martedì 30 giugno 2009

Paese che vai...

Paese che vai, usanza che trovi. A volte l'abbracci, a volte non ci riesci proprio... e se e' vero che qui nascono milioni di bambini all'anno e che tutti vengono cibati, allattati e cresciuti con prodotti locali, Mamma Lau ha fatto salti mortali e ha chiuso mille occhi, ma certe cose...
Vada per il risotto al loto, che alla fine non e' cattivo e pare faccia miracoli per la pelle (Strega mi ringraziera'), ma sui banconi del reparto infanzia non e' raro trovare prelibatezze come la polvere per zuppa di ossa e alghe. E io mi rifiuto, e pago e importo chili e chili di farine e omogenizzati.
Il problema, a questo punto, e' che essentdo Strega tutt'altro che inappetente, i vasetti sono da lungo andati, e le farine pure. Impuntandomi sul discorso melamina e quant'altro, sono corsa a Shanghai per assicurarmi dei cereali d'importazione per la poccola imperatrice, ma quando sono tornata a casa con una scatola di cereali da 150g per sette euro, Papa' Gambalunga mi ha imposto di trovare alternative... e a ragione!
Meno male che la mia piccola e' la bebe' dallo svezzamento piu' riuscito che si sia mai vista, nel senso che - a un anno - le mancano solo le cozze ma tutto il resto e' stato sperimentato!
Sognando i plasmon puciati nel latte, ci giostriamo tra biscotti delle principesse, torte fatte in casa, persino muesli, ogni tanto. Ma la zuppa di ossa e alghe, quella no.
E' una questione d'orgoglio nazionale.



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