire la mia voce.
Non magonare in silenzio nella speranza di un'armonia universale.
Ho voglia non solo di voltare pagina, ma di cestinare tutto il libro e andare a comprarmene uno nuovo.
Come quando a scuola apri l'agenda intonsa e cominci ad annotare tutti i tuoi dati, a trascrivere i numeri di telefono delle amiche e a segnare i compleanni.
Un nuovo libro in una bella grafia.
Senza macchie di lacrime.
Senza scarabocchi incazzosi.
Pieno di impegni e sorrisi.
Pieno di nuovi incontri e gioia.
Pieno di me stessa e dell'orgolio di esserlo.
Pieno di amore.
La
venerdì 13 dicembre 2013
Il Natale e' nell'aria
Il Natale e' nell'aria e la citta' - anzi, la zona lacustre - si popola di delinquenti.
Oggi avevo la mia solita macchinata di figli e amici dei figli, cane mio e cane di nonna - che per non farsi mancare nulla ha passato l'ultima settimana all'ospedale con la polmonite, quando ho deciso di fermarmi a comprare la merenda pre-lezione di equitazione.
Ho lasciato, delinquentella pure io, tutta la tribu' in macchina e mi sono fiondata alla LIDL di Manerba del Garda, con l'intenzione di prendere al volo due succhi, un po' di banane e qualche dolcetto.
Mi sono chinata un attimo - dico: un attimo - sul banco delle castagne e se ne e' andato il mio portafogli.
Attenzione, non il portafogli che uso da almeno un anno, quello marcio di plastica rossa a pois comprato dal negozio cinese di turno.
No, perche' l'altro ieri ho deciso di darmi un tono e ho tirato fuori il mio fantastico portafogli per bene, regalatomi anni fa e riposto con cura per paura di attacchi di figli.
Quindi ho perso, per la cronaca: portafogli di Coccinelle, carta di credito, due bancomat personali e uno aziendale, carta d'identita', patente, tesserino dell'asl, codice fiscale, tutti i miei tesserini sconto e fedelta' per i vari negozi del biologico e anche la tessera del mercatone cinese, tanto per dire.
La cosa piu' simpatica e' stata vedere come il training del personale della Lidl sia basato sul supporto alla clientela... Gentile Sig. Lidl Italia, lo puo' dire ai suoi sudditi che - Natale o non Natale - e' veramente antipatico che uno ti risponda, quando gli chiedi sconsolata di aiutarti perche' ti hanno fregato il portafogli: "Signora, non posso mica fermare i clienti e rovistar loro nelle tasche. Si arrangi".
Proprio cosi;. "Si arrangi". Delinquente anche lui.
Dalla rabbia ho mollato il carrello con il mio ultimo euro e mi sono gettata sul telefono per bloccare tutte le tessere. Che al disgraziato delinquente ladro gli venga un colpo quanto prova a comprarsi i regali di Natale con la mia Mastercard. Che gli si incendi l'albero di Natale la notte della Vigilia e che gli vada via pure l'acqua calda per una settimana. Che a tutto cio' si accompagnino febbre e cagotto e lo molli la morosa la sera dell'anniversario. E che nessuno lo inviti per l'Ultimo, pure.
Tutto cio' nella settimana lavorativamente piu' incasinata , con la nonna in ospedale, il finestrino dell'auto rotto che ha costretto me e Ciucialatte a viaggi sottozero, il garage che non si apre, la spesa mai fatta e la mia prima Santa Lucia da mamma single.
Vorrei chiudermi in casa fino al 2014.
Perche' il 2014 sara' il mio anno, vero?
Oggi avevo la mia solita macchinata di figli e amici dei figli, cane mio e cane di nonna - che per non farsi mancare nulla ha passato l'ultima settimana all'ospedale con la polmonite, quando ho deciso di fermarmi a comprare la merenda pre-lezione di equitazione.
Ho lasciato, delinquentella pure io, tutta la tribu' in macchina e mi sono fiondata alla LIDL di Manerba del Garda, con l'intenzione di prendere al volo due succhi, un po' di banane e qualche dolcetto.
Mi sono chinata un attimo - dico: un attimo - sul banco delle castagne e se ne e' andato il mio portafogli.
Attenzione, non il portafogli che uso da almeno un anno, quello marcio di plastica rossa a pois comprato dal negozio cinese di turno.
No, perche' l'altro ieri ho deciso di darmi un tono e ho tirato fuori il mio fantastico portafogli per bene, regalatomi anni fa e riposto con cura per paura di attacchi di figli.
Quindi ho perso, per la cronaca: portafogli di Coccinelle, carta di credito, due bancomat personali e uno aziendale, carta d'identita', patente, tesserino dell'asl, codice fiscale, tutti i miei tesserini sconto e fedelta' per i vari negozi del biologico e anche la tessera del mercatone cinese, tanto per dire.
La cosa piu' simpatica e' stata vedere come il training del personale della Lidl sia basato sul supporto alla clientela... Gentile Sig. Lidl Italia, lo puo' dire ai suoi sudditi che - Natale o non Natale - e' veramente antipatico che uno ti risponda, quando gli chiedi sconsolata di aiutarti perche' ti hanno fregato il portafogli: "Signora, non posso mica fermare i clienti e rovistar loro nelle tasche. Si arrangi".
Proprio cosi;. "Si arrangi". Delinquente anche lui.
Dalla rabbia ho mollato il carrello con il mio ultimo euro e mi sono gettata sul telefono per bloccare tutte le tessere. Che al disgraziato delinquente ladro gli venga un colpo quanto prova a comprarsi i regali di Natale con la mia Mastercard. Che gli si incendi l'albero di Natale la notte della Vigilia e che gli vada via pure l'acqua calda per una settimana. Che a tutto cio' si accompagnino febbre e cagotto e lo molli la morosa la sera dell'anniversario. E che nessuno lo inviti per l'Ultimo, pure.
Tutto cio' nella settimana lavorativamente piu' incasinata , con la nonna in ospedale, il finestrino dell'auto rotto che ha costretto me e Ciucialatte a viaggi sottozero, il garage che non si apre, la spesa mai fatta e la mia prima Santa Lucia da mamma single.
Vorrei chiudermi in casa fino al 2014.
Perche' il 2014 sara' il mio anno, vero?
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Non so se sono capace
Ci sono cose per cui uno e' portato. Poi ci sono cose dove invece fai schifo. Quando purtroppo fai schifo in cose importantissime, all...
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Piccolo Post da mamma sconvolta: Tomas si e' innamorato dei Teletubbies... e non ha neanche mai visto il cartone (ok, glielo ho comprato...
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Mi sono innamorata. L'ho visto nell'antiquario dove ho ordinato il regalo di compleanno di Papa' Gambalunga e non ho saputo dire...
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Se non fosse che quando leggo notizie come quelle del Corriere di ieri ( http://www.corriere.it/cronache/10_dicembre_07/biancaneve-ninfomane...