A casa mi e' sempre attaccato al collo, mi bacia, mi morde, mi salta in braccio spaccandomi la schiena.
Non ha mai disdegnato un abbraccio e una coccola in pubblico, sono sempre stata la sua preferita.
Poi, stamattina, quando l'ho lasciato al campus di archeologia, sono andato al tavolo a dargli un bacio di fronte a tutti i nuovi amici estivi e lui mi ha scrollato via imbarazzato.
L'ho messa sul ridere "scusatemi, sono io che volevo baciarlo, lui e' troppo figo per queste smancerie", ma me ne sono andata con il cuore un po' graffiato.
Il mio bimbo sta crescendo.
Dovevo accorgermene ieri, quando con non chalance mi ha chiesto "ma all'universita' potro' andare a scuola a piedi da solo?", per poi rincalzare la dose "e in quinta elementare?".
Ha voglia di autonomia, ma poi torna in braccio come un piccolino.
Devo godermi ogni abbraccio, ogni morsetto, ogni coccola.
Devo cominciare a prendere consapevolezza che diventeranno sempre piu' rade.
Lacrimuccia del lunedi'.
In fase di adattamento temporaneo, cercando un futuro che sia fatto per noi, stiamo a poco a poco amalgamandoci con gli autoctoni, e questo mi crea crisi di panico notturne.
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