lunedì 22 giugno 2009

Rosa e Azzurro genetici?


L'attività ludica incoraggia o inibisce alcune abilità nei maschi e nelle femmine


Pochi giorni fa mi sono ritrovata in mano un articolo che avevo salvato nei miei Documenti, secondo cui l’attivita’ ludica incoraggia o inibisce alcune abilità nei maschi e nelle femmine. A quanto pare, secondo uno studio di pedagogia inglese (Telegraph, 16 dicembre 2008) e’ proprio vero che le bimbe si dirigono tendenzialmente verso bambole e giochi morbidi, stimolano le abilità comunicative e introspettive, l'altruismo e la cura, mentre le costruzioni sollecitano la manualità e aiutano a risolvere i problemi. L’articolo proseguiva sostenendo che il colore preferito delle bimbe e’ il rosa, mentre ai maschietti vanno colori accesi che – non so per quale strana ragione – sembrano essere collegati con la capacità di risolvere problemi del maschio. Apparentemente anche i primati, messi nella stanza dei giochi, di dirigono verso Barbie o Lego a seconda del sesso… A questo punto mi sorge spontaneo mettere me stessa e il mio mondo di fronte ad un paio di spunti di riflessione:

1) se anche una scimmia capisce che il rosa e’ da femminuccie perché mio figlio invece si butta a pesce su ogni sua sfumatura? Anche in campo alimentare, se un succo, una caramella o una torta (ammetto di usare coloranti per dolci!) sono rosa, sono più buoni.

2) Colori forti = capacità di risolvere i problemi? Mio marito – l’ingegnere – che unicamente si veste di tinte accese, va in panico di fronte ad una sorpresina dell’ovetto Kinder. Il tecnico del telefono e’ dovuto venire 4 volte a guardare la scatoletta wireless per rendersi conto che bisognava cambiarla. Il marito di una mia amica pensa che i ghiaccini da freezer siano immortali e parte con la schiscia di riso che marcisce prima di pranzo credendo che la suddetta amica i ghiaccini li abbia aggiunti la sera prima. La capacità di risolvere problemi io la rapporto piu’ facilmente al fare tornare i conti di casa, alla quotidiana gimkana tra mercati per trovare gli ingredienti per un pasto semidecente, al viaggiare con un bambino nel marsupio e l’altro dormiente nel passeggino e sapere gestirsi tra borse, treni e il tutto senza perdere calma e sorriso. Mah.

3) Mia figlia, la principessa, a cui sono state già comprate un paio di bambole, viaggia con una macchinina veloce per manina. Alla sua bebè rosa piace solo dare il biberon, ma poi glielo ruba e fa finta di mangiare da sola. Le altre bambole le tiene nel letto Buzz, che inventa storie e ci parla notte e giorno.

In definitiva, ho probabilmente tirato su due bambini atipici, che avranno gravi problemi di inserimento nel mondo stereotipato ei maschi azzurro e femmine rosa.
In un angolo della mia mente però preferisco pensare di non aver seguito l’inconscia attitudine di molti a
seguire un sentiero già tracciato nella scelta dei giocattoli e nella crescita dei figli, suggerendo tacitamente un ruolo e un comportamento fin dai primi anni di vita. E spero che cercando di non stereotipare i miei bimbi, io gli stia dando la possibilità di crescere come individui completi e a tutto tondo. Buzz può mettersi lo smalto e poi andare in giro con il costume da Uomo Ragno e i guanti da golf, e Streghetta ha una macchinina rosa e diecimila fiocchi per i capelli, e al parco giochi si arrampica dovunque come il peggiore sbirro. Il risultato tra 15 anni!

Nessun commento:

Posta un commento

Non so se sono capace

Ci sono cose per cui uno e' portato. Poi ci sono cose dove invece fai schifo. Quando purtroppo fai schifo in cose importantissime, all...