martedì 9 giugno 2009

Rapporti inter-generazionali

Buzz e Papà Gambalunga stanno attraversando un periodo di relazione difficile e io non posso che sperare che non sia un preludio molto anticipato dell’adolescenza. Che Buzz sia un bimbo molto vivace e’ noto e risaputo, ma non e’ neanche un segreto che PGL sia una persona assolutamente ingestibile. Aggiungi a questo che il poverino e’ anche straniero in casa sua, dove pizza e “Sapore di Sale” cantato a squarciagola vanno per la maggiore…
“Buzz, siediti immediatamente. Siamo al ristorante e i bambini stanno seduti e fanno conversazione. Si chiama ‘avere delle buone maniere’”.
Alle sei di sera di una domenica in cui il piccolo e’ stato sottoposto a:
1) almeno venti vasche in puzzolente piscina cinese
2) un pranzo al volo senza neanche un cartone
3) la solita visita al giardino Ming di turno
4) una scarrozzata tra gli hutong alla ricerca di poster della rivoluzione culturale
… beh, alle suddette sei di sera, per un bambino italiano medio le “buone maniere” possono riassumersi nel non prendere a ceffoni il papà colpevole. Buzz si rialza dal tavolo e ricomincia a raccogliere sassolini.
“(Urlando e digrignando i denti) Ti ho detto di sederti, s-u-b-i-t-o!!!!! Uno, due…”
“Tre, quattro… te non conti giusto, intanto. Ah, e non sei mio amico. Non più”.
“(Tutto arrabbiato) Neanche tu sei mio amico!”.
Al che mi inserisco io, cercando di spiegare a PGL che non ha tre anni, lui. Per tutta risposta ottengo un “Ha cominciato lui”, che mi convince a lasciar cadere la discussione.
Il mio piccolo uomo e’ convinto che noi si possa cambiare papà. Sostiene che questo lo si possa lasciare nella pattumiera, che ci pensano i leoni.
Quando li vedo abbracciati sul divano a guardare la Pantera Rosa in TV non mi sembra possibile che siano le stesse persone!

Ma Buzz, come ho detto, e’ un mostro di imprevedibilità e astuzia, che cento ne fa e mille ne pensa, e poi le racconta pure. In questi giorni mi segue urlandomi dietro “mamma, io ce l’ho una bella aidea!!” e snocciola chicche di saggezza, che – Grazie a Dio – sono quasi sempre riportate in italiano. Io tremo al pensiero che tra tre settimane sarò a Brescia e ci capiranno tutti… comincerò a parlargli in inglese!

“Mamma, perché quel signore vecchio bacia quella mamma così giovane?”
In Thailandia, commentando la fauna tipica di uomo in birkerstock con calzino di spugna bianco appaiato a giovane locale dalle unghie affilate.

“Sono stanco, spingimi sulla mia bici!!”
“Amore, mamma ha solo due manine, e sto spingendo Strega sul suo triciclo, lo sai che lei non e’ capace ad andare da sola”…
“Ehi, io ce l’ho una bella aidea!!! Io vuolo una mamma octopus (polipo)!!!”

“Di chi e’ quella maglietta nuova?” Chiede Buzz, guardando il pacchetto del suo negozio di vestiti preferito.
“E’ per un bimbo in Irlanda, un tuo amichetto di quando eri piccolo. Se ti piace te la prendo anche a te. Ti piace?”
“No… e’ troppo… troppo rigosa!”

1 commento:

  1. Buongiorno Lau,ti leggo da parecchio tempo e mi piace molto come descrivi la tua vita , sempre con molta ironia e molto amore verso la tua famiglia.
    Solo stamattina leggo che tra poco sarai a Brescia, dove io abito e lavoro.
    Mi mancheranno le tue cronache cinesi.
    Ciao
    Manuela

    RispondiElimina

Non so se sono capace

Ci sono cose per cui uno e' portato. Poi ci sono cose dove invece fai schifo. Quando purtroppo fai schifo in cose importantissime, all...