sabato 14 febbraio 2009

Educazione all'Inglese.


Vivo il mio ruolo di genitore accanto all'anti-Mary Poppins, il Pulcinella del sistema educativo internazionale, l'uomo dal NO teoretico che poi ti trovi legato alla seggiola e pitturato da indiano alla prima uscita. Non aiuta il fatto che l'elemento da educare (e per ora parlo al singolare perche' - a parte qualche mal di testa nelle ore notturne - Streghetta e' una fatina) abbia lo stesso potere di una medicina contro i vermi, e' vero. Pero', tanto piu' che ci troviamo come figlio la reincarnazione di Giamburrasca, mi aspetterei un minimo di supporto dalla mia dolce meta'.
Papa' Gambalunga in generale:
Oggi siamo stati in questo nuovo centro commerciale fantastico sul lago, in cui e' stato aperto un "Family Kingdom", un luogo a meta' tra la sala videogiochi e il lunapark, con tanto di zona dinosauri che ovviamente ha affascinato il nostro piccolo scienziato. Buzz e' stato lasciato libero di scegliere tutte le giostre su cui voleva fare un giro, e la sua ultima richiesta e' stato il recinto con scivoli, vasche di palline, carrucole e gonfiabili. Ho lasciato il papa' in sorveglianza e sono andata in ricognizione per scoprire se ci fosse qualcos'altro da visitare in giornata.
Al mio rientro, all'incirca venti minuti dopo, P.G.L. era appoggiato alla ringhiera con lo sguardo perso nel vuoto, che fissava un angolo in cui Buzz non era presente, visto che l'ho subito sgamato all'estremita' opposta del parco giochi, intento a rivendicare scivolo e carrucolina sbraitando in cinese "Tocca a meeee!".
"P.G.L., per favore, prendilo che andiamo. E' tutto sudato."
"No, ti prego, va te..."
"Perche'? Ammetti di essere il cuore di panna della famiglia?" chiedo, sorridendo in moo ironico.
"No. Io sono bravissimo a dare regole. Solo... beh, solo che a me non ascolta!"
Papa' Gambalunga e l'alimentazione:
P.G.L. e' fissato. Anche io sono fissata, ma essendo donna e capendo che non viviamo sotto una campana di vetro, so che posso dare ai miei figli un'alimentazione corretta all'80-85%, ma l'incontro con le "boiate" avviene, prima o dopo. E nulla e' piu' appetitoso di quanto e' proibito.
Buzz mangia torte e budini fatti in casa, beve litri di latte e adora la sua mela grattugiata, ma ogni tanto ci facciamo un Cornetto o - quando si esce in bici - puo' scegliere un pacchetto piccolo di biscotti come premio per essere il mio amore grande.
Questo P.G.L. non lo deve sapere. Lo immagina (forse), ma e' una di quelle cose che non si discutono. Noi si va a Mac Donalds per giocare sugli scivoli e si ordina il toast con lo yogurt, quindi la coscienza in pace ce l'abbiamo, ma al papa' meglio raccontare altro.
Poi mi arriva a casa con Buzz con al dito un anello con diadema di ciuppaciuppa tossicissimo che lascia la lingua blu e rossa.
"E quello da dove viene amore?" faccio io, sorridente/.
"Me lo a preso il mio papone".
"Non dire niente, non dire niente. Sono cose toooossiche! Tutto zucchero! Stranocivo. Anzi, toglielo. Buttalo nella spazzatura".
Premetto che io le caramelle le comprero' due volte l'anno e di certo prediligo una qualita' assolutamente superiore alla suddetta mercanzia, ma... ma come si fa a comprare un ciuppaciuppa e poi entrare in casa e arrabbiarsi con me che non c'ero neanche perche' Buzz mangia roba piena di zucchero e - soprattutto - pretendere che io lo butti?
L'anellone e' in frigo. Il mio bimbo adorato sa che si puo' leccare solo una decina di volte al giorno e accetta benissimo questo compromesso.
E' andata un po' peggio stasera quando, dopo che Buzz si e' divorato un'intera pizza al prosciutto e tre palline di gelato al cioccolato, P.G.L. in estasi amorosa gli ha chiesto abbracciandolo: "vuoi ancora un gelatone?".
Penso si sia reso subito conto del suo palso falso, la fronte imperlata di sudore, lo sguardo supplichevole rivolto nella mia direzione.
"Non mi sembra il caso che mangi un altro gelato, sta male veramente poi".
"Hai ragione, ho sbagliato", sussurra. Poi guarda suo figlio, "No, Tomas, non si puo'".
Lui, ovviamente, scoppia in una gnola infinita perche' non ha senso che gli sia stato promesso un ulteriore gelato e poi negato un secondo dopo.
"Peeeeeeeeeeeercheeeeeeeeeeeeeeeeee'????"
"Perche' mamma non vuole".
MA STIAMO SCHERZANDO? Ma ci rendiamo conto?
Io si, a volte me ne rendo conto. Mi si torcono le budella, conto fino a trenta, ma non migliora.
Salvo la situazione spiegando che con piu' di un gelato al giorno anche lo spazzolino non funziona e il dentista deve fare le punture perche' marciscono i denti e prometto di poter spingere il passeggino di Strega fino al taxi.
Che pazienza.
E infine: Buzz.
Perche' bisogna anche capire con chi abbiamo a che fare.
In bagno a lavarci i denti, questa sera, mi rifa' la lingua.
Ieri, per una cosa simile, non sapendo piu' come gestire le sue continue mancanze di rispetto, ho usato il vecchio metodo della pulizia lingua con sapone di marsiglia.
Buzz non ha gradito. Ha pianto e sputacchiato, quindi ha giurato che sarebbe diventato un angelo.
Angelo forse lo e', ma con tante marachelle sulla schiena che gli hanno spezzato le ali. Visto che non ha piu' ricommesso il delitto per cui e' stato punito, ho pensato di riutilizzare il metodo (o almeno ricordarglielo) anche questa volta.
"Ti ricordi ieri, che mamma ti ha lavato la bocca con il sapone. Eri felice?"
"No".
"Beh, sai che se la bocca e' brutta e sporca, mamma deve lavarla cosi' torna ad essere quella di un bimbo bello come te. Allora, sta facendo la brutta la tua bocca!?"
"Mamma, insomma. Se tu mi lavi la bocca con il sapone allora poi la mia bocca si rompe tutta... e sono certo tu non lo vuoi un bambino con la bocca rotta. O no???".
Ho riso alle lacrime, abbracciandolo forte. Il mio piccolino laureato in dialettica.

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