lunedì 29 giugno 2009

Ma quanta vita ci sta in una giornata a Suzhou?







Sono le cinque di mattina quando sento un urlo provenire dalla stanza dei bimbi. Impossibile. oggi non c'e' scuola e li ho messi apposta a letto due ore dopo il solito. Lo strillo si fa piu' acuto. E' Streghetta e pare disperata e a me non resta che sperare che Papa' Gambalunga faccia qualcosa visto che lui in piedi lo e' gia'. Nulla.
Mi alzo di malavoglia e lo trovo ancora attaccato alle sbarre del lettino. Lui, Buzz.

"Mamma, mammina, me e la mia sorellina non abbiamo piu' sonno! Buongiorno!"

Papa' Gambalunga pare sparito; so che c'e' perche' lo sento ma non si fa vedere... io prendo le due creature e mi butto a letto, lottando e sperando che si addormentino ancora per un po'.

Oggi con le speranze siamo partiti male.

Mi alzo. Taglio la torta che ho fatto ieri notte per colazione e ci sediamo tutti e tre al tavolo a raccontarci storie. In soggiorno pare che sia appena scoppiata una bomba. Il bagno non e' da meno e cosi' pure le camere da letto. La cucina e' decente solo perche' ieri sera pizza da Mario's, cosi' vi ripongo i piatti della colazione, giu' nel lavello, tanto per mantenere la media.

Cambio pannolino, cerco vestiti, preparo la bambina.

Sedo l'animo del piccolo di fronte ad un cartone di fate e lo lascio in mutande ancora per un'ora mentre cerco di fare un po' di ordine prima che arrivi la Tata Imbranata.

La Tata Imbranata tarda... le avevo detto che poteva fare con piu' calma, visto che non c'e' scuola, ma e' gia' in ritardo di due ore! Mi maledisco per aver lasciato capacita' di interpretare ad un cinese e inciampo in un pezzo di costruzioni.

Mi preparo e preparo Buzz, che e' d'accordo con me sulla maglia di Topolino regalata da Nonna Sgarrupina. Rendendomi conto che Buzz possiede all'incirca 40 t-shirt, colgo l'occasione al balzo e ne butto una decina delle meno popolari in una busta da consegnare alla domestica di una conoscente rumena, che va in cerca di vestiti per suo figlio di 4 anni.

Arriva Tata con mille sacchi di frutta e verdura e comincia a riempirmi la testa di cifre e colori. Le do un paio di dritte su dove riporre la roba e su cosa prepararmi per la cena e, afferrando i pupi, me ne esco con un "ci vediamo a pranzo".

Per strada incontro zia Nutella, che tutta allegra sotto la pioggia propone una gita all'Auchan con i bimbi. Ora, premetto che l'Auchan di Suzhou e' paragonabile solo al settimo girone dell'Inferno Dantesco - quello dei violenti: nonnine si picchiano per la promozione dell'olio, mamme usano bimbi come scudo nella lotta a chi si accaparra il maiale macinato e tutti - ma dico tutti - spintonano per capire cosa ha nel carrello l'occidentale. Sono mesi che mi rifiuto di entrarci, all'Auchan, sopportando le spesso malriuscite spese online. Eppure, forse per stanchezza, mi sembra un'idea perfetta, tanto piu' che l'hanno raddoppiato di dimensioni dall'ultima volta che l'ho visto, l'Auchan. Chissa' quanto sara' lunga la coda per le uova!

Arrivati all'Auchan Buzz diventa malinconico. I baskettini delle promozioni sono come quelli dell'Auchan di Nonna, la zona elettrodomestici e' proprio come quella di Nonna. Mi fa spostare tutta la mercanzia per sedersi in fondo al carrello proprio come lo fa sedere la nonna e cerca disperato le giostre e il banco del Granbiscotto. Riusciamo a sedarlo solo con un ventaglio con l'ologramma di una tigre e uno yogurt da bere. Strega dorme quasi tutto il tempo e la spesa si fa.

Nello scendere dal taxi, al nostro rientro, ci troviamo di fronte alla famiglia Zhang: Luke Falco, Dolly Fatina e il dolce Baby Noah sono venuti a trovarci!
Entrano in casa, Luke ha i piedi neri ma non oso dire nulla perche' mi mette in mano un'anguria e distribuisce fiaschette di grappa del suo villaggio. Un liquore prezioso e introvabile, che ai tempi era il preferito dell'Imperatore!
Ripongo le fiaschette e mando Tata in cucina a tagliare l'anguria. Cerco di non guardarla in cagnesco visto che la casa e' il cesso che ho lasciato questa mattina e che l'ho beccata sul fatto a rientrare insieme a noi da chissa' dove!

Accorgendoci che sono quasi le dodici, zia Nutella ed io ci facciamo forza e proponiamo una spaghettata! Basilico del mio terrazzo, pomodori della Tata e spaghetti Zara... che profumino!

Noah va a nanna nel letto di Sophie e noi tutti ci mettiamo a tavola a far cagnara succhiando spaghetti e progettando business di basilico cinese e ricette di cucina alternativa.
Dopo pranzo Buzz e Luke si mettono a guardare i cartoni e giocano un po' a fare kongfu. Noi donne godiamo dei muscoli del Falco che propone posizioni acrobatiche, e i bambini si fanno stanchi... il rituale della nanna viene rimandato ad oltranza perche' Noah non si veglia e poi quando si sveglia deve venire di nuovo allattato e poi piove e.

Alla fine zia Nutella e Mamma Lau si dividono i bimbi e tutti a nanna!, poi di corsa a portare la spesa dall'altra parte di Horizon e di ritorno da me.

La casa continua ad essere un cesso.

Oggi non e' giornata neanche per Tata, pare proprio.

Disperata, prendo i miei poppi e li porto a passeggiare sotto la pioggia, consegno le maglie di Buzz alla Tata della consocente rumena e ci fermiamo a giocare con la sua bimba, che tira di continuo scarpe in testa ai miei figli, che di continuo vengono incitati a non reagire.
Torniamo a casa - che e' ancora un cesso ma la Tata e' scomparsa - e preparo le cotolette cosi' non si litiga a cena. Mangiamo di nuovo, sempre noi tre, e poi accendiamo un secondo i cartoni.

Arriva Papa' Gambalunga, che fa commenti su come di sicuro ci sono stati cartoni accesi tutto il giorno, e io sono pronta ad urlare, ma invece servo il chicken masala e poi comincio la routine della nanna e metto giu' i bambini.

Buzz va nel lettone con papa', quindi sto qui a scrivere al pc perche' la mia unica altra alternativa e' il letto durissimo di Buzz e non mi ispira per niente.

Intanto chiacchiero con chi c'e' e preparo traduzioni per la settimana.
Sono un po' stanca.

Ore dieci e mezza, mi ricordo dopo due settimane di strizzate di cervello essicato che Benigni si chiama Roberto. Lo scrivo a tutto il mondo su Facebook - chissa' che qualcun'altro ci perda le notti - e vado a nanna cercando di trovare la risposta all'ultimo quesito irrisolto. Qualcuno conosce il participio passato di "prudere"?

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